Sabine, venticinquenne, vive a Parigi e ha una relazione con un uomo sposato. Un giorno, mentre stanno facendo l'amore a casa di lui, squilla il telefono: sono la moglie e il figlio che lo chiamano. Sabine è turbata da questo avvenimento e se ne va annunciando che ha deciso di sposarsi. Da quel momento, pur non sapendo chi sarà il consorte, la decisione è presa.
«Quale mente non divaga? Chi non fa castelli in aria?» (Jean La Fontaine)
Per questo film è Jean de la Fontaine a concedere il motto che racchiude il significato del film: “Quale mente non divaga? Chi non fa castelli in aria?“. La protagonista è Sabine, la quale, stanca di inseguire l’uomo di cui è innamorata, decide di ricominciare la propria vita mettendo al primo posto la sua felicità. La donna è attanagliata dal desiderio di trovare l’amore e creare una famiglia, ma rischia di precipitare in un circolo vizioso senza una reale prospettiva per il futuro. Il proverbio si riferisce al fatto che la protagonista ripone la sua fiducia nelle persone sbagliate, fantasticando su una vita che non le si addice.