Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente e per ricavare informazioni statistiche anonime delle visite alle pagine. Per maggiori informazioni consulta la nostra cookie policy
OK, ho capito

La palla n.13 - Sherlock jr. di Buster Keaton

#BestofBuster

FILM / BEST OF BUSTER



8—10 dicembre 2022

 (Usa, 1924) 45' con Buster Keaton, Kathryn McGuire, Ward Crane

condividi



informazioni

SPETTACOLI

 

giovedì 8 dicembre, ore 21.15
sabato 10 dicembre, ore 16.00

 

Uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il geniale comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspirante detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili.

Sherlock Jr. segna l’inizio di un acceso dibattito, che continua ancora oggi, sul carattere surrealista dei film di Buster Keaton, al quale hanno preso parte registi, filosofi e drammaturghi. Nel 1924, anno di uscita del film, René Clair scrisse che per il “pubblico surrealista” Sherlock Jr. rappresentava un modello paragonabile a ciò che per il teatro aveva rappresentato Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. L’uso che Keaton faceva del sogno e dei raccordi – di cui andò sempre molto fiero – fu definito rivoluzionario da Antonin Artaud e Robert Aron, che nel suo saggio del 1929 intitolato Films de révolte sottolineò come il surrealismo di Keaton fosse “superiore” a quello di Man Ray e di Luis Buñuel, poiché Keaton era riuscito a conquistare la libertà espressiva rispettando le regole del cinema narrativo. Lo stesso Buñuel, che dagli inizi del 1930 programmò i film di Keaton al Cineclub Español di Madrid, ne ammirava in particolare l’assenza di sentimentalismo, la capacità di trasformare gli oggetti e l’uso del sogno. [...]
Ovviamente nelle interviste Keaton si diceva interessato "solo a far ridere", ma – come osserva Walter Kerr – questo non lo rende un teorico del cinema meno brillante, soprattutto in Sherlock Jr.: “nel suo vertiginoso film-dentro-un-film illustra i principi della continuità e del montaggio in maniera più vivida e precisa di quanto siano mai riusciti a fare i teorici del cinema. Ma l’analisi non sta nella testa di Keaton. Sta nel film, è al film che lavorava, e la teoria prendeva forma dal corpo, dalla macchina da presa, dalle dita, da un paio di forbici”.
(Cecilia Cenciarelli)

Mi è piaciuto girare Sherlock Jr. È un film molto adatto a me. È stato forse il più difficile per via di tutti quei trucchi e degli effetti speciali che ci hanno richiesto davvero molto tempo. Il film partiva tutto da lì: un proiezionista di un cinema si addormenta, mescolando le sue vicende a quelle dei personaggi sul grande schermo. Il mio compito consisteva nel trasformare i personaggi del film sullo schermo con quelli della mia storia, così avevo una trama. Ora, far funzionare il tutto era un altro paio di maniche. Ma dopo l’uscita di Sherlock Jr., ogni cameraman impiegato a Hollywood passò serate intere per cercare di capire come avessimo realizzato quelle scene. Credo che il motivo per cui decidemmo di andare avanti con la storia è che avevo a disposizione il miglior cameraman in circolazione, Elgin Lessley. Elaborammo insieme i numeri, alcuni venivano dall’epoca del vaudeville. Di solito preferisco i ‘trucchi veri’ agli effetti speciali, ma ne ho imparati tanti negli anni e per Sherlock Jr. immaginai delle gag che ne utilizzassero il più possibile. Spiegai al tecnico che avrebbe realizzato le scenografie cosa costruire e cosa avevo intenzione di fare. Quando mise tutto assieme tornò da me e mi disse: “Non puoi raccontare una storia così, è piena di trucchi, di gag impossibili, di magie degne del mago Houdini… devi far accadere tutto in un sogno”.
(Buster Keaton intervistato da Christopher Bishop, 1958)


Best of Buster
rassegna-omaggio al genio di Buster Keaton
 
La Cineteca di Bologna, in occasione dell'uscita nazionale del documentario di Peter Bogdanovich "The Great Buster", distribuisce nelle sale italiane alcuni dei suoi capolavori, restaurati in 4K, celebrando ancora una volta una delle figure più importanti del Cinema Muto, sia come straordinario autore comico che come innovatore fondamentale del linguaggio cinematografico.
Buster Keaton oggi è finalmente considerato tra i grandi nomi del Cinema degli anni Dieci e Venti del Novecento, accanto ai vari Chaplin, Eisenstein, Griffith, Stroheim, Lang, Vigo, Murnau, Lubitsch. e vedere/rivedere su grande schermo i suoi film, capolavori immortali della Settima Arte, è un autentico privilegio.
 
24 novembre 2022 - 10 dicembre 2022


Dove
Cinema - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato 


SPETTACOLI

giovedì 8 dicembre, ore 21.15
sabato 10 dicembre, ore 16.00



condividi