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Mario Rizzi. بيت Bayt | Shortcuts

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Mario Rizzi.​ بیت ​BAYT

a cura di Cristiana Perrella

15.03.2020 — 08.11.2019

 

"بيت Bayt/Casa" è la prima mostra retrospettiva sul lavoro del filmmaker Mario Rizzi in un museo pubblico in Italia. La mostra prende il nome dalla omonima trilogia "Bayt" (“casa” in arabo), iniziata con Al Intithar (L’Attesa, 2013), proseguita con Kauther (2014) e conclusa con The Little Lantern, realizzato per l’occasione grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell'ambito del progetto Italian Council (IV edizione, 2018), in collaborazione con Van Abbemuseum, Eindhoven (NL); Salt, Istanbul (TR) e Helsinki Art Museum, Helsinki (FI). L'opera sarà acquisita in modo permanente nella collezione del Centro Pecci. L’intera trilogia contribuisce a dare una visione sensibile, profonda e complessa di temi quali l’identità femminile nel mondo arabo, il concetto di casa e di sradicamento, le spinte tra innovazione e conservazione che hanno percorso e percorrono il Mediterraneo. Ultimo film della trilogia che ha per protagoniste tre donne da Siria, Tunisia e Libano," The Little Lantern" racconta la storia di Anni Kanafani, una testimonianza dell'energia e dell'utopia di una donna danese, oggi 83enne. La storia di Kanafani inizia negli anni sessanta quando, per amore di un importante scrittore, poeta e attivista palestinese, Ghassan Kanafani, decide di trasferirsi nei campi profughi del Libano. Dopo la morte del marito, ucciso in un attentato insieme alla nipote Lamis, Anni Kanafani ne ha proseguito il sogno di giustizia e integrazione. Il film di Mario Rizzi prende il titolo da una fiaba che Ghassan Kanafani aveva scritto per la nipote, appunto The Little Lantern, che racconta attraverso una metafora la creazione di una democrazia dal basso, per una “primavera palestinese” che superi le barriere dei campi profughi e dell'indifferenza attraverso la non-violenza, il dialogo e la cultura. La mostra retrospettiva, che presenta altri film di Mario Rizzi oltre alla trilogia, si inserisce nell'attenzione del Centro Pecci per temi e pratiche artistiche in grado di cogliere l'attuale momento storico nella sua complessità, offrendo una voce critica che possa aiutare a interpretare le dinamiche socio-culturali globali di oggi, a partire da quelle che attraversano la stessa città di Prato. La mostra è accompagnata da un catalogo che documenta e analizza criticamente "Bayt", inserendolo nel quadro più ampio del percorso artistico di Mario Rizzi.

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Dalla Caverna alla Luna

Due percorsi espositivi, articolati fra l'ala grande del nuovo e metà del vecchio edificio museale, suddivisi in otto sezioni collegate dialogicamente con spettacolari evidenze, attraverso relazioni inedite e raffronti originali fra le opere che inglobano oppure evitano di volta in volta combinazioni filologiche per generi artistici, gruppi stilistici o cronologia storica, raccontano una prima parte del patrimonio d'arte contemporanea raccolto negli ultimi tre decenni dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, finalmente presentata al pubblico. Il pubblico potrà entrare dentro la collezione del Centro Pecci per farsi stimolare dall'incontro con le opere o lasciarsi coinvolgere dalle combinazioni proposte, in una visita d'arte ricca di suggestioni e rivelazioni. L'esposizione si sviluppa fra il tempo ancestrale evocato dalla leggendaria Caverna dell'antimateria di Pinot Gallizio e lo spazio cosmico anticipato dalla Luna di Fabio Mauri, passando per la proliferazione energetica emersa ne La spirale appare di Mario Merz, l'habitat futuribile della Supersuperficie immaginata dal Superstudio, l'integrazione fra arte e architettura sperimentata nell'Intercamera plastica di Paolo Scheggi.

 

Artisti: Vito Acconci, Vahram Aghasyan, Archizoom Associati, Marco Bagnoli, Pier Paolo Calzolari, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Marcos Chaves, Giuseppe Chiari, Fabrizio Corneli, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Ulan Djaparov, VALIE EXPORT, Jan Fabre, Factory of Found Clothes, Sylvie Fleury, Michael Fliri, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Rainer Ganahl, Marco Gastini, Nan Goldin, Franco Grignani, Pietro Grossi, Shirazeh Houshiary, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Dani Karavan, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Sol LeWitt, Francesco Lo Savio, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Mario Merz, Robert Morris, Maria Mulas, Ugo Mulas, Bruno Munari, Marco Neri, Lamberto Pignotti, Michelangelo Pistoletto, Chris Sacker, Remo Salvadori, Paolo Scheggi, Julian Schnabel, Keith Sonnier, Esther Stocker, Superstudio, David Tremlett, UFO, JCJ Vanderheyden, Luigi Veronesi, Massimo Vitali, Andy Warhol, Erwin Wurm, Gilberto Zorio. Progetti speciali di Carlos Garaicoa, Henrique Oliveira (from the exhibition The End of the World) Curatore della mostra: Stefano Pezzato


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EXHIBITIONS
November 08, 2019—March 15, 2020
Mario Rizzi. بيت Bayt

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