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Quit the doner

Da inchieste a storie. Il futuro del giornalismo

TALK / CAMBIAMENTI



27 maggio 2015 h 15:46

In dialogo con David Allegranti

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informazioni

C’era una volta Quit the Doner, nato blogger, oggi giornalista e autore di storie per il teatro e la TV. All’ultimo Salone del libro di Torino ha deciso di uscire dall’anonimato per presentare col suo vero nome, Daniele Rielli, il suo primo romanzo edito da Bompiani dal titolo Lasciate stare la gallina.

Daniele Rielli affronta, in compagnia del giornalista David Allegranti, una serie di questioni legate a nuove modalità di informare e fare giornalismo oggi. Quanto conta il numero di follower per avere credibilità online? L’autorevolezza si può conquistare online o i social media tutti sono solo un mezzo alternativo per confermare l’autorevolezza di chi l’ha costruita attraverso i media tradizionali? Quante opinioni rimangono troppo spesso inascoltate perché non abbastanza popolari o perché non finiscono in televisione in fascia prime time? 

 

Nato nel 1982, Daniele Rielli (Quit the Doner) realizza reportage narrativi per “Il Venerdì di Repubblica”, “Internazionale” e “Riders”. Scrive storie per la TV e per il teatro. Laureato in Filosofia, ha collaborato anche con “Vice” e il quotidiano online “Linkiesta”, affermandosi come autore di giornalismo narrativo. Nel 2013 ha vinto il Mia Award per il miglior articolo italiano e nel 2014 ha pubblicato con Indiana Editore Quitaly, L’Italia come non la raccontereste ai vostri figli, raccolta dei suoi reportage. È appena uscito il suo esordio narrativo con Bompiani dal titolo Lascia stare la gallina. Maggiori informazioni: www.quitthedoner.com

 

Fiorentino, classe 1984, David Allegranti scrive su “Panorama”, “Vanity Fair”, “Corriere Fiorentino”, “Wired” e “GQ Italia”. Nel 2012 ha vinto il premio Ghinetti giovani e nel 2014 ha pubblicato The Boy. Matteo Renzi e il cambiamento dell’Italia (Marsilio). Il 4 giugno esce il suo nuovo libro Siena brucia (Editori Laterza).


Cambiamenti

Le grandi svolte che il mondo sta attraversando, sia sul versante sociale che su quello politico, economico e tecnologico, nella considerazione dell’arte come mezzo per comprendere – ed eventualmente cambiare – il mondo. Una serie di incontri con alcune personalità internazionali particolarmente attente ai problemi della contemporaneità, per suggerire una mappa di riferimenti sui cambiamenti globali.



Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Ingresso
libero

 

Contatti
T. +39 0574 5317
info@centropecci.it



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