OK,明白了!

Manifesto

FILM



2017年10月24—25日

di Julian Rosefeldt  (Ger-Aus, 2015; 95'; vers. orig. sott.) 

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I manifesti artistici e politici degli inizi del XX secolo (Situazionismo, Futurismo, Architettura, Vorticismo/Der Blaue Reiter/Espressionismo astratto, Stridentismo/Creazionismo, Suprematismo/Costruttivismo, Dadaismo, Surrealismo/Spazialismo Pop Art, Fluxus/Merz, Arte concettuale/Minimalismo) uniti a quelli dei primi anni del XXI di registi come Stan Brakhage, Lars Von Trier, Jim Jarmusch e Werner Herzog. Tredici personaggi diversi, tredici scenari che attraverso intensi monologhi e immagini costituiscono un omaggio a un movimento letterario o politico. Il regista riprende e ricontestualizza le parole immortali di artisti e pensatori e, attraverso le loro parole, rilegge il mondo contemporaneo. Raccontando quello che è cambiato e quello che non cambierà mai.


"Definire 'documentario' questa opera di Julian Rosefeldt rischia di essere molto riduttivo. Non perché il genere documentario sia una forma minore di espressione mediale (il successo che sta meritatamente riscontrando in questi anni ne costituisce una testimonianza inattaccabile). Il fatto è però che in questa occasione si va oltre le regole che definiscono il genere per offrire allo spettatore un'esperienza unica. Non a caso, prima di arrivare sul grande schermo, è nato come installazione. L'esperienza è unica perché una sola attrice ha prestato se stessa per fare esistere esseri umani contestualizzati in ambiti totalmente differenti l'uno dall'altro. Cate Blanchett ci aveva già dato grande prova di trasformismo interpretando Bob Dylan in Io non sono qui ma in questa occasione supera se stessa considerando anche il tempo ristretto (12 giorni) delle riprese.

 
Ma non si tratta di puro e semplice virtuosismo attoriale (che di per sé sarebbe comunque già sufficiente per apprezzare il film) perché l'obiettivo è decisamente elevato. Rosefeldt rilegge un gran numero di 'manifesti' per saggiarne la consistenza e la presa (se ancora c'è) sul rapporto odierno tra società, arte e vita quotidiana. Andiamo così da Marx a Lars Von Trier passando per Marinetti, Kandinsky, Apollinaire, Fontana, Breton, Éluard e innumerevoli altri. Le loro parole, le loro ribellioni (giovanili e non) vengono fatte proprie da una punk tatuata oppure da una CEO a una festa privata ma proprio questa apparente astrazione le fa risuonare con maggiore evidenza interpellandoci. Non è obbligatorio sapere tutto del Futurismo o del Situazionismo così come del Surrealismo o del Minimalismo. Anzi, stranamente, ci si accorgerà che meno se ne sa più quelle invettive o quelle definizioni che non lasciano spazio ad alternative acquisiranno una energia che si fa nuova proprio perché ignorata. Il confronto e la riflessione saranno inevitabili e produttivi". (Giancarlo Zappoli, mymovies.it)




地点
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Quando

martedì 24 ottobre ore  18.30 e 21.15

mercoledì 25  ottobre ore 18.30 e 21.15

 

 

Ingresso

Intero € 10,00

Ridotto € 8,00



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