La rivisitazione fotografica del ritratto pittorico dello "zio Rudi" (originale del 1965) rivela una inclinazione di Richter verso la ricerca di"elementi alienanti nella normalità quotidiana", come il ricordo e la morte suggeriti dall' effetto di sfocatura oltreché dal soggetto del quadro: il grigio dipinto"fotografico" di metà anni Sessanta ritorna in questa edizione allo stato originario di immagine fotografica, impressa nella memoria come l'implicazione familiare con il nazismo.
Cibachrome, n. 1/80
Edizione speciale per il Centro Pecci
Da un dipinto a olio del 1965