(RCS-FuoriScena, 2024)
Sabato 12 aprile, alle ore 10.30, Giuliano Turone presenta il suo libro Crimini inconfessabili - Il ventennio dell’Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993), in dialogo con Roberto Platania
(RCS-FuoriScena, 2024)
Sabato 12 aprile
h 10.30
Incontro ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti
Sabato 12 aprile, alle ore10.30, Giuliano Turone presenta Crimini inconfessabili - Il ventennio dell’Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993) con la prefazione di Benedetta Tobagi (RCS-FuoriScena 2024) in dialogo con Roberto Platania.
Ripercorrere la storia d’Italia del secondo Novecento vuol dire attraversare una lunga scia di sangue, stragi e delitti politici eccellenti, tentati omicidi, depistaggi, processi farsa, infiltrazioni criminali fino ai vertici dello Stato. Giuliano Turone è stato per anni giudice istruttore a Milano, con Gherardo Colombo è stato il magistrato che ha scoperto il sistema P2 a partire dall’inchiesta sull’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, l’eroe borghese immortalato nello splendido libro di Corrado Stajano. È stato tra i primi a indagare sulla presenza di Cosa nostra al Nord e, dopo l’uscita dalla magistratura, non ha smesso di interrogarsi e di esplorare piste, incrociando fonti primarie, atti giudiziari, testimonianze e documenti. Crimini inconfessabili attraversa i fatti efferati del ventennio 1973-1993 nella cornice di una considerazione forte e solida, quella secondo cui il nostro è stato un Paese a sovranità ostinatamente limitata, attraverso una strategia della tensione di matrice atlantica che ha operato con il sistema di potere occulto della P2 e anche con la complicità delle mafie e dell’estremismo di destra.
Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura Nazionale Antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Centro Pecci Books è la rassegna che dal 2019 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica alle narrazioni letterarie del nostro tempo. Oltre ad ospitare la presentazione con cadenza mensile, il Centro ha organizzato un Festival in cui per alcuni giorni ospita alcune delle voci del panorama editoriale italiano in un programma ampio di incontri, talk, lecture, reading e interviste, adatti a tutte le età: un cartellone in cui gli autori e il pubblico si sentono accolti e ispirati dal dialogo con le opere, generando una piattaforma collettiva di confronto con autori e autrici. Per meglio leggere il presente.
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Sabato 12 aprile
h 10.30
Incontro ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti