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"Il buco" di Michelangelo Frammartino

Prime Visioni | #Venezia78

FILM / PRIME VISIONI



30 settembre—13 ottobre 2021

(Italia-Germania-Francia, 2021; 93') con Leonardo Larocca, Claudia Candusso, Mila Costi Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia 2021

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informazioni

Durante il boom economico degli anni '60, l'edificio più alto d'Europa viene costruito nel prospero nord Italia. All'altra estremità del paese nell'agosto del 1961 un gruppo di giovani speleologi visita l'altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così coi suoi 700 metri di profondità una delle grotte più profonde del mondo, l'Abisso del Bifurto dell'altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.


Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia 2021

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"Il cinema di Frammartino, fatto di inquadrature quasi sempre fisse, senza musiche, con tempi lunghissimi, può risultare ostico ma anche avvolgente. Si finisce per appassionarsi a questa esperienza letteralmente immersiva, sensuale grazie anche a un uso totalizzante del sonoro. Un percorso che il regista ha compiuto anche lui, calandosi fisicamente nelle profondità. Altrettanto emozionanti sono i frammenti della storia che traspaiono. Siamo proprio negli anni del boom economico, e nella piazza del paese, la sera, si guarda la tv, con le immagini del grattacielo Pirelli visto dall’ascensore, in un percorso verticale evidentemente speculare alla discesa. Se gli esploratori di Viaggio al centro della terra trovavano la preistoria, qui gli spettatori si trovano di fronte, a film finito, ad aver vissuto un viaggio nella vertigine dei tempi, dentro la faglia in cui moriva un mondo e ne nasceva un altro".

Emiliano Morreale, Repubblica. 4 settembre 2021

 

«L’occhio di Frammartino si alza per cercare i movimenti della luce in cielo, le nuvole, la montagna, poi si immerge seguendo il cammino di questi esploratori silenziosi, che «sfidano» pacati l’abisso proprio come la sua macchina da presa l’oscurità che li circonda complice la maestria alla fotografia di Renato Berta. Mentre la discesa procede fuori un ragazzo «documenta» nei suoi disegni quanto ha intorno, l’anziano uomo si ammala, gli amici si prendono cura di lui. Alto/basso, superfici/viscere, nord/sud, luce/buio la messinscena lavora su una continua tensione che non oppone bensì va alla ricerca di quella «giusta distanza» del punto di vista che permette di intuire oltre l’evidenza, di lavorare col pensiero in profondità.

I passi degli «esploratori» a differenza di quelli galleggianti nel vuoto dei cosmonauti o degli astronauti, sono bene attaccati alla terra, si muovono cauti, si intrecciano ai rumori che arrivano diversi da come li sentiamo all’aria aperta – Frammartino ha usato il sistema Dolby Atmos 5.1 con quasi 50 sorgenti sonore per restituire questo spaesamento che è lo stesso della pupilla costretta a allenarsi all’oscurità. E questo «allenamento» è la scommessa del cinema, guardare l’invisibile per ridefinire un’ immagine della realtà sfaccettata, in movimento, che non vuole replicare quanto siamo abituati a vedere.
Su queste traiettorie la scrittura cinematografica – e la sceneggiatura dello stesso regista insieme a Giovanna Giuliani – percorre il tempo, la storia italiana, le sue ferite, le sue contraddizioni, quell’aspetto remoto che può essere bellezza e insieme conflitto.
Ogni inquadratura è universo denso, ricco, che accoglie ciò che filma senza cercare di ingabbiarlo proprio come questo cinema sfugge a sua volta alle definizioni di "genere" – documentario, finzione; la sua cifra è fisica e filosofica, lavora sull’esperienza sensoriale, sul pensiero, sull”emozione: qualcosa di impalpabile e di segreto che si rivela come un’epifania».

Cristina Piccino, Il Manifesto. 5 settembre 2021

 

Spettacoli

Giovedì 30 settembre: ore 21.30

Venerdì 1 ottobre: ore 18.00

Sabato 2 ottobre: ore 21.30

Domenica 3 ottobre: ore 17.30 

Mercoledì 6 ottobre: ore 18.00

Giovedì 7 ottobre: ore 21.00 Michelangelo Frammartino presenta Il buco per la rassegna #PecciCinemaTalk. Seguirà proiezione del film.

Venerdì 8 ottobre: ore 18.00

Sabato 9 ottobre: ore 18.00; ore 21.30

Domenica 10 ottobre: ore 18.00

Mercoledì 13 ottobre: ore 21.15


Prime visioni


Spettacoli

Giovedì 30 settembre: ore 21.30

Venerdì 1 ottobre: ore 18.00

Sabato 2 ottobre: ore 21.30

Domenica 3 ottobre: ore 17.30 

Mercoledì 6 ottobre: ore 18.00

Giovedì 7 ottobre: ore 21.00

Venerdì 8 ottobre: ore 18.00
Sabato 9 ottobre: ore 18.00; ore 21.30
Domenica 10 ottobre: ore 18.00
Mercoledì 13 ottobre: ore 21.15

 

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7 ottobre 2021 h 21:00—21:30
Michelangelo Frammartino presenta: Il buco

#PecciCinemaTalk



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