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Bros di Nicholas Stoller

Prime Visioni

FILM / PRIME VISIONI



November 20, 2022 4:00 PM

Con Billy Eichner, Luke MacFarlane, Miss Lawrence
(Usa, 2022; 115') vers. it.

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SPETTACOLI

domenica 20 novembre, ore 16.00 - vers. it.

 

Come vive le relazioni e l'amore Bobby Lieber? Ne parla spesso, ad ogni occasione, addirittura vive di questo - è il conduttore del podcast e show radiofonico "The Eleventh Brick at Stonewall", è il curatore del primo LGBTQ+ Museum di New York. Ma è anche quello che non riesce ad avere una relazione stabile, che vede tutti i suoi amici diventare coppie, throuple, andare a vivere insieme, avere figli. E lui rimane sempre lì, orgoglioso della sua indipendenza, dell'essere capace di scindere i sentimenti dal sesso, accettando, semplicemente, che è fatto così e basta.
Poi un giorno incontra Aaron, avvocato (forse) noioso con una vita (sicuro) noiosa, e le cose cambiano: Aaron è diverso da lui e dagli altri. Cinico, solitario, palestrato, rappresenta un opposto che ammalia Bobby e che viene ammaliato a sua volta da tutto quello che Bobby è e lui non sarà mai. Come vivere questa relazione e quest'amore?

Un film politico, una commedia sentimentale sul nostro tempo e la storia d’amore che tutta la comunità LGBTQ+ sperava di vedere da tempo. Vibra di passione, di autoironia e di onestà. Grand Public (di Carlo Valeri, sentieriselvaggi.it)
“Hey, what’s up?” “What’s up?” Si salutano continuamente così i personaggi di Bros. Un intercalare amichevole che serve per rompere il ghiaccio, sciogliere il primo canale di comunicazione. una domanda a cui nessuno risponde mai veramente, come fosse una parola d’ordine, un codice di riconoscimento. Va da sè che la stessa espressione rimanda inevitabilmente alla app di messaggistica gratuita più popolare in Occidente e gli adulti omosessuali si scrivono per tutto il film – e usano Grindr ovviamente – per pianificare appuntamenti, inviare o cancellare confessioni, lasciarsi e provare a ricominciare. La prima cosa da dire quindi è che Nicholas Stoller firma una commedia sentimentale sul nostro tempo. Quindi digitalizzata, velocissima, multimediale, a suo modo “astratta”. Dove una promessa di matrimonio viene sostituita dall’impegno a “restare stabilmente insieme per i prossimi tre mesi”. Perché il tempo oggi scivola via e le relazioni a lungo termine fanno più paura del rimanere narcisisticamente soli come credono di poter fare Bobby, conduttore di un podcast gay e prossimo direttore del primo museo americano LGBTQ+, e Aaron, timido palestrato da night club. Entrambi inaccessibili sentimentalmente, si innamorano per la prima volta e quindi sono costretti a mettersi in gioco, a esagerare e a imparare a chiedere scusa.
Nicholas Stoller è una garanzia, c’è poco da fare. Dopo averci regalato una delle love story più belle dello scorso decennio con The Five Year Engagement, il fedele collaboratore della factory Judd Apatow (qui produttore) dirige la storia d’amore che tutta la comunità LGBTQ+ sperava di vedere da tempo. Dietro l’operazione c’è anche il grande contributo del comedian Billy Eichner, non soltanto protagonista del film ma anche autore della sceneggiatura insieme a Stoller. A ogni modo Bros è un film politico non solo per la disinvoltura con cui racconta e ironizza sul sesso omosessuale, o per la scelta netta di usare un cast tutto interno alla comunità – ma c’è anche Debra Messing che interpreta se stessa – ma per come eredita codici e atmosfere della commedia classica hollywoodiana e per il pudore con cui si riconnette alla straordinaria lezione di Nora Ephron apertamente omaggiata. Detto questo, non è affatto un film derivativo Bros. Perché pur rimanendo solidissimo nella scrittura e nella direzione dei tempi comici e recitativi, incarna un cinema che non ha paura di mettersi in gioco fino in fondo. Stoller filma i sentimenti, dona loro i corpi e i volti che si muovono in quella zona d’ombra tra lo spettacolo e la vita. Un cinema che vibra di passione, di autoironia e di onestà. Senza vergogna alcuna di emozionare ed emozionarsi, di cantare in pubblico una “imbarazzante” canzone per la persona che si ama, o di correre a perdifiato in città come in un film di Truffaut o Lelouch.


Prime visioni


Where
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


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