a cura di Camilla Mozzato
19 aprile—25 agosto 2019
Courtesy l’artista e kurimanzutto, Città del Messico
Tomorrow Is the Question è la prima personale in un museo italiano di Rirkrit Tiravanija (Buenos Aires, 1961), uno degli artisti più influenti della sua generazione, noto internazionalmente per opere che portano la vita reale dentro gli spazi dell’arte, completandosi con l’intervento attivo del pubblico e infrangendo ogni barriera tra oggetto e spettatore. La mostra al Centro Pecci riunisce tre progetti dell’artista intorno all’idea di futuro e alla necessità di interrogarsi sul destino del nostro pianeta e dell’umanità.
Per la mostra Rirkrit Tiravanija riempie la Sala Bianca del museo con otto tavoli da ping pong su cui campeggia la scritta “domani è la questione”: un invito per il pubblico a diventare parte attiva della mostra e a mettere le relazioni umane, lo scambio e la partecipazione al centro della “questione sul futuro”. Il secondo progetto è una fotografia di un gruppo di persone disposto a formare un grande punto interrogativo nella Piazza delle Carceri di Prato. Completa l’intervento di Tiravanija a Prato Fear Eats the Soul, la grande bandiera che sventola davanti all’entrata del museo. L'opera può essere considerata un’enunciazione programmatica valida per tutto il lavoro dell'artista: un atto di fede sulle relazioni umane, l’accoglienza e la vicinanza all’altro come valori che danno senso alla nostra vita e al nostro futuro.
a cura di Camilla Mozzato
19 aprile—25 agosto 2019
Courtesy l’artista e kurimanzutto, Città del Messico
Tomorrow Is the Question è la prima personale in un museo italiano di Rirkrit Tiravanija (Buenos Aires, 1961), uno degli artisti più influenti della sua generazione, noto internazionalmente per opere che portano la vita reale dentro gli spazi dell’arte, completandosi con l’intervento attivo del pubblico e infrangendo ogni barriera tra oggetto e spettatore. La mostra al Centro Pecci riunisce tre progetti dell’artista intorno all’idea di futuro e alla necessità di interrogarsi sul destino del nostro pianeta e dell’umanità.
Per la mostra Rirkrit Tiravanija riempie la Sala Bianca del museo con otto tavoli da ping pong su cui campeggia la scritta “domani è la questione”: un invito per il pubblico a diventare parte attiva della mostra e a mettere le relazioni umane, lo scambio e la partecipazione al centro della “questione sul futuro”. Il secondo progetto è una fotografia di un gruppo di persone disposto a formare un grande punto interrogativo nella Piazza delle Carceri di Prato. Completa l’intervento di Tiravanija a Prato Fear Eats the Soul, la grande bandiera che sventola davanti all’entrata del museo. L'opera può essere considerata un’enunciazione programmatica valida per tutto il lavoro dell'artista: un atto di fede sulle relazioni umane, l’accoglienza e la vicinanza all’altro come valori che danno senso alla nostra vita e al nostro futuro.