This website uses cookies to improve user experience and extract anonymous data about page views. For more information please refer to our cookie policy
OK

Filippo Polenchi

Polenchi

Fiorentino, è autore ed editore. Collabora con numerose riviste cartacee e on-line: Alfabeta2L'indice dei libri del meseLe parole e le coseDoppiozeroIl lavoro culturale, Il mucchioLa balena bianca, dal 2014 cura il blog Coselli della casa editrice Barta edizioni.





June 29, 2017

Il 2016 ha riscattato dall’oblio letterario due opere che – seppur con differenti gradi di invisibilità – hanno trovato soltanto oggi un approdo editoriale. Due romanzi nei quali le fosche luci di un pantano ungherese o l’abbacinante chiarore di una steppa innevata evocano spettri danzanti, performance di ombre in un teatro cinese. I due romanzi in questione sono l’ungherese Satantango di László Krasznahorkai (pubblicato in patria nel 1985 la prima volta e qui per Bompiani) e Terminus radioso di Antoine Volodine (uscito “soltanto” nel 2014 in Francia e in Italia per 66thand2nd).