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Little Star | Don't be afraid

PERFORMANCE



28 settembre 2017 h 21:30

di Francesca Antonino | C&C Company

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informazioni

Little Star (studio)

di e con Francesca Antonino

nutrimento sonoro: Francesca Antonino, Valerio Sirna, Silvio Marino

produzione Sosta Palmizi

con il sostegno di H(abita)T - Rete di Spazi per la Danza/Comune di Budrio/Fienile Fluo/Maison Ventidue

un ringraziamento speciale ad Agostino Bontà, Ilaria Marchetto, Spazio Danza Bologna, Kire Pianoro

foto: Marco Mastroianni

 

Little Star si è sviluppato da un'indagine attorno a principi fisici riguardo liquidità e scomposizione del movimento: uno studio sui diversi gradienti di reazione del corpo. Reazione ad agenti interni che si spostano tra le membra, ad agenti esterni che proiettano il corpo in un altrove lontano ed immaginifico. Ha preso forma una partitura coreografica che ha richiamato in superficie sfere di intimità e si è resa piano piano evidente la parola chiave attorno alla quale il pezzo di snoda: la caduta. In una seconda fase del lavoro il corpo si è precisato intorno ad un immaginario pop, riferendosi ad idoli musicali e cinematografici a cavallo tra gli anni ’50 e ’60: l'epoca del primo rock and roll e delle grandi stelle del cinema hollywoodiano. Si è permesso che entrassero nel lavoro e nel paesaggio sonoro come emblemi della dicotomia tra lo splendore e la perdita del sé: portano in Little Star un'atmosfera ammaliante, ma lievemente decadente. Sostenuta dal luccichio di paillettes e brillantini, si è cercata nell’iper-segno e nell’esposizione una femminilità che allude al maschile e si scioglie nell’oblio del vortice. Inebriarsi ed inebriare per sopravvivere.

Venire a presenza per ricominciare. Tra l’orgia della vetta e il disfacimento semi-assoluto, emerge un altalenare emotivo tra brio e declino. Galleggiando tra totali smarrimenti e profonde lucidità, il corpo si ritrova solo posandosi nello spazio. Trova un luogo dove riconoscersi e dichiararsi, per poi perdersi nuovamente; in un ciclo continuo, come se il fatto non si chiudesse mai.

 

Francesca Antonino

Danzatrice e performer, si forma in Europa, principalmente a Parigi e ad Amsterdam.

Tornata in Italia, frequenta Scritture per la danza contemporanea, corso di formazione con Raffaella Giordano. Ha collaborato con le compagnie Dancewoods, Why Company, Daniele Albanese, ed OTE – Le Saracinesche.

A giugno 2015 vene selezionata per la Biennale College Danza di Venezia, lavorando con il coreografo Salva Sanchis, che ritrova a Firenze nell'autunno 2016 per un laboratorio per danzatori professionisti. Con Laura Pante lavora a C.U.T.E., un progetto coreografico che attraversa diversi stati corporei in composizione istantanea, in dialogo continuo con il suono, gestito dal vivo sulla scena. Il progetto è stato selezionato per Choreographic Collision 7, ha visto come tutori Stefano Tommasini e Cristina Rizzo, andato in scena tra febbraio ed ottobre 2016 anche al LAC per Lugano in Scena e per Milano Oltre. Fa parte del progetto coreografico di comunità Virgilio Sieni Ballo 1890_Natura Morta, andato in scena in autunno 2016 per il festival Vie di Modena e a gennaio 2017 per l'Arena del Sole a Bologna.

Lavora come interprete per Roberta Zerbini – Ekodanza, in un trio femminile dal titolo Per-correndo. È fondatrice e membro di Agostino Bontà, collettivo di artisti associato a Sosta Palmizi. Dopo il primo solo, Little Star - realizzato con il sostegno di PerAspera e Maison 22 – il nuovo progetto di ricerca Apollo 13 (titolo provvisorio) viene selezionato a dicembre 2016 da Ricerca X, spazio di lavoro e di ricerca creato da Carlotta Scioldo ed Erika di Crescenzo, con il sostegno della Lavanderia a Vapore di Torino (Piemonte dal Vivo). Collabora con Balletto Civile, Michela Lucenti e Teatro della Tosse nella produzione Orfeo Rave (giugno 2017).

