1824, Baviera. Un giovane imbelle vive da anni segregato, senza aver ricevuto un'educazione né essere in contatto con la società, finché un giorno il suo carceriere lo rimette in libertà, abbandonandolo nella piazza del paese. Quando viene ritrovato, il giovane tiene stretta tra le mani una lettera che indica il suo nome, Kaspar Hauser, e chiede di rivolgersi al capitano di cavalleria per reclutarlo come cavaliere. Dopo un'iniziale perplessità, Kaspar finisce a lavorare in un circo come fenomeno da baraccone, finché un medico lo adotta e lo introduce allo studio della musica e delle arti, verso cui dimostra una spiccata sensibilità.
Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes 1975
"L’enigma di Kaspar Hauser è l’opera di Herzog che racchiude tutti i suoi temi e movimenti. Attraverso immagini significanti viene riportato il percorso di passione di un uomo diverso ma consapevole dell’inutilità di tutte le strutture e sovrastrutture che l’umanità si è inventata per sopravvivere. Il destino umano è quello di svanire nel nulla come il viso di Kaspar riflesso nell’acqua. Prima il tutto era racchiuso tra le quattro mura di una prigione, dopo è stata solo una caduta pesante nel mondo dove regna la deduzione non la comprensione, la fede cieca, le regole morali, le gerarchie sociali. Kaspar vorrebbe ancora seminare il suo nome ma sa che arrivano i vandali a distruggere le composizioni del suo giardino. Allora è il morire l’ultima speranza. L’inizio della storia della carovana nel deserto verso la Città Ideale". (Fabio Fulfaro)
Il film fa parte della rassegna Werner Herzog: Segni di Vita, organizzata in collaborazione con Mabuse Cineclub.
