(Pittsburgh, Pennsylvania, 1928 - New York, 1987)
Elevato al ruolo di celebrità artistica stravagante e trasgressiva, negli anni Sessanta del XX secolo Warhol aveva ribattezzato il suo studio a New York The Factory - la fabbrica - rendendolo un luogo di grido e una fucina per libere creatività nell'ambito della cultura Pop, dalla fotografia al cinema, dalla musica all'editoria. In quegli anni ha fatto della normalità la propria filosofia di vita e la fonte principale delle immagini quotidiane, di consumo o di costume riprodotte serialmente nelle sue opere, svuotate di significato e caricate di valore estetico, visivo e comunicativo. Affascinato dai prodotti di mercato e influenzato dai massmedia, ha trasformato l'arte in forma commerciale e in attività mediatica.