OK,明白了!

MUDAC | MUSEO DELLE ARTI CARRARA

Ruoli di società: musei, comunità, monumenti

Ciclo di conferenze al mudaC | museo delle arti Carrara




2023年04月15日—05月26日

Programma pubblico a cura di Laura Barreca realizzato nell'ambito del progetto "Scolpire il vento" di Francesco Bartoli, vincitore del PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e commissionato dal mudaC. Il programma è in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Carrara e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.

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信息


Leonardo Caffo, Lisa Parola, Cecilia Guida, tra le voci più interessanti della produzione culturale italiana, saranno protagonisti di  tre conferenze rispettivamente il 15 aprile, 13 e 26 maggio 2023 in cui affrontano le questioni relative al ruolo del museo all’interno delle dinamiche di potere sociali, ma anche in rapporto al territorio, le vicende più recenti che hanno indirizzato l'interesse delle istituzioni attraverso l’adozione di processi partecipativi con la comunità, insieme alla revisione storica del concetto di monumento e di opera, come espressione del fallimento di un sistema culturale. Tali riflessioni rappresentano nuove sfide per le istituzioni culturali, e sollecitano l’adozione di un approccio contestuale alla storia dell'arte e del patrimonio culturale, che tenga conto delle diverse prospettive e interpretazioni intervenute nel corso degli ultimi decenni. È un invito ad assumere una posizione critica sul ruolo che i musei esercitano nel contesto della comunità locale e della società nel suo complesso, e per promuovere un modo più inclusivo, partecipativo e democratico alla cultura e alla storia. Educazione, accoglienza delle diversità culturali e dialogo tra istituzioni e comunità ci guidano oggi verso nuove sfide e opportunità. Le ricerche degli ospiti coinvolti offrono uno prezioso punto di osservazione sulle questioni più attuali nel dibattito internazionale.


Il programma include inoltre il workshop dell’artista Francesco Bartoli con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, un’occasione per conoscere l’esperienza del racconto filmico e la relazione col paesaggio vissuta durante i mesi di riprese del film sulle Alpi Apuane attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti.
 
BIOGRAFIE
Leonardo Caffo è professore di Estetica della Moda, dei Media e del Design e di Semiotica dell’Arte alla NABA di Milano, insegna inoltre Estetica alla IULM sempre a Milano. In precedenza ha insegnato Filosofia Teoretica al Politecnico di Torino. Scrive per il «Corriere della Sera», tiene rubriche fisse su «Internazionale», «Lampoon» e «Interni» ed è stato tra i conduttori e autori di Radio 3 RAI; ha lavorato come Curatore alla Triennale di Milano, è stato Filosofo in Residenza per il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea ed è Membro del Comitato di Indirizzo del Museo MAXXI di Roma. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo Costruire Futuri (Bompiani 2020) e Quattro capanne. O della semplicità (nottetempo 2020). Per Einaudi ha pubblicato La vita di ogni giorno (2016), Fragile umanità (2017), Vegan (2018) e Velocità di fuga (2022). Dirige la rivista «Parola», la casa editrice Politi Seganfreddo, e il Master Mater Matuta in Studi Curatoriali per il Mediterraneo presso l’Accademia di Design Abadir in Sicilia. Ha curato decine di mostre, lavorato direttamente a installazioni d’artista e design per musei e gallerie tra cui la serie di ricerca sul concetto di capanne “Cabin-Out”. Ha scritto romanzi e diari al confine tra la letteratura e la filosofia tra cui Il cane e il filosofo (Mondadori 2020), Essere Giovani (Ponte alle Grazie 2021), La montagna di fuoco. Etna la madre (Ponte alle Grazie 2022). Ogni anno, nel mese di maggio, tiene il laboratorio sperimentale “Rethinking Lampedusa” in collaborazione tra la Northeastern University di Boston, il Made Program e la Fondazione Moleskine sull’isola siciliana. Il suo prossimo romanzo in uscita, pubblicato da Fandango, si chiama Due sogni. I suoi lavori sono tradotti e commentati in numerose lingue.
 
Lisa Parola è storica dell’arte, ha curato progetti di arte pubblica, mostre, campagne fotografiche, workshop e conferenze promuovendo la relazione tra arte, territorio e cittadinanza. È socia fon- datrice di a.titolo: un’organizzazione non profit attiva dal 1997 con lo scopo di indagare e sperimentare le potenzialità dell’arte contemporanea nell’ambito della sfera pubblica e sociale. È stata tra i consulenti culturali per la candidatura di Matera Capitale della Cultura 2019. Negli anni ha inoltre collaborato con istituzioni quali la Fondazione Sardi per l’Arte, la Fondazione Merz e l’Università di Torino. Nel 2022 ha pubblicato Giù i monumenti? Una questione aperta (Einaudi).
                                                                       
Cecilia Guida. Curatrice, critica d’arte, docente all’Accademia di Belle Arti-Brera, Milano. PhD, si occupa delle relazioni tra pratiche artistiche pubbliche e partecipative, pedagogie radicali e spazio pubblico contemporaneo. È stata la responsabile del public program del progetto di arte pubblica “ArtLine Milano” (2018-2021) e la direttrice e curatrice del programma di residenza internazionale “UNIDEE” della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte di Biella (2014-2017). Ha curato l’edizione italiana di Inferni Artificiali. La politica della spettatorialità nell’arte partecipativa di Claire Bishop (2015). Tra le sue pubblicazioni: Spatial Practices. Funzione pubblica e politica dell’arte nella società delle reti (2012; ed. spagnola 2021), con L. Salas ed E. González, (d)estructura. Viajes por Cuba/Cartografía Social (2018), con L. Balbi e A. fito Rodríguez, Muntadas. Interconnections, interconnessioni, interconexiones (2019) e, con R. Pinto, Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell’arte pubblica (2022). Collabora con il sito antinomie.it.
 
