Francesca Mannocchi giunge a Bucha due giorni dopo la liberazione dalle truppe russe che l'avevano occupata per 33 giorni. Documenta, senza risparmiare nulla alla vista, l'eccidio compiuto ai danni della cittadinanza. Avvicina le persone conquistandone la fiducia perché le lascia parlare di ciò che hanno vissuto e che ancora stanno vivendo senza interrompere i loro racconti.
Spettacoli
- giovedì 26 giugno, ore 19:20 (v. or. sott. it.)
- venerdì 27 giugno, ore 21:15 (v. or. sott. it.)
- sabato 28 giugno, ore 16:30 (v. or. sott. it.)
- domenica 29 giugno, ore 18:30 (v. or. sott. it.)
- mercoledì 2 luglio, ore 21:15 (v. or. sott. it.)
- giovedì 3 luglio, ore 18:30 (v. or. sott. it.)
David di Donatello 2025 come Miglior Documentario
"Lirica ucraina, scritto da Francesca Mannocchi con Daniele Mustica, non è un reportage sulla guerra guerreggiata. Chi lo vede sente raramente un colpo di cannone e i soldati, sempre e solo ucraini, sono presenze sporadiche. Il film della Mannocchi è fatto soprattutto di silenzio. Il silenzio di morte che segue al passaggio dell’ondata devastatrice della guerra portata dai russi. Il silenzio delle macerie in cui si ritrovano mescolati i segni di una quotidianità sconvolta. Il silenzio dei corpi di persone uccise senza motivo nel cortile di casa. Il silenzio dei palazzi anneriti o deturpati dalle bombe e rimasti anche loro privi di vita. Il silenzio di un grigiore che pervade tutto." (Martino Scacciati)