Film di Massimo Becattini, Andrea Granchi, Mario Mariotti, Alberto Moretti, Renato Ranaldi
Al Cinema del Centro Pecci viene riproposta una parte selezionata dell’iniziativa curata nel 1994 dalla critica d’arte Lara-Vinca Masini, intitolata “Camera d'Artista” - Film degli Artisti negli anni Settanta in Toscana: serata introduttiva del programma per l'archiviazione e la conservazione di tali materiali (tenuta al Consiglio di Quartiere 2 di Firenze nella sede pubblica del Parterre il 7 settembre 1994).
Sabato 20 gennaio 2024, ore 16.30
Incontro pubblico al Cinema del Centro Pecci
Ingresso libero
L’evento fa parte del ciclo di appuntamenti dedicati a Lara-Vinca Masini nel centenario della nascita della studiosa fiorentina, vera e propria “madrina” del contemporaneo in questa terra d’arte antica; un programma diffuso tra i principali musei e luoghi d’arte contemporanea della Toscana, sostenuto dal bando “Sistemi Museali 2023” della Regione Toscana.
Massimo Becattini, architetto, ha insegnato Storia dell’Arte presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si dedica da sempre alla divulgazione di tematiche storico-artistiche attraverso il mezzo cinematografico. Insieme al gruppo della “Scuola di Firenze”, che comprendeva artisti e architetti, ha partecipato con numerosi lavori alla stagione del “Cinema d’artista”. Svolge attività professionale di regista e produttore di film documentari destinati alla programmazione televisiva o commissionati da Enti pubblici. Suoi film sono periodicamente inseriti nella programmazione dell’Auditorium del Museo del Louvre. Ha realizzato numerosi programmi radiofonici per RAI Radio3 in qualità di autore e/o regista. Si occupa del recupero e del restauro del cinema storico d’animazione in Italia.
Andrea Granchi è un artista, film-maker, curatore e docente. Dopo aver vinto il Premio del Comune di Firenze per giovani artisti nel 1966 e il Premio Stibbert per la pittura nel 1971, si è affermato come uno dei protagonisti del Cinema d’artista italiano, ambito nel quale ha realizzato numerosi lavori “tra i più lucidi, ironici, perfetti film d’artista, un genere che in Italia ha portato avanti tra i primi...” (Lara-Vinca Masini, 1989), e ha curato rassegne di carattere internazionale sia in Italia che all’estero (fra gli altri al Centre Pompidou di Parigi nel 1978 e al Philadelphia Museum of Art nel 1980). Tra le sue numerose partecipazioni si segnalano la Biennale di Venezia (1978 e 2011), la Triennale di Milano (1981), la Quadriennale di Roma (1986). Nel 2017 due suoi film sono stati acquisiti dal Museo MAXXI di Roma.
Mario Mariotti (1936 – 1997) è stato uno sperimentatore di linguaggi visivi, dall’illustrazione alla proiezione, dalla pratica editoriale all’azione pubblica, seppure sia considerato "il pittore delle mani" trasformate in figure fantastiche di Animani (1980) e Umani (1982), riproposte in varianti continue diffuse in tutto il mondo attraverso fotografie, libri, pubblicità e video che gli hanno valso numerosi premi. Operando , come ha sottolineato la critica Lara-Vinca Masini, ha ideato spettacolari "imprese" collettive nello spazio urbano come la proiezione di centinaia di progetti sulla facciata della chiesa di Santo Spirito a Firenze (Piazza della Palla, estate 1980).
Alberto Moretti (1922 – 2012) ha esordito negli anni Quaranta con disegni e dipinti figurativi ispirati all’Espressionismo, volgendo presto all’Astrazione geometrica. Dopo un avvicinamento alle esperienze informali, dal 1959 ha realizzato opere di sintesi tra Informale e New Dada. Negli anni Sessanta ha diretto la sua ricerca verso una Nuova Figurazione e la Pop Art con dipinti e assemblage che in seguito ha sviluppato anche in forme di Arte Minimale e Concettuale. Negli anni Settanta ha sperimentato il cinema d’artista e la fotografia; nel 1972 ha fondato con Roberto Cesaroni Venanzi e Raul Dominguez la Galleria Schema a Firenze e nel 1978 ha partecipato alla Biennale di Venezia, spingendo la sua ricerca fino a implicazioni politico-sociologiche della ricerca/diritto a un “lavoro come arte”. Dalla fine degli anni Settanta è tornato alla pittura informale e negli anni Ottanta ha partecipato a importanti rassegne d’arte e di cinema d’artista.
Renato Ranaldi è un artista visivo. Dopo gli esordi con la pittura nel 1962, la sua ricerca è proseguita, nell’esperienza multipla di accostamenti di tecniche e materiali, all’insegna del disegno dal quale proviene tutta la sua opera plastica. Con Andrea Granchi e Sandro Chia ha condiviso nel biennio 1967-1969 l’esperienza del Teatro Musicale Integrale e dal 1968 al 1978 ha realizzato varie opere di Cinema d’artista. Nel 1988 è stato invitato alla XLIII Biennale di Venezia con una sala monografica. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie private e musei. Da qualche anno produce opere generate dal concetto del “fuori”: fuoriasse, fuoriquadro, fuoricarta.
In copertina: Still, Andrea Granchi. Morte del movimento (1974)
L’evento fa parte del ciclo di appuntamenti dedicati a Lara-Vinca Masini nel centenario della nascita della studiosa fiorentina, vera e propria “madrina” del contemporaneo in questa terra d’arte antica; un programma diffuso tra i principali musei e luoghi d’arte contemporanea della Toscana, sostenuto dal bando “Sistemi Museali 2023” della Regione Toscana.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
20 gennaio 2024
ore 16.30
Ingresso libero