Di Loris Cecchini
Il Comune di Prato e il Centro Pecci presentano un'installazione permanente di Loris Cecchini all'ingresso della biblioteca Lazzerini, nuovo progetto di arte pubblica realizzato a Prato per promuovere l'identità della città come luogo della cultura contemporanea.
La nuova opera realizzata per la città di Prato da Loris Cecchini, artista cresciuto in Toscana e attivo a livello internazionale, è stata acquistata dal Comune di Prato in concomitanza con i trent'anni di attività del Centro Pecci (1988-2018).
Presentata dallo stesso Centro Pecci, l'installazione sarà inaugurata pubblicamente sabato 22 settembre 2018 alle ore 11 all'ingresso dell'Istituto culturale e di documentazione Lazzerini, nel complesso ristrutturato di archeologia industriale dell'ex fabbrica Campolmi, oggi sede della biblioteca comunale di Prato e del Museo del Tessuto.
L'installazione di Loris Cecchini nel cuore culturale di Prato (dopo l'inaugurazione della grande opera / fontana di Marco Bagnoli in piazza Ciardi il 4 febbraio scorso), costituisce un nuovo esempio dello sviluppo e arricchimento dell'identità artistica e contemporanea della città toscana, legato alla presenza e al rinnovamento di istituzioni come il Museo del Tessuto, la nuova Lazzerini e il Centro Pecci che quest'anno celebra il traguardo dei 30 anni di attività nella sede ampliata di Viale della Repubblica.
Formata da 500 moduli d'acciaio inox, ideati dall'artista per essere aggregati fra loro e diffusi nell'ambiente come sinapsi di un sistema organico o di un meccanismo rampicante che riflette continuamente la luce, l'installazione di Loris Cecchini per Prato si compone in un'unica tramatura sinuosa che invade la parete in cemento di fianco all'ingresso della biblioteca, assumendo il valore simbolico della rigenerazione e trasformazione, della riattivazione e crescita insite nella memoria dell'antica fabbrica tessile recuperata a nuova vita culturale e di tanto lavoro che vi è sotteso, agganciando il passato e il presente del luogo con l'attuale inserimento dell'opera d'arte.
Il modulo d'acciaio, elemento base della recente pratica artistica di Loris Cecchini, permette la generazione di una morfologia reticolare, una struttura combinatoria dinamica come il suo "arrampicarsi" e preziosa come i "gioielli" scintillanti di cui è composta. Le installazioni originali che ne scaturiscono sono associabili all'idea di crescita organica o di aggregazione cellulare. Realizzate attraverso un laborioso processo di progettazione digitale, fabbricazione industriale e montaggio artigianale, queste opere evidenziano il complesso impianto tecnico su cui si fonda la produzione artistica di Cecchini. Ne emerge la curiosità dell'autore per i prodotti industriali e le tecniche di lavorazione, come la computer graphic e la stampa 3D, ma pure per la chimica degli elementi e la fisica delle forme, unitamente alla ricerca di un'esperienza con la materia associata a temi scientifici e filosofici quali la creazione naturale o artificiale, la proliferazione spontanea o controllata.
Loris Cecchini è nato a Milano nel 1969; attualmente vive e lavora fra Milano e la Toscana. Ha esposto i suoi lavori in giro per il mondo con mostre personali in sedi prestigiose, quali Centro Gallego de Arte Contemporaneo di Santiago de Compostela (2000), Kunstverein di Heidelberg (2001), Palais de Tokyo di Parigi (2004; 2007), Museo Casal Solleric di Palma di Maiorca (2004), PS1 di New York (2006), Shanghai Duolun MoMA (2006), Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2009), Musée d'Art Moderne Métropole di Saint-Etienne (2010). Ha partecipato a numerosi eventi artistici internazionali, incluse Quadriennale di Roma (1999, 2008), Biennale di Venezia (2001, 2005, 2015), Taipei Biennal (2000), Biennal Valencia (2001), Shanghai Biennale (2006, 2012), Biennale di scultura di Carrara (2006). Ha esposto in varie mostre collettive, fra le altre al Ludwig Museum di Colonia, al Palazzo Fortuny di Venezia e al Macro Future di Roma, e prodotto diverse installazioni site-specific, in particolare in Italia una permanente nel parco di Villa Celle a Santomato di Pistoia e una temporanea nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze (entrambe del 2012).
Nel giugno 2018 Loris Cecchini ha sperimentato un'inedita collaborazione con la ditta Manteco di Montemurlo per la produzione di uno speciale tessuto jacquard disegnato dall'artista e utilizzato per rivestire il libro Loris Cecchini. Waterbones pubblicato dal Gruppo Editoriale di Prato. La pubblicazione documenta numerose realizzazioni modulari dell'artista in Italia e nel mondo, fra le quali opere del 2009 realizzate e rimaste al Centro Pecci e il nuovo progetto per la città di Prato del 2018.
Quando
sabato 22 settembre 2018 alle ore 11.00
Ingresso dell'Istituto culturale e di documentazione Lazzerini
Piazzale antistante al Museo del Tessuto, Via Puccetti 3 - Prato
Ingresso Libero
via Puccetti, 3 - 59100 Prato
Quando
sabato 22 settembre 2018 alle ore 11.00
Ingresso Libero