Il monumentale polittico in lamiera di ferro acquisito in seguito alla mostra personale tenuta dall’artista al museo (1989), si presenta come un moderno bassorilievo sprofondato nella dominante oscurità del nero, sul quale si delineano i profili di un cumulo misterioso in primo piano e di un lieve paesaggio montuoso sullo sfondo.
Al centro della composizione emerge una macchia bianca informe che, come un’eco, esalta l’effetto di profondità del nero che la circonda e si insinua al suo interno.
A questo proposito appaiono illuminanti le parole dell’artista: “I lavori sono come delle enormi caverne, orribili, piene di lupi. Bisognerebbe che ogni tanto ognuno di noi vi mettesse le braccia e tirasse fuori quello che c’è, e lo guardasse un po’ per meravigliarsi. Ogni volta che metti il braccio in una caverna ne tiri fuori qualcosa di diverso, non differente da una caverna all’altra, ma differente ogni volta che ritiri fuori il braccio...
Tutte le caverne hanno le stesse cose, sono tutte quante piene di paura, sono luoghi incredibili, sono tutte pienedi questa morte dove c’è la possibilità di reinventare tutto.” (Enzo Cucchi)
La forza attrattiva, quasi magnetica di Senza titolo (montagna) conferisce a quest’opera una presenza che va al di la delle sue dimensioni monumentali, tale da coinvolgere l’osservatore a livello percettivo ed emotivo. [S.P.]
ferro, gesso e gomma
cm 289x640x8