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Van Gogh. Sulla soglia dell'eternità - At Eternity's Gate

Repliche disponibili

FILM



24 gennaio— 3 febbraio 2019

(Gbr-Fra-Usa, 2018; 110'; vers.orig.sott e vers.it) di Julian Schnabel, con Willem Dafoe, Rupert Friend, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen

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informazioni

Gli ultimi, tormentati anni di Vincent Van Gogh. Dal burrascoso rapporto con Gauguin nel 1988 fino al colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell'arte e che continuano ad incantare il mondo intero.

 

Coppa Volpi a Willem Dafoe per la migliore interpretazione maschile al Festival di Venezia 2018.

 

"Van Gogh ha le tele e il treppiedi sulle spalle a mo' di zainetto, cammina svelto attraversando i campi di grano, e lo spettatore in quei primi piani ossessivi cammina con lui, accecato dal sole della Provenza che penetra nello schermo. Si siede, allarga le braccia come Cristo in croce, mentre il vento sferza il grano giallo, e pensi che Willem Dafoe (è lui a ridargli vita) aveva portato la passione di Gesù al cinema, prendendosi una pausa dai suoi ruoli di carnefice. Qui torna borderline, col suo volto lavorato dal tempo, la fronte solcata dalle rughe. L'attore americano ha 63 anni, Van Gogh 37 quando morì, eppure la differenza d'età, sotto il cappello di paglia che portava come una divisa, non si nota proprio. Accolto da un grande applauso, At Eternity's Gate è un viaggio nella mente di Vincent Van Gogh: è il ritratto personale di Julian Schnabel (lo ha scritto con Carrière) che non è solo regista ma pittore, l'omaggio di un artista a un altro artista." (Valerio Cappelli, 'Corriere della Sera', 4 settembre 2018)


"Penso di aver detto tutto quello che si poteva dire della pittura in questo film. Sono un pittore da quando sono piccolo e so tante cose su Van Gogh ma tutto questo, comprese le informazioni e gli studi sulle lettere e sui diari, sono stati solo un punto di partenza. Quello che volevo veramente mostrare era l'assenza di pensiero che Van Gogh diceva di provare mentre dipingeva. Per lui era una forma di meditazione. lo ho cercato di mettere in scena, con un approccio sensoriale, l'equivalente delle sensazioni che si possono avere quando si vede un' opera di arte. (...) Se guardiamo ai suoi dipinti e leggiamo le sue lettere è evidente che lui fosse lucido e sapeva esattamente dove era. Aveva però capito che non sarebbe andato tanto avanti nella vita e per questo era molto interessato a mettere nella pittura il riferimento al suo rapporto con l'eternità". (Julian Schnabel)

 

 

Quando

giovedì 24 gennaio ore 18.30  - vers.orig.sott

venerdì 25 gennaio ore 21.15 - vers.it

sabato 26 gennaio ore 11.00 - vers.it e ore 21.15 - vers.orig.sott

domenica 27 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott e ore 18.30 - vers.it

mercoledì 30 gennaio ore 16.15 - vers.it

 

Repliche

giovedì 31 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott

venerdì 1 febbraio ore 18.30 - vers.orig.sott

sabato 2 febbraio  ore 21.15 - vers.it

domenica 3 febbraio ore 18.30 - vers.it

 

Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro

 

Per informazioni sulla sala cinema e biglietti

 

 




Dove
Cinema - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato 


Quando

giovedì 24 gennaio ore 18.30  - vers.orig.sott

venerdì 25 gennaio ore 21.15 - vers.it

sabato 26 gennaio ore 11.00 - vers.it e ore 21.15 - vers.orig.sott

domenica 27 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott e ore 18.30 - vers.it

mercoledì 30 gennaio ore 16.15 - vers.it

 

Repliche

giovedì 31 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott

venerdì 1 febbraio ore 18.30 - vers.orig.sott

sabato 2 febbraio  ore 21.15  - vers.it

domenica 3 febbraio ore 18.30  - vers.it

 

Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro

 

Per informazioni sulla sala cinema e biglietti

 



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