Centro Pecci Dispacci
Il primo Centro Pecci Dispacci vuole approfondire la realtà complessa della Striscia di Gaza, per la quale il Centro Pecci aderisce all’ampio fronte internazionale che richiede un’azione urgente per il cessate il fuoco immediato e il rispetto del diritto umanitario internazionale.
Giovedì 16 novembre
h.18.30
Sala Cinema
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci,Prato
Ingresso con il biglietto del cinema
Centro Pecci Dispacci è una nuova serie di appuntamenti dedicati ad approfondire temi di attualità attraverso i punti di vista offerti dalle arti. La capacità di un’opera di raccontare i contesti e utilizzare le temporalità in modi differenti rispetto a quelli della cronaca permette al Centro Pecci di arricchire l’offerta culturale sui dibattiti in corso. Un dispaccio è per definizione un messaggio breve, con carattere d’urgenza, scritto e inviato in risposta a una circostanza precisa: Centro Pecci Dispacci sono dunque appuntamenti discontinui, che rispondono alla necessità di approfondire in tempo reale tematiche trattate dai quotidiani ma da un punto di vista caratterizzato, per sottolineare come l’arte contemporanea, i suoi media differenti e le temporalità complesse, possano diventare anche uno strumento unico per capire il presente. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso che il Centro Pecci sta intraprendendo per la rielaborazione dei traumi collettivi che sempre più richiedono spazi di aggregazione per essere condivisi e ripensati.
Il primo Centro Pecci Dispacci vuole approfondire la realtà complessa della Striscia di Gaza, per la quale il Centro Pecci aderisce all’ampio fronte internazionale che richiede un’azione urgente per il cessate il fuoco immediato e il rispetto del diritto umanitario internazionale.
L’appuntamento è per giovedì 16 novembre dalle ore 18.00 alle ore 21.00 presso il cinema del Centro Pecci con la proiezione del documentario Gaza di Garry Keane e Andrew McConnell (menzione al Sundance Film Festival 2029) e con la partecipazione in collegamento di:
“Gaza”, filmato tra il 2014 e il 2018, mostra la vita quotidiana nella Striscia di Gaza prima dei recenti, tragici eventi. Che cosa sappiamo davvero dei due milioni di persone che vivono in questa prigione a cielo aperto che si affaccia sul Mediterraneo, dove tutte le frontiere sono chiuse, inclusa quella marittima? È il punto di partenza del documentario realizzato dal filmmaker Gary Keane e dal fotogiornalista Andrew McConnell – entrambi pluripremiati - in cui incontriamo, tra gli altri, il quattordicenne Ahmed che aspira a diventare pescatore, un anziano sarto che vorrebbe solo pace e lavoro, un tassista che percorre la Striscia in lungo e in largo spesso cantando insieme ai suoi passeggeri, una giovane studentessa che affida il suo desiderio di libertà al mare e alla musica. Persone ordinarie con una grande vitalità. Ben presto comprendiamo come i loro sforzi si scontrino con l’irrealizzabilità di un futuro: la pesca è misera, perché può essere esercitata solo entro il confine marittimo – di sole 3 miglia - presidiato dai guardacoste israeliani, il tassista è sommerso dai debiti. Quando assistiamo all’abbattersi dei missili da Israele, comprendiamo in quale modo la violenza faccia parte della quotidianità. Vincitore di numerosi premi internazionali e candidato irlandese agli Oscar 2020, “Gaza” mostra “il muro che separa le persone dai loro sogni”, come afferma uno dei personaggi del documentario.
In copertina: Gaza (Irlanda-Palestina, 2019; 90') di Garry Keane, Andrew McConnell
Centro Pecci Dispacci è una serie di appuntamenti dedicati ad approfondire temi di attualità attraverso i punti di vista offerti dalle arti. La capacità di un’opera di raccontare i contesti e utilizzare le temporalità in modi differenti rispetto a quelli della cronaca permette al Centro Pecci di arricchire l’offerta culturale sui dibattiti in corso. Un dispaccio è per definizione un messaggio breve, con carattere d’urgenza, scritto e inviato in risposta a una circostanza precisa: Centro Pecci Dispacci sono dunque appuntamenti discontinui, che rispondono alla necessità di approfondire in tempo reale tematiche trattate dai quotidiani ma da un punto di vista caratterizzato, per sottolineare come l’arte contemporanea, i suoi media differenti e le temporalità complesse, possano diventare anche uno strumento unico per capire il presente. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso che il Centro Pecci sta intraprendendo per la rielaborazione dei traumi collettivi che sempre più richiedono spazi di aggregazione per essere condivisi e ripensati.
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Quando
16 novembre
h.18.30
Ingresso con il biglietto del cinema