Giovedì 28 marzo, alle ore 18.30, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci ospita una conversazione tra la Direttrice Cristiana Perrella e Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia alla 58esima Biennale Arte di Venezia (11 maggio – 24 novembre 2019). L’incontro al Centro Pecci sarà un’occasione per il pubblico per dialogare con il curatore e scoprire il titolo, il tema e le opere del Padiglione che rappresenterà l’Italia a Venezia nei prossimi mesi.
Il Padiglione Italia 2019 si focalizzerà sulla pratica di tre artisti, Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro. Di quest’ultima il Centro Pecci ha attualmente esposta l’opera Favilla (1991), parte della collezione del Centro Pecci. L’opera di Chiara Fumai, invece, sarà oggetto di un’ampia retrospettiva, co-prodotta dal Centre d'Art Contemporain Genève e dal Centro Pecci, in collaborazione con The Church of Chiara Fumai, che inaugurerà a maggio 2020 a Ginevra per proseguire nell’autunno dello stesso anno al Centro Pecci, unica sede italiana del tour internazionale della mostra che proseguirà presso La Casa Encendida a Madrid e KIOSK a Ghent.
“A cavallo tra due generazioni, le opere e le biografie di Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro, sebbene molto diverse - spiega il curatore del Padiglione Italia Milovan Farronato - segnano significativi percorsi artistici contemporanei che si distinguono per spirito di ricerca tra passato e presente. I loro lavori spiccano per l’inestinguibile desiderio di esplorare territori in cui il quotidiano, la sopravvivenza, la tradizione e la narrazione hanno una forte presenza. Ho lavorato a stretto contatto con questi tre artisti nel corso degli anni, in occasione di mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e sono felice di poter affiancare le loro pratiche in questa mostra su grande scala, che includerà lavori nuovi ma anche opere del passato”.
Il curatore Milovan Farronato Borgonovo Val Tidone (Piacenza), 1973. Vive e lavora tra Milano e Londra. Milovan Farronato è Direttore e Curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato il progetto di residenza itinerante Roadside Picnic e, dal 2011, il festival annuale Volcano Extravaganza, nato a Stromboli e poi migrato prima a Napoli nel 2017 e poi a Dhaka, Bangladesh, nel 2018. Con Paulina Olowska ha dato vita al simposio Mycorial Theatre tenutosi nel 2014 a Rabka, Polonia, e nel 2016 a São Paulo, Brasile. Ha collaborato le Serpentine Galleries per le Magazine Sessions (2016). Farronato ha ideato The violent No!, parte del programma pubblico della 14. Biennale di Istanbul nel 2015. Dal 2005 al 2012 Farronato è stato direttore dell’organizzazione no-profit Viafarini e curatore al DOCVA Documentation Centre for Visual Arts di Milano. Dal 2006 al 2010 è stato Curatore Associato della Galleria Civica di Modena e, dal 2008 al 2015, docente di Cultura Visiva al CLADEM dell’Università IUAV. Milovan Farronato è stato membro del team curatoriale del IV Dhaka Art Summit ed è parte del Comitato di Sviluppo della Chisenhale Gallery a Londra. Tra le esposizioni curate: Nightfall, con Fernanda Brenner e Erika Verzutti, Mendes Wood DM Bruxelles (2018); Nick Mauss, Illuminated Window, La Triennale e Torre Velasca, Milano (2017); la prima personale di Lucy McKenzie in Italia, La Kermesse Héroïque alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2017); Si Sedes Non Is alla The Breeder Gallery, Atene (2017); Prediction da Mendes Wood DM, São Paulo, (2016); la mostra personale di Peter Doig alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2015); la personale di Christodoulos Panayiotou al Kaleidoscope Project Space, Milano (2014) e Arimortis al Museo del Novecento, Milano (2013), co-curata con Roberto Cuoghi.
Gli artisti
Enrico David, Ancona, 1966. Vive e lavora a Londra. Nominato per il Turner Prize nel 2009. Ha già partecipato due volte alla Biennale di Venezia – con Francesco Bonami nel 2003 e con Massimiliano Gioni nel 2013. Ha esposto in importanti mostre personali e collettive quali: Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C. (2019); MCA, Chicago (2018); Blum & Poe, Los Angeles (2018); Michael Werner Gallery, Londra (2017); Sharjah Art Foundation, Emirati Arabi Uniti (2016); Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2015); Hepworth Wakefield, West Yorkshire (2015); CLA Hammer Museum, Los Angeles (2013); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2011); Museum für Gegenwartskunst, Basilea (2009); Seattle Art Museum, Seattle (2008) e ICA London, Londra (2007).
Chiara Fumai, Roma, 1978 – Bari, 2017. Ha partecipato a dOCUMENTA (13), Kassel (2012). Ha esposto in importanti mostre personali e collettive quali: Museion, Bolzano (2015); Nottingham Contemporary, Nottingham (2014), Whitechapel Gallery, Londra (2014); De Appel Arts Center, Amsterdam (2014); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2013); MUSAC Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León, León (2013); MACRO Testaccio, Roma (2011); Careof - DOCVA, Milano (2008). Vincitrice del Premio Furla nel 2013 e del Premio New York del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i beni e le attività culturali nel 2017.
Liliana Moro, Milano, 1961. Vive e lavora a Milano. Ha partecipato a Documenta IX, Kassel (1992) e a Aperto - Biennale di Venezia, Venezia (1993). Nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano. Ha esposto in importanti mostre personali e collettive quali: Triennale Milano (2015); MAMbo Bologna (2013); Fondazione Antonio Ratti Como (2012); Mart Rovereto (2012); Italics, Palazzo Grassi, Venezia (2008); Istituto Italiano di Cultura Los Angeles (2007); De Appel Amsterdam (1999); PS1 New York (1999); Moderna Museet Stoccolma (1998); MUHKA Antwerpen (1996); Castello di Rivoli (1994).
Quando
giovedì 28 marzo, ore 18.30
Foto di copertina: Milovan Farronato ph. Daniele_De Carolis
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
giovedì 28 marzo, ore 18.30