 


 

Don’t be afraid

Libera ispirazione a “L’apres-midi d’un faune” di S.Mallarmé e al poema sinfonico di C.Debussy 

 

Creazione Originale: C&C Company

Ideato e interpretato da: Carlo Massari

Co-Produzione: C&C Company, Residenza IDRA, Teatri di Vetro

Collaborazione: PimOFF, Teatro Comunale di Vicenza, Residenza Genius Loci / Teatro Akropolis

 

È passata una vita intera e non ce ne siamo accorti, troppo presi dal nostro daffare, costruire, disfare; passati dalla pietra al sangue. Abbiamo preso vita e ne abbiamo persa tanta. Vissuti amandoci ed amando tanto, tanto, forse fin troppo, gli altri. Un uomo si evolve, diventa simbolo di un’era, diventa un mito, un filosofo, un semi-dio, diventa potente e invincibile, superdotato; poi si spezza, implode e crolla miseramente fino a tornare molecola, particella in fabbricazione, liquido ematico. Il Fauno qui è un “nuovo nato” (neonato), un virgulto che cavalca la storia, sorpreso ad amare e a scopicchiare, a combattere, a vincere e a perdere miseramente; strappato alla terra, cade nell'eternità della notte e vi si perde. Il suo fare ci ricorda vagamente azioni punitive, elmetti d’oro, “valorose” imprese guerrafondaie, richiami all’Arte Classica e Neoclassica, grida d'amore ammutolite e infondate ostentazioni di virilità. Non vogliamo narrare una storia, ma coglierne un frammento, una suggestione, una solitudine, raccontarne i pezzi mancanti…

 

C&C Company

Nasce nel luglio 2011 dalla collaborazione tra Chiara Taviani e Carlo Massari, già interpreti della compagnia Balletto Civile. Primo progetto è CORPO E CULTURA presentato ai festival Fermenti, Nuit très blanche (FR) e A pas de corps (FR). Nel 2013 viene ultimato lo spettacolo MARIA ADDOLORATA, co-prodotto da UOT e selezionato ai festival: BE Fest 2013 (UK), Luky Trimmer (D), 21th Quinzena de Danca de Almada (P), Caffeine, Tanzimpulse (AU), Mc11 Rencontres choréographiques (FR), Estivales de Tarbes (FR), Manipulate Festival e Edimburg Fringe Festival (UK). Lo stesso anno viene inoltre portato a debutto, grazie anche al sostegno ed apporto dell'Ass.UOT e Residenza IDRA, lo spettacolo 012 all'interno del progetto triennale di Residenza Informale 14-15-16 assegnato alla compagnia. Nel 2014 C&C vince il bando S.P.O.T della Città di Brescia e si impegna nella creazione ed attuazione del complesso spettacolo site-specific per 40 interpreti internazionali (professionisti e non) CONTAMINAZIONI sul tema della mutazione. La creazione 2015 TRISTISSIMO è sostenuta dalla Regione Lombardia attraverso il bando Next e in collaborazione con “Le ballet National de Marseille” (FR); viene presentato in anteprima nei festival: Manipulate (UK), Made in Rovereto, Edinburgh Fringe (UK) e in prima Italiana al festival “Attraversamenti Multipli”. Lo spettacolo, attualmente intournée, si è aggiudicato il Premio Speciale Premio Roma Danza 2015 e il Primo premio Les Lendemains qui Dansent 2016 (FR) ed è stato inserito nei progetti della Rete Anticorpi XL. Sempre del 2015 è il debutto del solo PEURBLEUE, prodotto da Residenza IDRA e sostenuto da Carrozzerie n.o.t. L’anno successivo il lavoro viene presentato all’interno di DNA Roma Europa, che chiede inoltre alla compagnia un laboratorio di teatro fisico per adolescenti, che vedranno il debutto in SPRING ROLL, creazione ispirata al “Sacro della Primavera” di I.F.Strawinsky. Recente la prima del solo DON’T BE AFRAID, ispirato al “Pomeriggio di un Fauno” di S.Mallarmé e C.A.Debussy, co-prodotto da C&C, Residenza IDRA e Teatri di Vetro; lo spettacolo è compreso all’interno del macro-progetto di ricerca BEAST WITHOUT BEAUTY sul quale la Compagnia sta attualmente indagando in relazione con diversi partner internazionali tra i quali il Konzert Theatre di Berna e Komm Tanz. Parallelamente al lavoro di ricerca, la Compagnia crea sinergie con altre realtà del panorama Europeo, tra le quali attualmente: Balletto Civile, Abbondanza/Bertoni, Marco Baliani, PetriDish (BE), Dukto (ES), KDC(PL).




Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Quando

giovedì 28 settembre, ore 21.30

 

Prezzo

Ingresso gratuito



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