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Dews and plains

L'orizzonte e il dettaglio in Gerald Murnane

PERFORMANCE



March 16, 2023 6:00 PM

Introduzione all'opera di Murnane di Matteo Moca

Performance Ouverture per Pietro (2006)

 
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Dews and plains. L'orizzonte e il dettaglio in Gerald Murnane

Introduzione all'opera di Murnane di Matteo Moca
Performance Ouverture per Pietro (2006)
 

giovedì 16 marzo 2023

ore 18.00 presso la Sala Incontri

 

Ingresso libero

 

Il quarto appuntamento di Figure di coinvolgimento, il public program della mostra Hagoromo, prosegue con un confronto tra la narrativa di Gerald Murnane e la ricerca di Massimo Bartolini.  Lo spunto di partenza è il legame tra la serie di Bartolini Rugiade,  e il capolavoro dello scrittore australiano "Le pianure" del 1982, tradotto solo nel 2019 in italiano.

 

Ad introdurre il lavoro di Murnane  saranno il critico letterario Matteo Moca e Reuben Mackey, dottorando presso la Monash University Melbourne, che ha realizzato per l'occasione un contributo video critico su Murnane\Bartolini. Come ha scritto Moca infatti: “Le pianure si presentano tra queste pagine come un territorio paradossale: una cosa piana può essere osservata nella sua interezza, ma in questi paesaggi c’è sempre qualcosa che impedisce alla ragione di afferrare il senso profondo di ciò che è contenuto".


L’incontro sarà preceduto da una performance di Massimo Bartolini con l'artista sonoro Pietro Riparbelli. In Ouverture per Pietro, 2006  dove ancora una volta come in Primo Movimento, 2011 l’inizio della composizione scaturisce da un progettato incidente meccanico. Come in altri lavori di Bartolini, una forma di energia circolare assolve a una capacità trasformativa, metamorfica, quando genera nuova vita dall’esaurirsi di una vita precedente.

 

Si ringrazia Safarà editore e Monash University Prato Centre per la collaborazione alla creazione dell'evento.

 

 

Evento gratuito, previa prenotazione a questo link.

 


 

 

Matteo Moca è insegnante e critico letterario. Ha conseguito un dottorato in Italianistica all'Université Paris Nanterre e a all'Università di Bologna, dove è stato assegnista di ricerca, con una tesi sulle relazioni tra il surrealismo francese e la letteratura italiana del Novecento, con particolare attenzione alle opere di Tommaso Landolfi, Antonio Delfini e Alberto Savinio. Ha pubblicato tre monografie: Tra parola e silenzio. Landolfi, Perec, Beckett (La Scuola di Pitagora, 2017), Figure del surrealismo italiano. Savinio, Delfini e Landolfi (Carabba, 2020) e Un' esigenza di realtà. Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico (Liberaria, 2022). Ha scritto saggi su autori del Novecento italiano e francese e studia le convergenze tra letteratura, arte e scienze umane. Collabora regolarmente, scrivendo di letteratura moderna e contemporanea, con quotidiani e riviste.

 

 

Reuben Mackey è dottorando presso la Monash University, Melbourne. La sua ricerca si concentra sulla metafiction australiana, in particolare sul lavoro di Gerald Murnane, Brian Castro, John Scott, Marion Campbell e Jen Craig. Ha pubblicato sulle riviste Antipodes e Meanjin.

 

 


 

In copertina: Massimo Bartolini, Floating Floor (Raft), 2020




Where
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Quando

16 marzo 2023

 

ore 18.00

 

Ingresso libero

Prenota un posto qui

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September 16, 2022—May 07, 2023
Massimo Bartolini. Hagoromo


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