Extended wood percussion solo
L’idea di un concerto per sole percussioni di legno è frutto di una pratica per me tanto consueta quanto necessaria, ovvero stabilire, per ogni nuovo progetto, un preciso punto di osservazione del vasto cosmo della musica scritta per percussioni, per poi disegnare una cornice, intuire una prospettiva e di conseguenza delimitare un ambiente sonoro coerente e comunicativo.
Per un interprete non-autore della propria musica come me, questa fase rappresenta il momento di maggior libertà creativa, dove ogni aspetto del mio e altrui lavoro può essere ripensato e messo diversamente in luce. Rispetto a metalli e pelli, il regno degli strumenti lignei è il meno generoso in termini di risonanza, versatilità timbrica e risposta alla sollecitazione. Nonostante ciò, alcuni strumenti lignei hanno guadagnato un’identità forte e un impiego consolidato all’interno di numerose tradizioni musicali. Il patrimonio culturale che li riguarda è consistente e la loro riunione in questo progetto ne fa strumento di dialogo attraverso linguaggi del presente e del passato, fra voci e sensibilità apparentemente distanti.
Extended Wood Percussion Solo è infatti un contenitore assai mobile ed eterogeneo, alimentato prima di tutto dalla collaborazione con maestri falegnami – preziosi artigiani divenuti liutai per l’occasione – e con compositori interessati a calare il proprio immaginario musicale in un contesto non abituale, dato il limite da me posto alla strumentazione. Vi è dunque spazio tanto per l’ investigazione a tutto tondo delle proprietà sonore dei materiali, quanto per la creazione d’installazioni e strumenti prima inesistenti. Non manca infine un’approfondita ricerca tra le composizioni per marimba sola: da un nutrito corpus ho selezionato opere che per originalità di scrittura mirassero a esplorare il potenziale acustico dello strumento, con risultati non convenzionali e in qualche caso inattesi. Talora la marimba è “espansa” tramite strumenti accessori, anch’essi lignei in prevalenza, talaltra è imposta un’economia di mezzi da una circoscrizione del perimetro d’azione.”
L’insieme strumentale raccolto ha definito perciò i confini di un universo ligneo dove convivono, mettendosi in luce tra loro, voci ed estetiche apparentemente distanti.
Simone Beneventi
Percussionista dedito allo studio e alla diffusione della Nuova Musica, si è esibito come solista in festival quali: Autumn Warsaw, Aperto di Reggio Emilia, la Biennale di Venezia, Gaida di Vilnius, Huddersfield Contemporary Music Festival, Impuls Graz, London Ear Festival, L’Arsenale di Treviso, L’Espace sonore di Basilea, Manca di Nizza, Milano Musica, Zagreb Biennale.
E’ ospite in diversi ensemble internazionali quali Klangforum Wien, mdi ensemble, Neue Vocalsolisten, Phace, Prometeo, Repertorio zero, esibendosi in festival quali Acht brücken musik für Köln, Ars Musica in Bruxelles, Berlino Ultrashall, Donaueshinger Musiktage, Harvard University, Luzerne Festival, MiTo, Parco della Musica di Roma, Ravenna Festival, Salzburg Festspiele, Teatro Colon de Buenos Aires, Tohnalle in Zurich, Traiettorie, Wien Modern.
Ha collaborato con compositori quali Giorgio Battistelli, Pierluigi Billone, Hugues Dufourt, Ivan Fedele, Beat Furrer, Helmut Lachenmann, Peter Maxwell Davies, Fausto Romitelli e Salvatore Sciarrino, e ha realizzato progetti con artisti quali IanniX, John Malkovich, Matmos, Ennio Morricone, Sainkho Namtchylak.
Ha commissionato per i proprio progetti opere a compositori quali Andrea Agostini, Silvia Borzelli, Gabriele Manca, Vittorio Montalti, Filippo Perocco, Johan Svensson, Stefano Trevisi, spesso lavorando su soluzioni strumentali inedite, contribuendo così ad arricchire il repertorio per percussioni.
Ha suonato con le principali orchestre lirico-sinfoniche italiane quali: Filarmonica della Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, la Fenice di Venezia, l’Opera di Roma e l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado.
Ha inciso per Aeon, Kairos, Neos, Raitrade, Stradivarius, Wergo e sue esibizioni sono state trasmesse da Deutschlandfunk, HRT Croazia, ORF Austria, Rai-Radio3.
Alla carriera d'interprete affianca sia un'attività di ricerca, realizzando edizioni musicali per percussioni (nel 2012 Casa Ricordi pubblica la sua ricostruzione dell’opera inedita Golfi d’ombra di Fausto Romitelli), che di divulgazione, tenendo masterclass e conferenze/concerto (Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, Hochschule für Musik di Basilea, Università di Strasburgo).
Nel 2011 con RepertorioZero ha ricevuto il premio “Leone d’ argento” alla Biennale di Venezia. Attualmente ricopre il ruolo di docente di percussioni nel Conservatorio “Canepa” di Sassari.
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Quando
venerdì 21 luglio, ore 21.30
Prezzo
gratuito