Romanistan
08.11.2019 — 15.03.2020
a cura di Cristiana Perrella e Elena Magini
Romanistan, progetto vincitore della quarta edizione dell’Italian Council (2018), è il racconto del viaggio compiuto da Luca Vitone (Genova, 1964) per ripercorrere a ritroso, da Bologna a Chandigarh, il cammino di Rom e Sinti dall'India nord occidentale fino all’Italia. Sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo, l’artista approfondisce un interesse, quello per la cultura romaní, che è stato presente nel suo lavoro fin dagli anni Novanta. La sua prima mostra legata al tema, Der unbestimmte Ort (Il luogo imprecisato), tenutasi nel 1994 alla Galleria Christian Nagel di Colonia in collaborazione con la comunità Rom della città, costruiva situazioni d’incontro che davano vita a relazioni vitali e condivise tra diversi gruppi sociali. Il racconto dell’itinerario migratorio Rom e del nomadismo, dell’emarginazione e segregazione subita nei secoli, diviene strumento per una riflessione più ampia sull’idea di luogo e viaggio, di comunità, di tradizione, del perpetuarsi di cliché e stigma sociali. Il titolo Romanistan, deriva dalle parole di Manush Romanov, rappresentante Rom proveniente dalla Bulgaria, il quale immaginò la possibilità di dar vita ad un paese Rom. Per Vitone invece il popolo Rom, grazie al suo vivere senza patria, senza esercito e senza confini, rappresenta un ideale moderno e transnazionale di popolo, che assume quasi una possibilità precorritrice, anche alla luce anche delle attuali migrazioni di massa che stanno sconvolgendo gli equilibri socio-politici del pianeta.
Il viaggio alla base del progetto di Romanistan, durato sei settimane, ha preso avvio dalla città di Bologna, dove per la prima volta nel 1422 la presenza di persone Rom è stata ufficialmente documentata, e si è concluso nella città di Chandigarh in India, passando per Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Macedonia, Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Pakistan. A distanza di 25 anni dalla seminale mostra presso la galleria tedesca e a 42 anni da un viaggio compiuto con i genitori in macchina da Genova al Golfo Persico, Luca Vitone compie un tragitto epico e grandioso in cui ancora una volta memorie personali si connettono alla Storia. Il viaggio di ritorno alle origini del popolo Rom è di fatto rappresentato con lo sguardo esterno di chi non ne condivide cultura e tradizioni, ma allo stesso tempo con la volontà di non raccontare gli stereotipi di marginalità e povertà a cui i Rom sono comunemente associati, concentrandosi sulla rappresentazione della borghesia intellettuale attraverso l’incontro con personalità della politica, attivisti sociali, accademici. Romanistan è un progetto multiforme composto da un film, una serie fotografica e un libro d’artista, originatosi a partire da un canovaccio di viaggio aperto alla casualità delle esperienze e degli incontri. Il percorso in mostra ne restituisce il carattere stratificato e nutrito di rimandi, attraverso la connessione di lavori specificatamente pensati per l’occasione assieme a lavori storici nella produzione dell’artista.