OK,明白了!

As Tears Go By di Wong Kar-wai

Rassegna: Una questione di stile - Il Cinema di Wong Kar Wai in versione restaurata

 

FILM / RASSEGNE



2021年06月24—30日

Wong gok ka moon; Hong Kong, 1988; 98'; v. or. sott. it.

Con Andy Lau, Jacky Cheung, Maggie Cheung

 

分享



详情
信息

Un "big brother" di una triade di bassa lega ha un fratello che non sa tenersi lontano dai problemi e di conseguenza ha sempre bisogno di essere tirato fuori dai guai dal suo protettore. Ah Wah non ha l'ambizione di salire nella scala gerarchica della triade e una volta incontrata sua cugina se ne innamora, decide di cambiare vita. Ma alla fine sarà costretto ad intervenire ancora una volta a favore di suo fratello e questa volta quest'ultimo si sarà spinto troppo oltre.

 

Acquista il tuo biglietto online! 

 

Rifare Mean Streets – il capo d’opera di Martin Scorsese secondo chi scrive - sarebbe un’autentica follia, se dietro la macchina da presa non ci fosse Wong Kar-wai e se davanti non recitassero interpreti straordinari quali l’ineffabile Maggie Cheung, il fascinoso Andy Lau e, soprattutto, il mercuriale Jacky Cheung. Vincitore dei premi per il Miglior attore non protagonista e per la Miglior direzione artistica all’“Hong Kong Film Awards” del 1989, l’esordio alla regia del cineasta cinese è infatti una rilettura impetuosamente libera del capolavoro scorsesiano del 1972, inserita in un sistema culturale dislocato e interpretata con una sensibilità pienamente postmoderna. Lo spostamento geografico e cronologico produce una violenta deformazione estetica: il sulfureo iperrealismo della pellicola di Scorsese si tende, assottigliandosi, in superfici iconiche tiratissime, sul punto di lacerarsi. Schermi fosforescenti, lastre riflettenti, bagliori artificiali: un universo privo di profondità, vitreo, dove la luce artificiale pulsa, guizza, rimbalza senza posa. La materia narrativa è sottoposta ad un’analoga tensione tematica: Wong travasa la crepitante componente religiosa in quella mélo, descrivendo il rapporto sentimentale tra Wah (Andy Lau) e Ngor (Maggie Cheung) come potenzialmente salvifico e investendolo così di una purezza abbacinante. Il voltaggio emotivo che ne deriva è elevatissimo. Anche la gangster story beneficia di questa sfrenata intensificazione drammatica: tra Wah e Fly (Jacky Cheung) si stabilisce una dirompente relazione transitiva, le colpe del secondo passando direttamente – e tragicamente - sul primo. La fisicità degli attori è per così dire annullata e insieme esaltata da questo trattamento iperbolico: i corpi sono trasformati in sagome bidimensionali, involucri traslucidi, puri oggetti di consumo visivo. La convenzionalità della vicenda – giovani delinquenti muoiono – viene così riscattata dalla radicalità della trasfigurazione estetica, radicalità che fa di questa pellicola un vero e proprio saggio di iconografia postmoderna. Un saggio al calor bianco. Almeno tre le sequenze da mandare a memoria: la vendetta al coltello di Wah nel ristorante (tutta in ralenti e inondata dal candore dei tubi fluorescenti), lo struggente incontro tra Wah e Ngor sulla banchina – girato e montato come una via di mezzo tra un agguato e un videoclip – e lo spasmodico finale, tutto rumori, detonazioni e sangue. A occhi sbarrati. (Alessandro Baratti, spietati.it)

 

"Al suo primo film Wong Kar-wai non è ancora autore ma è già protagonista. As Tears Go By è un mix di stili contrastanti ma vibra di tutta la passione che solo il cinema di Hong Kong degli anni '80 sapeva regalare. Sorta di remake sotto mentite spoglie del Mean Streets scorsesiano, è la storia di Wah, un gangster squattrinato, disilluso e per nulla ambizioso tentato dall'amore per una lontana cugina ma prigioniero di questioni d'onore e del bisogno di proteggere l'avventato Fly, dotato di una propensione rara per cacciarsi nei guai ad ogni occasione. Wong Kar-wai si mantiene nei limiti del cinema commerciale e di genere, con musiche ad effetto - colonna sonora comunque strepitosa, tra il jazz-rock di Teddy Robin Kwan e il remake di Take My Breath Away dei Berlin - e rispettando il canovaccio del noir con tutti i suoi cliché, ma è stilisticamente che reinventa il tutto. Luci al neon, step framing per sbalestrare lo sguardo durante le scene d'azione, inquadrature suggestive e figlie della nouvelle vague (alternate ad altre ancora molto grezze), ossia quelle che diverranno le stimmate di un autore memorabile e che in As Tears Go By si mescolano con effetto inebriante alla spensieratezza del cinema popolare. Superlativo il cast, composto da una Maggie Cheung perennemente struccata e trasformata nella ragazza della porta accanto, un Andy Lau pronto a vestire i panni del super-divo (con tanto di Ray-Ban alla Tom Cruise) e un Jacky Cheung istrione fino all'inverosimile come il Johnny Boy di Bob De Niro prima di lui. Anche se l'autentico protagonista, come sempre con Wong Kar-wai, resta il Fato, un destino ineluttabile che attende personaggi che, quasi consapevolmente, gli vanno incontro, affrontandolo con mirabile autolesionismo e acritica accettazione". (Emanuele Sacchi, mymovies.it)

 

Spettacoli: 

giovedì 24: ore 21.15 - v. or. sott. it

venerdì 25: ore 18.15 -  v. or. sott. it

sabato 26: ore 18.15 - v. or. sott. it

domenica 27: ore 21.00 - v. or. sott. it

mercoledì 30: ore 18.15 -  v. or. sott. it.

 

Acquista il tuo biglietto online! 


Rassegne


地点
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Acquista il tuo biglietto online! 

 

Spettacoli: 

giovedì 24: ore 21.15 - v. or. sott. it

venerdì 25: ore 18.15 -  v. or. sott. it

sabato 26: ore 18.15 - v. or. sott. it

domenica 27: ore 21.00 - v. or. sott. it

mercoledì 30: ore 18.15 -  v. or. sott. it.



分享