Giovedì 29 maggio 2025, Carlo Palli, noto collezionista d’arte contemporanea e animatore della scena artistica toscana negli ultimi decenni, ha sottoscritto un nuovo importante lascito di opere e materiali d'archivio al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci. Palli aveva già effettuato una prima donazione di 200 opere e progetti di “Poesia Visiva e dintorni” al Centro Pecci esattamente vent’anni fa, nel 2005, per sostenere il patrimonio museale dell'epoca in concomitanza con la nomina a presidente del Centro Pecci dell’imprenditore pratese Valdemaro Beccaglia, tra i fautori dell’ampliamento della sede museale. Nel 2006 il Centro Pecci ha dedicato alla collezione Palli una prima mostra riepilogativa nelle 10 sale dell’edificio di Gamberini mentre, contestualmente, veniva approvato il progetto di ampliamento dell’architetto Nio.
Questa nuova donazione, che va a costituire una delle più estese donazioni mai ricevute da un museo d'arte contemporanea italiano, contribuisce a integrare e consolidare notevolmente sia la collezione museale sia le raccolte del CID/Arti Visive, da poco arricchite con l’acquisizione dell’imponente archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini. Al pari del lascito Masini, la nuova donazione Palli rafforza l’immagine e il ruolo di capofila del Centro Pecci nel sistema d’arte contemporanea in Toscana, sia per la varietà delle opere sia per la complessità degli archivi. I numeri:
- 190 opere selezionate della raccolta privata
- 300 opere e 200 materiali di documentazione della collezione Fluxus
- 1500 pubblicazioni d'arte e periodici d'archivio
Oltre alla Poesia Visiva, cuore della prima donazione Palli del 2005, il nuovo lascito include focus specifici su nuclei prediletti dal collezionista e dedicati ai movimenti Fluxus, Nouveau Réalisme e all’arte degli oggetti, a pratiche artistiche come la scrittura e la pittura, a singole personalità quali la poetessa e performer Ketty La Rocca, il musicista e compositore d’avanguardia Giuseppe Chiari, e al padre dell’happening Allan Kaprow.
Oltre a 300 opere di una cinquantina di artisti della galassia Fluxus, insieme a centinaia di pubblicazioni, effimera, film e fotografie originali, in segno di ulteriore, generoso contributo per arricchire e identificare il patrimonio museale d'arte contemporanea della sua città (Prato), Carlo Palli ha donato al Centro Pecci altre selezioni di opere, dal considerevole valore museale e riferibili a movimenti o tendenze artistiche sviluppate dagli anni Sessanta del Novecento, come Happening, Azionismo, Nouveau Réalisme, Architettura Radicale, Arte Concettuale, Arte Povera, Transavanguardia ecc.
“Il Comune di Prato, afferma la Sindaca Ilaria Bugetti, accoglie con orgoglio e riconoscenza l’atto di generosità e fiducia che ha compiuto il nostro concittadino Carlo Palli, collezionista ed esperto d’arte contemporanea. La sua corposa donazione di circa 700 opere e 1500 libri d’arte al Centro Pecci è di grande valore, significa che i lavori raccolti durante tutta la sua vita rimarranno nel nostro territorio e saranno a disposizione dell’intera collettività. Il patrimonio di opere d’arte della nostra città si accresce oggi con questo lungimirante gesto che riconosce il ruolo centrale svolto dal Pecci per la tutela e la diffusione dell’arte sulla scena internazionale e la rinnovata sensibilità dimostrata nelle relazioni con i soggetti operanti nel nostro territorio, attraverso un costante dialogo”
Secondo il direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol: “La grande donazione di Carlo Palli costituisce un importante contributo per la Fondazione, perché testimonia la volontà di promuovere l’arte contemporanea, mantenendo in regione un patrimonio di valore che è stato creato nel territorio e che raccoglie parte della sua storia. Palli è persona stimata in città e la notizia della sua donazione renderà più concreta la disponibilità della Fondazione a dialogare in modo produttivo con il territorio. “La grande donazione di Palli, dichiara Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana servirà inoltre da modello per ulteriori collezionisti che in futuro vorranno lasciare le loro opere alla Fondazione, andando così ad ampliare il patrimonio culturale condiviso della comunità”
La donazione Palli assume una posizione di rilievo all’interno del Centro Pecci, dove da anni sono accolte e conservate alcune tra le maggiori espressioni della ricerca e dell'interesse per l'arte contemporanea in Toscana. Accanto a progetti e visioni di Poesia Visiva e di Architettura Radicale, all'archivio dell'istrionico Mario Mariotti, all'imponente archivio-biblioteca della critica militante Lara-Vinca Masini, tutti protagonisti delle vicende artistiche dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, questa nuova acquisizione conferma e amplia la vocazione museale e interdisciplinare della Fondazione per le Arti contemporanee della Toscana, testimoniando anche l’unicità della raccolta privata di Carlo Palli a Prato.
