Biella, 1933. Vive e lavora a Biella
Protagonista del movimento dell’Arte Povera, riconosciuto a livello internazionale tra le figure di maggiore rilievo nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea, Michelangelo Pistoletto è stato premiato con il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2003.
L’elaborazione dei “quadri specchianti” da parte di Michelangelo Pistoletto risale agli inizi degli anni Sessanta quando, al fondo nero lucido riflettente che caratterizzava le serie di sperimentazioni pittoriche intorno al proprio autoritratto, in particolare quella intitolata Il Presente (1961), l’artista sostituisce una lastra di acciaio inox lucidata a specchio. Esposti per la prima volta nell’aprile del 1963 in occasione di una mostra personale alla galleria Galatea di Torino, i “quadri specchianti” riportano sulla loro superficie silhouettes di oggetti e di persone riprodotte fotograficamente in scala reale, decontestualizzate e isolate dal fondo neutro attraverso un procedimento realizzato inizialmente con l’applicazione di inserti di carta velina dipinta a cui subentra, a partire dal 1971, un procedimento di riporto serigrafico.
Collocati ad altezza del pavimento come soglie che dilatano lo spazio reale, mettendolo in comunicazione con quello della rappresentazione, i “quadri specchianti” costituiscono dei veri e propri dispositivi spazio-temporali che si attivano al momento dell’incontro tra l’immagine data della fotografia e quelle momentaneamente accolte dal fondo. In questa prospettiva, in cui opera e spettatore “si riguardano” innescando un cortocircuito tra arte e vita, la rappresentazione varca i confini tradizionali della pittura rivoluzionando il concetto di quadro ed assumendo quelle prerogative da cui, tra il 1968 e il 1970, Pistoletto svilupperà anche l’esperienza collettiva del gruppo Lo Zoo.