Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dedica la programmazione del 2024 a rafforzare il suo ruolo regionale di istituzione culturale dedicata alla promozione e al sostegno delle arti contemporanee nel territorio.
CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
MOSTRE 2024
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dedica la programmazione del 2024 a rafforzare il suo ruolo regionale di istituzione culturale dedicata alla promozione e al sostegno delle arti contemporanee nel territorio. Il legame con il territorio è da sempre fondamentale per il Centro Pecci che negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di relazione con le comunità a lui più prossime continuando la sua vocazione a contribuire, attraverso le sue attività espositive e non, al dibattito artistico nazionale e internazionale.
A cura di Cristiano Raimondi
16.03.2024 – 09.06.2024
Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci presenta la prima retrospettiva di Alfredo Volpi in un’istituzione italiana. La mostra ricostruisce la lunga e prolifica produzione del pittore modernista brasiliano, nato a Lucca nel 1896, presentando una vasta selezione del suo repertorio pittorico insieme a una serie di documenti che ne attestano il percorso artistico e il ruolo centrale avuto nell’arte brasiliana del Novecento. La mostra, curata da Cristiano Raimondi con l’assistenza di Daniel Donato Ribeiro, si svolge nel 150° anniversario dall’inizio dell'Immigrazione italiana in Brasile, nella stessa regione in cui Alfredo Volpi era nato e che era stato costretto a lasciare. Promossa e organizzata da Fondazione per le arti contemporanee in Toscana – Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, istituzione fondata da Comune di Prato e sostenuta dalla Regione Toscana, la mostra è sostenuta da Ambasciata del Brasile, 150° Immigrazione italiana in Brasile, Istituto Alfredo Volpi de Arte Moderna, Almeida & Dale e Finarte
a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini
28.06 – 29.09.2024
opening 27.06.2024
artiste in mostra:
Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Helena Hladilová, Christiane Löhr, Daniela De Lorenzo, Lucia Marcucci, Margherita Moscardini, Moira Ricci, Sandra Tomboloni
Il Centro Pecci presenta la mostra Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini, dal 28 giugno al 29 settembre 2024. L’esposizione riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari con materiali spesso raccolti sul territorio, sempre capaci di suggerire strumenti e vocaboli inaspettati per costruire il futuro. Il titolo è esemplificativo: una parola ispirata da un collage di Lucia Marcucci che sembra unire – attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza – universi differenti, ma mai come oggi così vicini: l’arte, la scienza e la sapienza. Nel sistema dell’arte contemporanea questo gruppo di artiste straordinarie racconta l'unicità del contesto toscano, caratterizzato da una presenza capillare di creatività che lo differenzia dalla concentrazione di altre regioni italiane.
A cura di Stefano Collicelli Cagol
28.06 – 08.09.2024
opening 27.06.2024
Il Centro Pecci presenta anche la prima personale in Italia di Yu Ji, artista cinese che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale d’arte di Venezia del 2019. L’opera di Yu Ji trae ispirazione per la sua pratica di scultrice dal contesto in cui si trova a vivere e lavorare, dando vita a forme non finite che evocano corpi e situazioni in transizione e legate al quotidiano. La mostra nasce dal confronto quotidiano con il contesto della città di Prato e gli spazi del Centro Pecci dentro i quali l’artista produrrà nuove opere accanto a già esistenti. La mostra continua l’indagine iniziata dall’artista presso il CCA Berlin in occasione della sua personale nel 2023 di cui Hide Me in Your Belly costituisce un’ideale prosecuzione.
A cura di Stefano Collicelli Cagol
26.09.2024 – 02.02.2025
Opening 25.09.2024
Louis Fratino (1993, Annapolis. Vive e lavora a New York City) è un pittore statunitense la cui estesa produzione artistica comprende pittura, scultura, ceramica, disegno e incisione. I suoi personaggi si muovono tra ambienti domestici e meravigliosi paesaggi, sospesi tra malinconia e erotismo. Un immaginario che si ispira a grandi artisti da Picasso a Matisse accanto a figure meno conosciute del Novecento italiano. Fratino ha spesso frequentato la penisola italiana e in particolare le coste del Mar Tirreno, trovando spunti per la propria produzione. Promossa dal Centro Pecci, Satura presenta una serie di opere che raccontano il rapporto unico tra l’artista, la Toscana e l’Italia, i suoi paesaggi, le sue coste, le persone che le attraversano e che creano atmosfere cariche di erotismo intenso. Satura è la prima mostra monografica in una istituzione dell’artista che sarà presente alla prossima Biennale d’arte di Venezia.
a cura di Stefano Collicelli Cagol
26.10.2024 – 02.02.2025
Opening 25.10.2024
Margherita Manzelli (Ravenna, 1968) è una delle voci più originali e autorevoli dell’arte italiana. Dagli anni Novanta a oggi ha sviluppato una serie di opere che spaziano dalla pittura alla performance, confrontandosi con un nuovo immaginario del corpo femminile. I soggetti principali della ricerca di Manzelli sono infatti figure femminili dall’età incerta immerse in contesti spaziali ambigui. Lo sguardo rivolto direttamente a chi guarda il quadro, le signorine sfidano con la loro presenza qualsiasi idea precostituita di rappresentazione dei soggetti e pongono in primo piano la fragilità e la resilienza del corpo. Ad aumentare il senso di straniamento, lo spazio vuoto le cui decorazioni astratte o figurative sono spesso ispirate alle decorazioni di vestiti o tessuti. La mostra del Centro Pecci restituisce l’attenzione di Manzelli per l'inquietudine del nostro tempo, anticipando nel suo immaginario molte riflessioni emerse con la pandemia.
A cura di Grace Deveney, David C. and Sarajean Ruttenberg Associate Curator of Photography and Media, the Art Institute of Chicago, con Stefano Collicelli Cagol
26.10.2024 – 02.02.2025
Opening 25.10.2024
Peter Hujar (1934 -1987) è uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo che, tra gli anni Sessanta e Ottanta, ha immortalato nei suoi scatti i corpi di una comunità di persone a lui vicina diventati in molti casi tra le figure più iconiche della cultura statunitense. Hujar pone al centro la bellezza del corpo in tutte le sue forme e posture, immortalate attraverso i temi del ritratto e dell’azione. La mostra è organizzata da The Art Institute of Chicago, ed è stata ulteriormente espansa in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Nell’iterazione pratese, la mostra è arricchita da una serie di fotografie scattate in Italia tra gli anni Cinquanta e Settanta. Hujar in quegli anni ebbe modo di viaggiare in diverse aree e città del Paese tra cui Firenze, Palermo e Napoli restituendo una visione inaspettata e ancora oggi conturbante per l’intensità con cui persone, paesaggi e animali sono stati colti.
[1] Giulia Cenci, lento-violento (ininterrottamente), 2020. Installazione, MAXXI, Roma.
[2] Yu Ji, Flesh in Stone – Component #3, 2017. Esposizione: May You Live In Interesting Times, 58. Esposizione Internazionale d'Arte, La Biennale di Venezia, 2019. © Yu Ji. Courtesy Sadie Coles HQ-London. Foto: Li Xinyi.
[3] Louis Fratino, The Beach at Noli, 2023. Olio su tela, 75 1/4 x 105 1/8 inches (191.1 × 267 cm)
[4] Margherita Manzelli, "S", 2000. Olio su tela, 150 x 220 cm
[5] Peter Hujar, Orgasmic Man, 1969. Fotografia, 28,6 x 19,1 cm. Dettaglio
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia