This website uses cookies to improve user experience and extract anonymous data about page views. For more information please refer to our cookie policy
OK

Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini

#Pasolini100

/ PASOLINI 100



April 01—06, 2022

Con Enrique Irazoqui, Margherita Caruso, Susanna Pasolini

(Italia, 1964; 137')

share



informations

Acquista il tuo biglietto online. Clicca qui!

 

SPETTACOLI

venerdì 1 aprile, ore 21.15
sabato 2 aprile, ore 16.00
domenica 3 aprile, ore 20.30 
mercoledì 6 aprile, ore 16.30

 

Costretto a rinunciare al bel progetto ‘africano’ di Il padre selvaggio, Pasolini intraprende un viaggio in Terrasanta per visitare i luoghi reali della vita e della passione di Cristo. Ne nasce un breve film, Sopraluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo, che viene girato nell’estate del 1963 ma il cui commento viene aggiunto dall’autore soltanto nel 1965. Durante il viaggio, la verifica del grado di modernizzazione avanzata di Israele rafforza Pasolini in una sua idea anteriore: girare Il Vangelo secondo Matteo nelle terre abbandonate e povere del meridione italiano, in Puglia, Calabria e Basilicata (con qualche scena nel Lazio). Nel film, realizzato nel 1964 e avallato dalla Pro Civitate Christiana di Assisi, la predicazione di Cristo è calata nella realtà concreta dei poveri, degli emarginati e degli oppressi, mentre è ridotta la dimensione sovrannaturale e miracolistica e acquistano ampio respiro le invettive di Gesù contro i farisei. La predicazione e la passione di Cristo sono raccontate da un autore non credente che si immedesima nello sguardo di un pubblico popolare credente ma filtra la sua visione attraverso la tradizione pittorica religiosa, da Piero della Francesca a El Greco. Se il tessuto figurativo del film evoca con originalità la grande pittura quattrocentesca, la colonna musicale presenta un’estrosa partitura all’insegna della contaminazione, che va da Bach e Mozart alla Missa luba congolese e ai canti rivoluzionari russi. Come tutti i film pasoliniani, anche il suo Vangelo è segnato dalla pregnanza espressiva di volti autentici, mescolati a quelli di familiari e amici dell’autore (la madre Susanna nel ruolo di Maria vecchia, la cugina Graziella, Enzo Siciliano, Natalia Ginzburg e altri).

La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la lettura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggiava in me il fascino dell'irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un'opera marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode come potevo farli? Potevo farli con i baffoni, i denti digrignanti, vestiti di stracci, come i cori dell'opera? No, non li potevo fare così. Li ho vestiti un po' da fascisti e li ho immaginati come delle squadracce fasciste o come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria.
(Pier Paolo Pasolini)


Pasolini 100


Where
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Acquista il tuo biglietto online. Clicca qui!

 

SPETTACOLI

venerdì 1 aprile, ore 21.15
sabato 2 aprile, ore 16.00
domenica 3 aprile, ore 20.30 
mercoledì 6 aprile, ore 16.30

see also
Film / PASOLINI 100
March 11—May 27, 2022
Pasolini 100


share