Artisti della prima donazione di Carlo Palli del 2005:
Demosthene Agrafiotis, Paolo Albani, Umberto Buscioni, Giancarlo Cardini, Ugo Carrega, Guglielmo Achille Cavellini, Giuseppe Chiari, Pietro Grossi, Daniele Lombardi, Arrigo Lora- Totino, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Hermann Nitsch, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Sarenco, Luigi Tola, Rodolfo Vitone.
Artisti della collezione “Fluxus e dintorni” di Carlo Palli:
Eric Andersen, Ay-O, Joseph Beuys, George Brecht, Sylvano Bussotti, James Lee Byars, John Cage, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Willem De Ridder, Jean Dupuy, Ken Friedman, Robert Filliou, Al Hansen, Bici Hendricks, Geoffrey Hendricks, Hans Hermann, Juan Hidalgo, Dick Higgins, Alice Hutchins, Ray Johnson, Joe Jones, Allan Kaprow, Per Kirkeby, Milan Knizàk, Alison Knowles, Addi Kopcke, Takehisa Kosugi, La Monte Young, Frederick Lieberman, George Maciunas, Jackson Mac Low, Walter Marchetti, Larry Miller, Charlotte Moorman, Max Neuhaus, Yoko Ono, Nam June Paik, Charlemagne Palestine, Ben Patterson, Terry Riley, Dieter Rot, Takako Saito, Wim T. Schippers, Thomas Schmit, Carolee Schneemann, Serge III, Paul Sharits, Mieko Shiomi, Gianni Emilio Simonetti, Daniel Spoerri, Yasunao Tone, Roland Topor, Ben Vautier, Wolf Vostell, Yoshimasa "Yoshi" Wada, Robert Watts, Emmett Williams
+ foto/ritratti Fluxus di Fabrizio Garghetti e Gianni Melotti
Artisti selezionati per la nuova donazione di Carlo Palli del 2025:
Vincenzo Agnetti, Franco Angeli, Arman, Bernard Aubertin, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Mirella Bentivoglio, Lapo Binazzi/UFO, Alighiero Boetti, Antonio Bueno, Giancarlo Cardini, César, Sandro Chia, Joseph Cornell, Claudio Costa, Enzo Cucchi, Alan Davie, Daze, Gerard Dechamps, Fortunato Depero, Giuseppe Desiato, Raymond Hains, Raoul Hausmann, Emilio Isgrò, Isidore Isou, Ray Johnson, Wilfredo Lam, Ketty La Rocca, Maurice Lemaitre, Daniele Lombardi, Gino Marotta, Roberto Matta, Larry Miller, Charlotte Moorman, Alberto Moretti, Zoran Music, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Hermann Nitsch, Athos Ongaro, Yoko Ono, Mimmo Paladino, Gianni Pettena, Michelangelo Pistoletto, Sandro Poli, Rammelzee, Renato Ranaldi, Man Ray, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Carolee Schneemann, Andres Serrano, Gianni Emilio Simonetti, Giuseppe Spagnulo, Daniel Spoerri, Stelarc, Antoni Tápies, Jean Tinguely, Roland Topor, Toxic, Cy Twombly, Franco Vaccari, Ben Vautier, Emilio Villa, Jacques Villeglé, Volf Vostell, Andy Warhol
+ Oggetti di design di: Gino Colombini, Enzo Mari, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass jr., Stefan Wewerka
Carlo Palli è nato a Prato nel 1938 e ha esordito come mercante d’arte nella sua città negli anni Sessanta. Nel decennio successivo, fino al 1979, ha gestito due gallerie stagionali al Lido degli Estensi (Ferrara) in estate e a Roccaraso (L’Aquila) in inverno, dove organizzava aste di opere d’arte. Nel 1979 ha rilevato a Prato la Galleria Metastasio, che ha tenuto fino al 1988, partecipando ad alcune delle più importanti fiere d’arte internazionali, da Palazzo Grassi a Venezia alla Fiac di Parigi, da Valencia Interart a A.R.C.O. Madrid, fino a Los Angeles Miami. Entrato in quegli anni a stretto contatto con l’arte contemporanea, ha iniziato così a muoversi nel mondo del collezionismo. Dal 1989 ha collaborato per un decennio con Farsetti Arte e in seguito ha diretto il dipartimento d’Arte moderna e contemporanea di Finarte a Venezia fino al 2009. Occupandosi di aste e dell’organizzazione di mostre, ha sviluppato una personale passione per l’arte contemporanea, anche grazie ai tanti artisti, critici e collezionisti che ha potuto conoscere e frequentare di persona. Negli ultimi 15 anni si è occupato a tempo pieno del proprio archivio, che rispecchia la sua carriera professione e comprende, fra l’altro, un migliaio fra “libri d’arte, libri oggetto e libri d’artista”, in parte esposti alla Fondazione Banca del Monte di Foggia nel 2016 e alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia che ha aperto ufficialmente l’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017.