(Gbr, 2018; 111'; vers.orig.sott) di Ian Bonhôte, Peter Ettedgui
Cresciuto nell'East London, Alexander McQueen era un semplice ragazzo della working class inglese, senza doti né prospettive. Ma nel suo intimo, 'Lee' ha sempre saputo di non essere come gli altri. Per anni ha coltivato demoni interiori, dalle sembianze eleganti e spaventose. E soltanto controllandoli, forse, è riuscito a diventare uno dei più iconici artisti del nostro secolo. Come ha fatto questo punk ribelle a conquistare l'alta moda parigina? E perché, al picco della sua fama, ha deciso di mettervi un punto? Riflettendo sulla savage beauty e la dirompente vivacità del suo design, i registi evocano una figura opaca, tra tortura e ispirazione, per celebrare un genio radicale e ipnotico e la profonda influenza che ha avuto sulla sua epoca.
" Alexander McQueen non era solo un designer straordinario di abiti dall'insuperabile sartorialità ma era anche conosciuto come uno showman per la sua capacità di raccontare le storie attraverso la moda. Riusciva a portare in passerella il teatro e lanciava potenti messaggi dando un nome provocatorio a ogni sua sfilata/performance. Alexander McQueen è stato a tutti gli effetti l'inventore del fashion show, come lo intendiamo oggi. Ecco le sfilate memorabili della sua carriera.
Nel 1998, per la sua Tredicesima sfilata (No13), McQueen porta in scena la robotica trasformando la top model Shalom Harlow in una tela umana, con dei bracci meccanici che 'sparano' getti di colore sull'abito di tulle bianco.
Nella sfilata Voss, nel 2000, fa sedere il pubblico attorno a un cubo specchiato. Lo show inizia volutamente in ritardo di due ore, costringendo le persone a riflettersi nello specchio, creando imbarazzo. Il cubo rappresenta una stanza da ospedale psichiatrico dove le modelle/pazienti, avvolte in abiti da favola, sbattono contro i vetri impazzite.
Nel 2002 porta in passerella dei lupi in una location molto particolare: nelle segrete della Conciergerie, dove Maria Antonietta visse gli ultimi mesi della sua vita in prigione, il palazzo di Giustizia a Parigi.
Nel 2003 nella sfilata Deliverance viene eletto il più grande artista della moda quando ingaggia il coreografo Michael Clark e manda in passerella le sue modelle, con abiti corsetto, trasformandole in ballerine professioniste che riproducono una scena del film Non si uccidono così anche i cavalli?. Da allora decine di stilisti hanno tratto ispirazione da quella sfilata.
Nel 2004 in It’s Only A Game ricrea una partita di scacchi dove le top model diventano pedine della scacchiera.
Nel 2006 viene pubblicata dal Daily Mirror una foto di Kate Moss e il suo fidanzato di allora, Pete Doherty, mentre sniffano cocaina. Da quel momento la top model viene allontanata dal mondo della moda. Solo Alexander McQueen molto vicino a Kate, utilizza il suo ologramma facendola partecipare virtualmente alla sua sfilata. E in breve Kate Moss viene 'riabilitata' e ritorna protagonista a tutti gli effetti.
Nella sfilata del 2007 rende omaggio all'amica scomparsa Isabella Blow, modella e icona della moda che ha contribuito a lanciarlo, portando in passerella Pegaso un enorme cavallo alato che illumina tutta la platea.
La sua ultima sfilata dal nome Plato’s Atlantis, nell'ottobre del 2009, è un trionfo: McQueen è il primo a trasmettere in streaming la sfilata, il primo a proporre stampe digitali sugli abiti, e crea le indimenticabili Armadillo, scarpe con altissimi plateaux a forma di zampa, praticamente importabili". (Marika Gennari, d.repubblica.it)
Quando
giovedì 14 marzo ore 16.15 - vers.orig.sott
venerdì 15 marzo ore 18.30 - vers.orig.sott
sabato 16 marzo ore 21.15 - vers.orig.sott
domenica 17 marzo ore 21.15 - vers.orig.sott
martedì 19 marzo ore 18.30 - vers.orig.sott
mercoledì 20 marzo ore 16.15 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro
Per informazioni sulla sala cinema e biglietti
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
giovedì 14 marzo ore 16.15 - vers.orig.sott
venerdì 15 marzo ore 18.30 - vers.orig.sott
sabato 16 marzo ore 21.15 - vers.orig.sott
domenica 17 marzo ore 21.15 - vers.orig.sott
martedì 19 marzo ore 18.30 - vers.orig.sott
mercoledì 20 marzo ore 16.15 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro