Colorescenze on the road
Giulia Cenci vive vicino Cortona. Il suo studio attuale si trova nelle ex stalle dell’azienda agricola di famiglia, uno spazio che ha trasformato in un laboratorio e luogo di ricerca artistica. In occasione di Colorescenze on the Road, Cenci ha deciso di aprire le porte di questo luogo speciale al pubblico.
Dopo alcuni anni all’estero, Giulia Cenci è tornata ad abitare nelle campagne vicino Cortona. Il suo studio è adesso collocato nelle ex stalle dell’azienda agricola di famiglia. Per Colorescenze on the Road Cenci ha deciso di aprire le porte di questo particolare luogo al pubblico, permettendo uno sguardo ravvicinato sulle modalità del suo fare scultura.
giovedì 18 luglio 2024 | h. 15.00
Posti limitati, è necessaria la prenotazione
(L'indirizzo della location verrà comunicato dopo l'iscrizione)
Giulia Cenci (Cortona, 1988) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, (2007-2012), ha ricevuto un Master in Fine Arts alla St. Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam, NL (2015-2017). L’artista vive e lavora tra Amsterdam e Cortona.
Nel suo processo di osservazione Giulia Cenci seleziona elementi e dettagli irrilevanti di oggetti industriali e del nostro quotidiano, capaci d’esprimere vulnerabilità, promesse e fallimenti dell’attività umana.
Le conseguenze del nostro passato (più o meno recente), la struttura della società con le sue complesse regole ed infrastrutture, le condizioni del sé in una contemporaneità definita da una cultura globalizzata che esprime se stessa attraverso prodotti ed avatar, suggeriscono all’artista vedute di ipotetici habitat dove prodotti e scarti di massa si mescolano ed interagiscono con le stesse materie da cui vengono raffinati. In questi paesaggi saturi appaiono spesso figure costituite e formate attraverso frammenti di prototipi animali ed umani. Organizzate in gruppi seriali o isolate in cerca di una più definita soggettività, le figure costituiscono con le strutture circostanti ambienti in cui risulta difficile definire un ordine gerarchico logico. Concetti di appartenenza ad una specie o genere vengono spessi messi in dubbio, nel tentativo di spodestare una reale forma di dominanza di un gruppo o singolo rispetto ad un altro.
In queste complesse installazioni oggetti e sculture mostrano delle duplicità: sia un’appartenenza a forme e disegni conosciuti e ripetuti nel nostro presente che una dichiarata manualità la quale li ha scavati, modellati, ridotti all'osso o pietrificati. Ma entrambe queste caratteristiche si combattono all'interno dei singoli oggetti, divenendo qualità incomplete, mal riuscite e trasformando gli oggetti in volumi ibridi e fortemente impuri, nei quali emergono le conseguenze di un’esasperazione delle azioni scultoree (manuali e meccaniche), dei gesti e delle cose che costituiscono il nostro immaginario: sono la tecnica e la tecnologia, la ripetizione, l’accumulazione, la somiglianza, la natura, la rappresentazione e l’idea di riproduzione.
In copertina: Giulia Cenci, progresso scorsoio, 2021 metallo, componenti macchinari agricoli, di auto, moto. Courtesy l’artista. ©photo Ela Bialkowska OKNO studio
In parallelo alla mostra Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, mostra collettiva interamente dedicata ad artiste attive sul territorio regionale, in programma al Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci fino al 24 novembre 2024, il museo propone Colorescenze on the Road, un programma di attività che arricchisce la mostra attraverso un’esperienza dell’arte e della Toscana inedita, fuori dal luogo deputato del museo.
Posti limitati, è necessaria la prenotazione