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QUASAR, LAMPI PROFONDI DA CASERMARCHEOLOGICA

 

Grazie al Bando Toscanaincontemporanea2020, promosso dal Centro Pecci di Prato e Regione Toscana, Casermarcheologica a Sansepolcro e cheFare, Agenzia per la trasformazione culturale, hanno curato il progetto QUASAR, LAMPI PROFONDI DA CASERMARCHEOLOGICA, un ciclo in tre momenti di residenze per la scrittrice romana Eleonora Marangoni e la fotografa fiorentina Silvia Noferi.

 

Il racconto dei nuovi centri culturali, delle loro attività, dei loro obiettivi non è soltanto un modo per rimanere in contatto con il pubblico — si tratta di uno strumento importantissimo per costruire un immaginario all’interno del quale calare il nuovo centro culturale, il suo ruolo nel territorio e il senso dell’interazione con i suoi stakeholder.

 

CONTESTO
CasermArcheologica è un nuovo centro culturale che si trova a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, ed è il primo spazio permanente per l’arte contemporanea in Valtiberina, nato da un processo di rigenerazione urbana dell’ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, coinvolgendo studenti, cittadini, professionisti, imprenditori, istituzioni e fondazioni.
Durante tutto l’anno si svolgono mostre, residenze, laboratori con artisti e curatori da tutta Italia. Lo spazio è stato selezionato alle Biennale di Venezia 2018 ed è tra i casi studi di “Città come Cultura” del MAXXI di Roma.

 

CasermArcheologica in collaborazione con cheFare, ha partecipato al bando Toscanaincontemporanea 2020 promosso dal Centro Pecci e dalla Regione Toscana. cheFare, seguendo le orme di BAGLIORE - stagione di residenze artistiche per scrivere una nuova biografia culturale dell’Italia - ha affincato CasermArcheologica per potenziare e consolidare le proprie competenze di storytelling digitale, per fare un salto di qualità e posizionarsi definitivamente nell’immaginario del territorio e nella rete nazionale dei nuovi centri culturali.

 

Il progetto QUASAR, LAMPI PROFONDI DA CASERMARCHEOLOGICA ha realizzato 3 periodi di residenze, a partire da Settembre 2021, per l’autrice Eleonora Marangoni e la fotografa Silvia Noferi che hanno vissuto e raccontato la vita del nuovo centro culturale CasermArcheologica attraverso un reportage sia narrativo che fotografico e artistico.

 

Nelle tre tappe di residenza, l’autrice e la fotografa hanno raccolto materiale sul rapporto tra lo spazio, il territorio, le persone e le pratiche culturali che avvengono all’interno di CasermArcheologica. Queste testimonianze sono diventate parte di un percorso di digital storytelling pubblicato sui canali del capofila CasermArcheologica, e sul magazine di cheFare. 

 

Le artiste in questi tre mesi si sono soffermate prima di tutto sulla produzione culturale di CasermArcheologica e con il passare delle settimane hanno iniziato ad osservare più da vicino come vengono attivati processi di coesione sociale su scala locale e inter-regionale, anche grazie ad una serie interviste fatte ai protagonisti della comunità  locale, gli studenti, le persone che hanno frequentato i laboratori, i visitatori delle mostre.

QUASAR è partito a settembre con l’obiettivo di raccontare e potenziare i nodi della produzione culturale partendo dallo spazio di Sansepolcro, visto come principale touchpoint comunitario della zona della valtiberina.
Le artiste sono poi tornate a ottobre e infine a Novembre, hanno dunque vissuto un primo periodo a settembre con i tanti cittadini che hanno collaborato alla costruzione dell’opera dell'artista francese Olivier Grossetête.
Poi a ottobre, a gruppi più esigui, Matteo Lucca ha condotto i laboratori per la realizzazione dei calchi in pane delle mani dei partecipanti.
Infine, pochi giorni prima che fosse annunciata la zona rossa, le artiste si sono immerse negli ambienti vuoti di Caserma, nei suoi silenzi, respirando l’atmosfera delle sue sale in cui è tuttora allestita la mostra Il diritto al silenzio, dedicata ai saggi di James Hillman tratti dal libro La politica della bellezza.
Ogni articolo è stato oggetto di numerosi post sui social network e moltissime sono state le condivisioni che stanno continuando tutt’ora.

 

Emerge un racconto della produzione culturale e artistica di CasermArcheologica e di come vengono attivati i diversi processi di partecipazione; le artiste si sono immerse nelle sale e nell’atmosfera della Ex Caserma e hanno conosciuto i protagonisti della comunità locale, comprendendo aspetti rilevanti dell’impatto che il processo di rigenerazione a base culturale di CasermArcheologica ha sul contesto in cui si inserisce.

Il progetto si è concluso il 27 Novembre 2020, con un incontro on line alle ore 17.30 aperto al pubblico per raccontare gli esiti del percorso e a cui hanno partecipato Roberto Ferrari per Regione Toscana, Mario Pagano per Centro Pecci, l’Assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro e 57 persone, collegate dall’Italia e dall’estero.
Insieme agli ospiti si è potuto riflettere sulla narrazione dei nuovi centri culturali e sull’immaginario pubblico che sta maturando intorno ad essi.

 

Ci teniamo a evidenziare che questo progetto, svoltosi in questo periodo di chiusura imposta dei centri culturali è stato particolarmente significativo perché contribuisce a mantenere vivo il desiderio, la necessità di luoghi per la cultura e per le comunità.

 

Alcuni degli articoli pubblicati:

 

 

 

 

Sito web del progetto: 

www.casermarcheologica.it