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Un dicembre di libri

Centro Pecci Books

BOOK PRESENTATIONS / PECCI BOOKS



December 05—19, 2024

Centro Pecci Books chiude il 2024 con due autrici e due autori, tre grandi incontri ed altrettanti libri freschi di stampa: Valeria Parrella, Massimo Osanna, Vera Gheno, Stefano Mancuso

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Centro Pecci Books – Leggere il Presente

Un dicembre di libri

 

 

Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

 

  • Giovedì 5 Dicembre 2024 h.18.30Valeria Parrella e Massimo OsannaClassici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana (Rizzoli, ottobre 2024) in dialogo con Stefano Collicelli Cagol (direttore Centro Pecci).

 

Antigone, Eros, Narciso, Euridice e Orfeo, Tiresia, Apollo e Re Mida, le Troiane: Io credo che i classici siano sovversivi perché sono ancora tra noi, cioè la loro sovversione è essere ancora così presenti. Ci costringono a una chiamata che è fisica, reale, attiva. I classici, se sono tali, non tramontano mai. Semplicemente, stanno da qualche parte, e noi dobbiamo cercarli. Per permettere all’antico di parlare con il nostro quotidiano, Massimo Osanna - dal 2020 direttore generale dei Musei italiani del Ministero della Cultura e professore di Archeologia classica all’Università di Napoli Federico II -  per ognuno dei soggetti trattati illustra la storia e la fortuna (o sfortuna) iconografica, inquadra le fonti storiche, i ritrovamenti archeologici, tra ceramiche decorate e bassorilievi, statue e pitture, ricostruzioni topografiche e riferimenti all’arte classica. Valeria Parrella ricostruisce così i nostri rapporti con l’amore e con la morte, con il femminile e con la guerra, con il lutto e la violenza. Miti classici per eccellenza, resi sovversivi da una rilettura brillante e avvincente, a cura di una voce tra le più amate della nostra narrativa, capace di far interagire queste figure con autori di oggi, con canzoni, con tutto ciò che arricchisce e abita le nostre vite. 

 


 

  • Mercoledì 11 Dicembre 2024 h.18.30 - Vera Gheno - Grammamanti - Immaginare futuri con le parole (Einaudi, 2024) 
     

Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e cosí comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.

 


 

  • Giovedì 19 dicembre 2024 h.18.30 - Stefano MancusoLa versione degli alberi (Einaudi, novembre 2024).
     

Gli abitanti di Edrevia sono divisi in clan, e ognuno di loro abita in una zona ben precisa: le alture dei Gurra, la pianura dei Dorsoduro, la valle dei Cronaca, le colline dei Guizza e dei Terranegra. È una società in pace, quella degli alberi, con le sue assemblee moderate e intelligenti, i suoi tempi millenari, i suoi rituali e i suoi continui scambi d’informazioni attraverso le radici. Da qualche tempo, però, gli equilibri dei clan sono minacciati dalla crisi climatica: Laurin, Lisetta e Pino, i nostri amatissimi eroi, questa volta dovranno uscire da Edrevia e avventurarsi nel mondo di fuori, alla ricerca di una nuova casa per la tribú degli alberi. Con il suo secondo romanzo, Stefano Mancuso torna ad aprirci le porte del suo mondo verde, allargandone ancora i confini. Tra il romanzo picaresco e l’apologo, sempre con grande rigore scientifico, Stefano Mancuso ci racconta ciò che conosce meglio: la natura e le piante, il nostro piú grande patrimonio.

 

 


 

Nel 2024, Centro Pecci Books con la seconda edizione di Centro Pecci dei lettori (nato dalla collaborazione con La città dei lettori) e la terza di Centro Pecci Books Festival hanno ospitato autrici ed autori come Franco Arminio, padre Guidalberto Bormolini, Chiara Sfregola, Flavia Carlini, Nicolas Ballario, Carlo Scoccianti, Massimo Sestini, Sigfrido Ranucci, Sandro Veronesi, Edoardo Camurri, Saba Anglana, Emanuela Anechoum, Giobbe Covatta, Valeria Montebello, Greta Olivo, Chiara Tagliaferri, Benedetta Tobagi, Nello Scavo, Silvia Giagnoni. Eventi ed incontri partecipati sempre più in dialogo con il territorio torneranno nel 2025, nel polo contemporaneo pratese, per continuare a “leggere il presente”.


Pecci Books
Leggere il presente

Centro Pecci Books è la rassegna che dal 2019 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica alle narrazioni letterarie del nostro tempo. Oltre ad ospitare la presentazione con cadenza mensile, il Centro ha organizzato un Festival in cui per alcuni giorni ospita alcune delle voci del panorama editoriale italiano in un programma ampio di incontri, talk, lecture, reading e interviste, adatti a tutte le età: un cartellone in cui gli autori e il pubblico si sentono accolti e ispirati dal dialogo con le opere, generando una piattaforma collettiva di confronto con autori e autrici. Per meglio leggere il presente.



Where
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


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