Conferenza pubblica di Mirella Branca
Sabato 3 febbraio 2024, alle ore 16.30 al Centro Pecci, la storica dell’arte Mirella Branca, amica e biografa di Lara-Vinca Masini, racconta al pubblico la formazione e l’avvio della militanza critica della studiosa fiorentina, come premesse di una vita intera dedicata alle arti e del suo vasto e rigoroso archivio-biblioteca lasciato e oggi in parte esposto al Centro Pecci.
Sabato 3 febbraio 2024
ore 16.30
Conferenza pubblica della storica dell’arte Mirella Branca
Ingresso libero
In un intreccio di memorie e dati documentari, Mirella Branca delinea per la prima volta la formazione giovanile di Lara-Vinca Masini, ricorrendo soprattutto ai preziosi carteggi oggi conservati al Centro Pecci. Emergono frammenti di un vissuto precedente alla sua attività di critica d’arte militante, avviata all’inizio degli anni Sessanta, in una connotazione più ampia, cresciuta fra tradizioni familiari legate all'ambito del restauro e passioni letterarie: il mondo che respirava, le amicizie di Lara da giovane. Risalta di più, in questi termini, l’aspetto di lei come formidabile e singolare figura di intellettuale, animata da una visione culturale a larghissimo raggio. Vengono a crearsi di conseguenza ulteriori spunti di riflessione per poter meglio comprendere i caratteri propri delle sue successive ricerche in ambito più strettamente artistico. Una volta tracciati i suoi anni giovanili, Branca racconta della propria amicizia con Lara, di conversazioni e discussioni d’arte, fino alla stesura del suo profilo su Wikipedia redatto dopo la sua scomparsa nel 2021.
Mirella Branca Storica dell’arte formatasi all’Università di Firenze, ha lavorato per oltre vent’anni nelle Soprintendenze fiorentine, con incarichi di direzione museale e di tutela del territorio, intervenendo su emergenze monumentali come le ville medicee della Petraia e del Poggio Imperiale. Ha curato tra l’altro, a Firenze, i decreti di notifica della stazione di Santa Maria Novella, della Manifattura Tabacchi, della casa e dello studio di Leonardo Savioli al Galluzzo, nonché di apparati decorativi novecenteschi come quelli del vecchio Teatro Comunale, oggi al Teatro del Maggio, e dell’ex cinema Arlecchino in Oltrarno. Come studiosa di problematiche del Novecento, ha svolto un’ampia attività saggistica e organizzato mostre e convegni in questo ambito. Tra i suoi lavori recenti, si ricordano la curatela della sezione dedicata a Gino Severini per la mostra Bellezza Divina (Firenze, Palazzo Strozzi, 2015), e delle mostre Giuliano Ghelli inedito (Fiesole, Sala del Basolato, 2018) e Guasti e gli artisti suoi contemporanei in dialogo con l’antico (Fiesole, Museo Civico Archeologico, 2019), quest’ultima insieme a Jonathan K. Nelson. È autrice inoltre dei volumi Architettura e decorazioni dell’ex cinema Arlecchino nella Firenze degli anni Cinquanta (Ed. Polistampa, Firenze 2014), Sineo Gemignani pittore realista di impegno civile. 1917-1973 (Ed. Polistampa, Firenze 2014) e Architettura, arti applicate e industrial design negli anni della ricostruzione postbellica toscana, 1944- 1966 (Edizioni ETS, Pisa 2022), curato con Mauro Cozzi per il Cedacot. Con Lara-Vinca Masini ha avuto un’amicizia durata a lungo, dietro sintonie e passioni culturali comuni.
In copertina: Lara-Vinca Masini a Forte dei Marmi, 1949
L’evento fa parte del ciclo di appuntamenti dedicati a Lara-Vinca Masini nel centenario della nascita della studiosa fiorentina, vera e propria “madrina” del contemporaneo in questa terra d’arte antica; un programma diffuso tra i principali musei e luoghi d’arte contemporanea della Toscana, sostenuto dal bando “Sistemi Museali 2023” della Regione Toscana.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
sabato 3 febbraio 2024
ore 16.30
Ingresso libero