This website uses cookies to improve user experience and extract anonymous data about page views. For more information please refer to our cookie policy
OK



Michelucci e le sue architetture. L’archivio fotografico web
progetto a cura della Fondazione Giovanni Michelucci 
nell’ambito del bando regionale Toscanaincontemporanea 2020

 

La Fondazione Giovanni Michelucci, costituita nel 1982 dall’architetto pistoiese Giovanni Michelucci, ha la finalità principale di svolgere attività di ricerca nei campi dell’urbanistica e dell’architettura moderna e contemporanea con particolare riferimento alla qualità dell’abitare urbano, istituzioni totali, immigrazione e convivenza. 
La sede di Villa “Il Roseto” a Fiesole, casa-studio dell’architetto, racconta la memoria di Michelucci attraverso le opere d’arte, la biblioteca, i mobili e l’Archivio Giovanni Michelucci che si compone delle serie Disegni, Progetti, Corrispondenza, Lezioni Universitarie e Fotografie
La Fondazione, opera per conservare e valorizzare questo importante patrimonio archivistico promuovendo progetti e iniziative con istituzioni culturali ed enti pubblici.

 

Il progetto "Michelucci e le sue architetture. L’archivio fotografico web" svolto nell’ambito del bando regionale Toscanaincontemporanea 2020 ha l’obiettivo di valorizzare la fotografia come forma di espressione artistica autonoma ed efficace mezzo di rappresentazione dell’architettura. 
Le attività hanno visto il riordino, la catalogazione e la digitalizzazione di una selezione di unità archivistiche tratte dalla serie Fotografie relative a 76 opere del maestro toscano tra gli anni Venti e Novanta del Novecento.

 

Nel suo complesso la serie Fotografie dell’Archivio Giovanni Michelucci si compone di alcune migliaia di unità di diversi formati tra stampe, negativi, diapositive, provini e lastre di vetro, che documentano le diverse fasi dell’iter costruttivo delle opere del maestro, dallo studio, al cantiere, fino alla realizzazione. A queste si aggiunge un nucleo di fotografie scattate da Michelucci stesso, nelle quali emergono l'intuizione creativa e la sensibilità poetica dello sguardo dell'architetto. 


Nell’ambito del progetto sono state ordinate, catalogate e digitalizzate 650 fotografie di rinomati professionisti e artisti nel campo della fotografia di architettura come: Carlo Brogi (1850-1925) attivo nella ditta paterna Edizioni Brogi Firenze specializzata nella fotografia di opere d’arte e promotore della Società Fotografica Italiana; Ferdinando Barsotti (1871-1939) e Gino Barsotti (1900-1985) titolari dell’omonimo studio fotografico fiorentino; Ilario Bessi (1903-1986) noto per gli scatti di cavatori e scultori sulle Alpi Apuane; Lando Civilini (1905-1968) fotografo industriale del pionieristico villaggio operaio di Larderello; Ivo Bazzechi (1920-1975) celebre per aver documentato l’architettura e l’arte di Firenze nel dopoguerra; Alfredo Garuti (1924-2010) estimatore del paesaggio urbano fiorentino; Ugo Mulas (1928-1973) collaboratore delle più affermate riviste di architettura con i suoi reportage sul mondo dell’arte; Aurelio Amendola (1938) ritrattista dei protagonisti del secondo Novecento; e infine Arrigo Coppitz (1951) che esordisce collaborando proprio con l'architetto Michelucci. Tra gli altri studi fotografici e autori si menzionano: Allegrini, Bacci, Bonini, Ciolfi, Est Fotografie Tecniche, Giuliano Gameliel, Luchetti, Mariani, Nardi, Nevio Natali, Studio Pompanin, Ettore Reale, Bruno Sacchi, Grazia Sgrilli, Foto Ottica Tuci, Vannacci, Villani e Davide Virdis. 


Degne di nota le fotografie di Michelucci del centro di Firenze che documentano due momenti significativi per la storia urbanistica della città, ovvero il fluire della vita per le strade nell’immediato dopoguerra e il paesaggio urbano nella seconda metà degli anni Sessanta. Questi pochi scatti testimoniano due importanti occasioni progettuali disattese, che hanno impegnato Michelucci nello studio per la ricostruzione dell’area intorno a Ponte Vecchio offesa dalle distruzioni belliche e nel progetto di riqualificazione del quartiere di Santa Croce dopo l’alluvione del 1966. 

 

Partendo dal riordino fisico delle unità archivistiche e la loro messa in sicurezza, si è proceduto contestualmente alla sistematizzazione del database raccogliendo le informazioni emerse dalle fasi di inventariazione, schedatura e acquisizione digitale. Per ogni unità è stata predisposta una scheda tecnico-analitica che nella sua interfaccia online restituisce dati utili alla ricerca quali: denominazione progetto, nome autore, codice dell’unità, soggetto rappresentato, data, tecnica, supporto e dimensioni.

 

Dalla schedatura analitica sono emerse le reali potenzialità di interesse dell’archivio dell’architetto contribuendo all’approfondimento della conoscenza dei fotografi e delle vicende costruttive delle opere architettoniche. Infatti, in diverse occasioni, le fotografie si sono rivelate una insostituibile fonte documentaria complementare ai disegni e strumento esaustivo di verifica e controllo in grado di documentare i dettagli dell’iter realizzativo.

Il progetto concluso nel mese di ottobre 2020 ha consentito di integrare in maniera organica il portale web dell’Archivio Giovanni Michelucci, già attivo con le serie archivistiche dei Disegni e dei Progetti, mediante l’implementazione degli esiti di questa prima campagna di digitalizzazione della serie Fotografie. La pubblicazione online dell’archivio digitale liberamente consultabile sul sito web istituzionale della Fondazione Michelucci  al link http://www.michelucci.it/archiviofotografie/ si rivela uno strumento indispensabile per ricercatori, professionisti, ma anche per un più ampio pubblico generico.
 

Sito web del progetto: 

michelucci.it/archiviofotografie