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<p><em>Superstudio, Istogrammi d'architettura</em>, 1969 (2000). Collezione del Centro Pecci di Prato</p>

<p>Opera acquisita grazie al contributo dei soci fondatori del museo.</p>

<p>Foto: OKNOstudio</p>

artista
titolo
anno

Superstudio
Istogrammi d'architettura
1969—2000



Descrizione opera
Dati tecnici

Il collettivo fiorentino dei Superstudio, tra i principali esponenti dell'Architettura Radicale, tra il '68 e il '69 inizia ad interessarsi di trasposizioni e metamorfosi: l'architettura cessava di essere uno "specifico" , perdeva i suoi connotati di "scala" per diventare una progettazione astratta di entità platoniche, neutrali e disponibili. "Preparammo un catalogo di diagrammi tridimensionali non continui, un catalogo di istogrammi di architettura con riferimento ad un reticolo trasportabile in aree o scale diverse per l'edificazione di una natura serena e immobile in cui finalmente riconoscersi." (Superstudio, 1969).

Dal catalogo degli istogrammi, chiamati anche "Le Tombe degli Architetti", sono stati in seguito sviluppati oggetti, mobili, environment e architetture.

 

L'acquisizione dei 27 elementi che compongono l'installazione Istogrammi d'architettura è stata possibile grazie al contributo di uno dei soci fondatori e va a incrementare la sezione della collezione del museo dedicata all’architettura radicale, che è una delle raccolte pubbliche più ricche su questo tema.



legno tamburato, placcato in laminato bianco e serigrafato a quadretti neri - elementi vari, installazione ambientale

vedi anche