Francesco Bartoli si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove segue i corsi dell’artista Luciano Fabro. Nella sua ricerca artistica fonde il disegno con altre discipline artistiche come il frottage (stampa diretta su carta), il video, l’animazione e la performance. Nel corso dei 15 anni trascorsi allestero, sviluppa molti progetti interdisciplinari, tra cui vale la pena menzionare la collaborazione con il Museo Nazionale di Scultura di Valladolid (Spagna) e il Museo d’Arte Romana di Mérida (Spagna) con l’istallazione - film in16mm. a colori “Una Forma in Comune” e la partecipazione al progetto della 54o Biennale di Venezia “Padiglione Italia nel Mondo” con l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (Spagna). Tra i riconoscimenti il premio Aiuti all’Arte Contemporanea (2010) del Ministero della Cultura spagnolo e le selezioni ai festival internazionali di documentari e fotografia PhotoEspaña 2010 e Documenta Madrid 2011. Regista e produttore del progetto In Search For Nothing (2016), docufilm con migranti minori non accompagnati. Tra i suoi ultimi progetti internazionali, la mostra personale Scolpire la memoria I Dìnamo Gallery Esap Porto (2021) e ITALIAN COUNCIL X (2021) con il progetto Ecos: la memoria degli ultimi Indios Charrúas dell’Uruguay, in collaborazione con EAC - Centro de Arte Contemporaneo di Montevideo e Viafarini, Milano.
 

地点
mudaC | museo delle arti Carrara

Via Canal del Rio, 3A, 54033 Carrara MS

 

BIGLIETTI

 

Tutti gli incontri sono gratuiti e fino ad esaurimento posti delle sedi coinvolte.
 
CALENDARIO


sabato 15 aprile – ore 18.00, Palazzo Binelli, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Leonardo Caffo, “Il dispositivo museale come sistema di sorveglianza”

Sulla base dell’analisi del potere di sorveglianza, pastorale, penale, politica del sistema dominante discusso da Michel Foucault, il filosofo affronta come tale condizione si articoli come fondamento sulla questione dell’esposizione di ciò che è giusto, degno, corretto e che ha il suo culmine nel dispositivo museale moderno. Le opere d’arte contemporanee, usate come oggetti dal sistema, ma anche gli umani costantemente musealizzati come i carcerati, gli imputati, le donne discriminate, i migranti, i seviziati e perseguitati.
 
sabato 13 maggio – ore 18.00, Aula Magna Accademia di Belle Arti di Carrara
Lisa Parola, “Il retro dei monumenti”

Mentre state leggendo queste righe, molto probabilmente nel mondo, in uno spazio pubblico di qualche città, si sta iniziando a pensare di rimuovere una statua dal suo piedistallo. Un’azione che a volte avviene in modo improvviso con un atto di violenza, altre volte dopo una lunga riflessione e solo con l’assenso di una qualche istituzione pubblica. Ovunque e comunque avvenga, è evidente che da tempo qualcosa si sta muovendo intorno alle statue ma ancora di piú intorno al loro significato e all’idea stessa di monumentalità.
 
venerdì 26 maggio, ore 18.00, Sala di Rappresentanza, Comune di Carrara
Cecilia Guida, “Le possibilità relazionali dell'arte pubblica”

L'intervento affronta i tanti modi di intervenire negli spazi pubblici, reimmaginandoli esteticamente, e di usare l'arte come occasione per dare voce alle tante accezioni che le parole "arte" e "spazio pubblico" possono assumere oggi. Nel corso della conferenza verrà tracciato un quadro sintetico ma al contempo indicativo di come l’arte viene intesa nella sua funzione politica e partecipativa, in grado di attivare esperienze condivise con comunità specifiche.
 
17,18,19 maggio, Francesco Bartoli, workshop, Accademia di Belle Arti di Carrara
Il laboratorio artistico diretto agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, affronta l’eterno dibattito sulla la relazione tra arti visive e cinema, artista e mezzo cinematografico. Una commistione accertata che ha reso possibile un altro cinema, quasi una storia all'interno della storia e un formato nel formato, nato agli albori della settima arte e sviluppatosi grazie a moltissimi artisti contemporanei. Il lavoro laboratoriale sarà costruito sulle dinamiche di relazione tra spettatore e opera e nasce da una domanda chiave per la comprensione di un lavoro filmico: “quali sono i limiti del formato di proiezione cinematografica e in che momento si inserisce l’azione-sguardo dello spettatore nell’opera?”