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<p>Vito Acconci, <em>Multi-Bed #1</em>, 1992</p>

<p>©federicalazza</p>

作者
标题
创作年代

Vito Acconci
Multi-Bed #1
1992



作品描述
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作品规格

Poeta, body artist, performer e architetto, Vito Acconci si afferma tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta con azioni provocatorie di matrice concettuale e con opere video incentrate sull’investigazione di sé e sull’analisi delle relazioni (fisiche, linguistiche e psicologiche) con l’altro. Dall’incontro tra corpo fisico e corpo architettonico, tra spazio privato e spazio pubblico sperimentato in queste situazioni, nascono anche gli oggetti, le installazioni, i progetti e i prototipi elaborati dal 1988, nell’ambito dello studio di architettura fondato dall’artista a New York.
Nel 1992 il Centro Pecci gli dedica un’ampia mostra personale incentrata principalmente su lavori basati “sull’idea della casa” (A. Barzel) che comprendono, oltre a video sculture, proposte per spazi pubblici e all’aperto, come Mobil Linear City (1991), accanto a oggetti d’arredamento “a metà strada tra il vestiario e l’architettura”, come Adjustable Wall Bra (1990-1991), o ispirati a forme organiche come Convertible Clam Shelter (1990). Ad essi Acconci alterna il design freddo di impronta minimalista dei mobili fluorescenti e dei letti incernierati, realizzati con materiali industriali, della serie dei Multi-Bed (1992): cinque installazioni fatte da due o più letti a una piazza collegati tra loro in vario modo, dove il tema dell’esplorazione del corpo si carica di riflessioni critiche a valenza politico-sociale che si estendono al mondo del lusso e dei consumi. “La testata e la pedana di ogni letto sono un telaio zincato; la testata è uno specchio esterno e un riflettore interno, mentre la pedana è uno specchio interno e un riflettore esterno. Il materasso di polistirene espanso è coperto con un nylon grigio pesante, del tipo convenzionalmente utilizzato per valigie o stuoie a tamburo; il materasso è sistemato su una lamiera di metallo espanso e chiodato al telaio del letto.” (Acconci). 

Multi-Bed #1, il primo di questa serie, è un letto per due persone composto da due strutture di ferro e lamiera zincata incrociate e fuse insieme nel mezzo in forma di croce greca, per cui una persona che ipoteticamente occupa un letto, costringe l’altra a giacervi sopra o sotto. 

Modificato nella sua funzione originaria di luogo di riposo e di piacere e dislocato dalla sfera privata della casa nello spazio pubblico del museo, Multi-Bed #1 coinvolge direttamente lo spettatore in una situazione che induce
a riflettere e a sperimentare diverse possibilità di interazione e di comunicazione, evocando comportamenti che oscillano tra l’agonistico e il rituale, dando luogo a situazioni plastiche ambigue ed intriganti potenzialmente cariche di tensione e di violenza. [D.V.] 

Bibliografia
A. Barzel (a cura di), Vito Acconci, catalogo della mostra, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, Giunti, Firenze 1991.
A. Barzel (a cura di), Opere dalla collezione. 1988-1992, catalogo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 1992.
S. Pezzato (a cura di), Collezione permanente, catalogo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 1998. 

S. Paracone, S. Pezzato, A. Sonetti (a cura di), Entr’acte. 

Arte contemporanea nella Toscana industriale, catalogo della mostra, Fondazione Piaggio, Pontedera 1998.



Ferro e lamiera zincata, pannelli in plexiglass specchiante, pannelli riflettori in plexiglass, luci al neon, gommapiuma, nylon, cm 120x216x216