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Salvatore Settis presenta: Incursioni. Arte contemporanea e tradizione (Feltrinelli, 2020)

In dialogo con Monica Centanni

TALK / CENTRO PECCI BOOKS



25 novembre 2021 h 18:00—19:00

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informazioni

Dalle foto di Duchamp alla videoarte di Bill Viola, un viaggio nel tempo e nello spazio dell’arte contemporanea per scoprire il suo legame a volte sottile, altre volte turbolento, con la tradizione.

 

“Possiamo forse scegliere i nostri padri, ma di un qualche antenato non possiamo fare a meno.”

 

Nel 1937 Duchamp si tagliò la testa. In questa opera senza titolo, di fianco alla testa mozzata dell'artista compare una donna trasognata. Tra le mani ha un metro da sartoria e indossa una veste all'antica, da sacerdotessa o menade. Come si guarda un'opera di Duchamp? Cosa vorrà misurare quel metro? Si può decifrare l'enigma di un montaggio che sfida o addirittura estromette l'osservatore? Cominciano così le incursioni di Salvatore Settis nelle opere di dieci importanti artisti del nostro tempo. Duchamp, Guttuso, Bergman, Jodice, Pericoli, Bruskin, Penone, Viola, Kentridge e Schutz rappresentano l'onda d'urto dell'arte contemporanea, che travolge regole e abitudini consolidate. Ma la loro opera comporta davvero un rifiuto drastico della tradizione o la capacità di dimenticarla? "Tra antico e contemporaneo", scrive Settis, "c'è una perpetua tensione, che continuamente si riarticola nel fluire dei linguaggi critici e del gusto, nei meccanismi di mercato, nel funzionamento delle istituzioni. Talora anche in dura polemica con l'arte del passato, ma senza poterla ignorare." Ogni artista lo sa e forse lo sa anche il suo pubblico. La citazione, la parodia, la stratificazione della memoria, il ritorno di un gesto sono solo alcune tracce del rapporto che lega i maestri di oggi con il passato. Il coraggio dell'incursione da un artista all'altro, da un'opera all'altra, è la strada per esplorare connessioni e distanze senza rinunciare alla condizione essenziale della conoscenza: la capacità di sentirsi stranieri in ogni luogo.

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria e green pass. 

Clicca qui per prenotare l'ingresso

 


 

Salvatore Settis è archeologo e storico dell'arte, e si è laureato nel 1963 in Archeologia Classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Collabora stabilmente con «La Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «L'Espresso». È stato visiting professor in Università americane ed europee e nel 2001 ha tenuto le Mellon Lectures di Storia dell'Arte alla National Gallery di Washington. Dopo aver diretto il Getty Research Institute for the History of Art di Los Angeles (1994-99), è tornato a insegnare Storia dell'Arte e dell'Archeologia Classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è stato direttore. Accademico dei Lincei, delle Accademie delle Scienze di Berlino, Monaco e Torino, dell'Accademia Reale del Belgio e dell'American Academy of Arts and Sciences, le sue opere sono state tradotte in più undici lingue. Nel 2006 è stato nominato dalla Commissione Europea fra i membri fondatori del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC), dal 2008 è stato presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Tra le sue opere, ricordiamo La tempesta interpretata. Giorgione, i committenti, il soggetto (1978 e 2005), La colonna Traiana (1988), Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale (2002, con il quale vince il Premio Viareggio nella sezione "Saggistica"), Futuro del «classico» (2004), Iconografia dell'arte italiana 1100-1500: una linea (2005), Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI (2008), Artisti e committenti fra Quattro e Cinquecento (2010), Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile (2010, con il quale vince il premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti" per la sezione “Ecologia e paesaggio” ), Azione popolare. Cittadini per il bene comune (2012) e nel 2014 Se Venezia muore. Per Einaudi ha inoltre curato I Greci. Storia, cultura, arte, società (1996-2002).

 

Monica Centanni (Venezia, 1957). Professore ordinario di Lingua e letteratura greca Università Iuav di Venezia e Università degli studi di Catania. Insegna Drammaturgia antica, Iconologia e Tradizione Classica, Fonti greche e latine per la storia dell’arte e dell’architettura.

Filologo classico di formazione, è studiosa del teatro antico (drammaturgia, strutture, funzione politica della tragedia greca; di storia della tradizione classica nella cultura artistica e letteraria, dall’antico al contemporaneo. Su questi temi è autore di studi e monografie e ha curato convegni internazionali, mostre ed eventi teatrali.

 Dal 2006 è il direttore del Centro studi classicA | Iuav - Centro Studi Architettura, Civiltà e Tradizione del Classico.

 Dal 2000 dirige la rivista on line "Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale".

 Inoltre è: membro per l’Italia della rete internazionale Diazoma, per la riqualificazione degli edifici teatrali antichi; membro e rappresentante italiano di Arc-Net, la “The European Network of Research and Documentation of Performances of Ancient Greek Drama ”; membro del consiglio dell'Associazione Internazionale di Studi rinascimentali "Artes Renascentes", collegato con SILBA (Société Internationale Leon Battista Alberti); membro del comitato scientifico della rivista "Arabeschi. Rivista Internazionale di Studi su letteratura e Visualità".


Centro Pecci Books

La rassegna che dal 2019 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica alle narrazioni letterarie del nostro tempo. Oltre ad ospitare la presentazione con cadenza mensile, il Centro ha organizzato un Festival in cui per alcuni giorni ospita alcune delle voci del panorama editoriale italiano in un programma ampio di incontri, talk, lecture, reading e interviste, adatti a tutte le età: un cartellone in cui gli autori e il pubblico si sentono accolti e ispirati dal dialogo con le opere, generando una piattaforma collettiva di confronto con autori e autrici. Per meglio leggere il presente.



Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria e green pass. 

Clicca qui per prenotare l'ingresso

 



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