In dialogo con Cristiana Perrella
Emanuele Coccia è uno degli intellettuali più eclettici e stimati della sua generazione e affronta, con gli strumenti della filosofia, il tema della casa, soglia fra noi e il resto del reale, tentativo di sovrapposizione tra la nostra felicità e il mondo. Nel dialogo con Cristiana Perrella, direttrice del Centro Pecci, si parlerà anche di ambiente e natura partendo dalla ricerca di Coccia e dalla scrittura dei testi per il video Quercus, visibile nella mostra Cambio del duo di designer Formafantasma, in corso al Pecci fino al 24 ottobre 2021.
In Filosofia della casa Emanuele Coccia presenta lo spazio domestico come un un artefatto psichico, che ci fa vivere meglio di quanto la natura consentirebbe. È lo sforzo di adeguare noi stessi a ciò che ci circonda e viceversa, una forma di addomesticamento reciproco tra cose e persone. È l’estensione di ciò che cominciamo a fare nascendo: costruire intimità con quel che ci sta accanto. Ecco perché coincide con l’io, e ci dimostra che per dire io abbiamo bisogno degli altri. Partendo dai suoi trenta traslochi, mescolando discipline diverse Coccia analizza argomenti in apparenza ordinari come la cucina, gli armadi, i letti e persino i bagni, affrontando in modo appassionante un argomento ancestrale e modernissimo, che ci riguarda tutti. «Una teoria della casa è il presupposto e il compimento della teoria morale: l’insieme disparato dei saperi e dei racconti che ci permettono di capire come essere felici assieme agli altri, qui e adesso».
Emanuele Coccia insegna all'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS, Parigi) dal 2011. Ha pubblicato La vita sensibile (Il Mulino, 2011), Il bene nelle cose (Il Mulino, 2014), La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza (Il Mulino, 2018). Per Einaudi ha pubblicato Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità (2021). È editorialista di «Libération», collabora con «Le Monde» e «la Repubblica»
Accesso libero senza prenotazione con green pass
Centro Pecci Books è la rassegna che dal 2019 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica alle narrazioni letterarie del nostro tempo. Oltre ad ospitare la presentazione con cadenza mensile, il Centro ha organizzato un Festival in cui per alcuni giorni ospita alcune delle voci del panorama editoriale italiano in un programma ampio di incontri, talk, lecture, reading e interviste, adatti a tutte le età: un cartellone in cui gli autori e il pubblico si sentono accolti e ispirati dal dialogo con le opere, generando una piattaforma collettiva di confronto con autori e autrici. Per meglio leggere il presente.
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Accesso libero senza prenotazione con green pass