Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente e per ricavare informazioni statistiche anonime delle visite alle pagine. Per maggiori informazioni consulta la nostra cookie policy
OK, ho capito

Pecci Books - Dialoghi con gli scrittori di oggi

Incontri con  A. Baricco, F. Piccolo, M. Serra,  A. Benini, T. Montanari, F. Bonami

TALK



21 febbraio 2019 — in corso

condividi



informazioni

Pecci Books. Dialoghi con gli scrittori di oggi, è la rassegna di eventi dedicati all'approfondimento della letteratura e del giornalismo contemporanei attraverso i suoi protagonisti inaugurata dal Centro Pecci a febbraio 2019. Il ciclo di inaugurazione è stato inaugurato da Alessandro Baricco il 21 febbraio per poi proseguire il 28 febbraio con Francesco Piccolo, il 7 marzo con Michele Serra, il 14 marzo con Annalena Benini per poi chiudere questo primo ciclo con Tomaso Montanari il 21 marzo.

Gli incontri con gli scrittori saranno accompagnati dalle presentazioni di loro testi di recente edizione, e rappresenteranno l'occasione per approfondire i temi ricorrenti e le poetiche degli autori. La forma fluida degli incontri si rimodulerà a seconda degli ospiti, diventando di volta in volta incontro, talk, lecture, reading, intervista e molto altro. 

 

CALENDARIO DELLA RASSEGNA

dal 21 febbraio al 21 marzo 2019, tutti i giovedì alle ore 18.00

 

Incontro con Tomaso Montanari

giovedì 21 marzo, ore 18.00

 

Lo scrittore presenterà il suo nuovo libro L'ora d'arte (Einaudi, 2019) per il quinto appuntamento di Pecci Books.

 

Tomaso Montanari (1971) insegna Storia dell'arte moderna all'Università «Federico II» di Napoli. Si è sempre occupato della storia dell'arte del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere con tutti gli strumenti della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all'analisi dei significati, a una interpretazione storico-sociale. Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de' pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellori (2009), A cosa serve Michelangelo? (2011), Il Barocco (2012), Costituzione incompiuta (2013, con Alice Leone, Paolo Maddalena e Salvatore Settis), Privati del patrimonio (2015), La libertà di Bernini (2016), con Vincenzo Trione, Contro le mostre (2017), Velázquez e il ritratto barocco(2018) e L'ora d'arte (2019).

 

 

Incontro con Alessandro Baricco

giovedì 21 febbraio, ore 18.00

 

Alessandro Baricco è uno dei più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea. Nato a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica con relatore Gianni Vattimo e studia contemporaneamente pianoforte al Conservatorio. L'amore per la musica e per la letteratura ispirano sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Il suo esordio come scrittore avviene proprio con un saggio su Gioachino Rossini, Il genio in fuga (1988). Successivamente lo scrittore si afferma con il romanzoCastelli di rabbia (1991), Premio Selezione Campiello e Prix Médicis étranger, che riscuote un grande consenso di pubblico e di critica. Alla letteratura Baricco affianca anche l'attività di conduttore televisivo - con le trasmissioni RAI L'amore è un dardo(1993), Pickwick, del leggere e dello scrivere (1994) e Totem (1998) - autore, regista e interprete teatrale e regista/sceneggiatore cinematografico. Tra le opere più note dello scrittore si ricordano, oltre al già citato Castelli di rabbiaOceano mare (1994), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco, il monologo teatrale Novecento (1994) da cui Giuseppe Tornatore ha tratto il film La leggenda del pianista sull'oceanoSeta (1996), City (1999) e Senza sangue (2002). Nel 2006 ha pubblicato a puntate su La Repubblica il saggio I barbari. Saggio sulla mutazione. Dal 1994, anno in cui l'ha fondata, presiede la Scuola Holden di Torino.

 

The Game (Einaudi, 2018)

Quella che stiamo vivendo non è solo una rivoluzione tecnologica fatta di nuovi oggetti, ma il risultato di un'insurrezione mentale. Chi l'ha innescata - dai pionieri di Internet all'inventore dell'iPhone - non aveva in mente un progetto preciso se non questo, affascinante e selvaggio: rendere impossibile la ripetizione di una tragedia come quella del Novecento. Niente piú confini, niente piú élite, niente piú caste sacerdotali, politiche, intellettuali. Uno dei concetti piú cari all'uomo analogico, la verità, diventa improvvisamente sfocato, mobile, instabile. I problemi sono tradotti in partite da vincere in un gioco per adulti-bambini. Perché questo è The Game.

 

 

Francesco Piccolo in dialogo con Cristiana Perrella

giovedì 28 febbraio, ore 18.00

 

Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. I suoi ultimi libri sono: La separazione del maschioMomenti di trascurabile felicitàIl desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), Momenti di trascurabile infelicità e L'animale che mi porto dentro. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John - The Leisure Seeker, Notti magiche), Francesca Archibugi (Il nome del figlio, Gli Sdraiati), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole). Ha sceneggiato la serie tv L'amica geniale, tratta dall'omonimo best seller dell'autrice Elena Ferrante. È stato autore di molti programmi televisivi come: Vieni via con me, Quello che (non) ho, Viva il 25 aprile e Falcone e Borsellino. Collabora con il Corriere della sera.

 

L'animale che mi porto dentro (Einaudi, 2018)

Di quante cose è fatto un uomo? Sensibilità, ferocia, erotismo e romanticismo, debolezza, sete di potere. Ci vuole un certo coraggio per indagare la profondità del maschio, sempre che esista: non è detto che ci piaccia tutto quello che vedremo. In questo romanzo serio, divertente, spietato, Francesco Piccolo racconta, come solo lui sa fare, la vita di molti attraverso una sola.

 

 

Reading di e con Michele Serra

giovedì 7 marzo, ore 18.00

 

Michele Serra Errante è nato a Roma e cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su “la Repubblica”, “L’Espresso”, “Vanity Fair”. Scrive per il teatro e ha scritto per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico “Cuore”. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro, Il nuovo che avanza (1989), Poetastro (1993), Il ragazzo mucca (1997), Canzoni politiche (2000), Cerimonie (2002), Gli sdraiati (2013), Ognuno potrebbe (2015), Il grande libro delle Amache (2017) e La sinistra e altre parole strane (2017).

 

Beate le bestie. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca 
(tratto da 
La sinistra e altre parole strane. Postilla di 25 anni di amacheFeltrinelli 2017)

Scrivere ogni giorno, per venticinque anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Le parole, con la loro seduzione e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale impudico e coinvolgente, comico e sentimentale. Tratto dal libro La sinistra e altre parole strane, nel quale Serra apre al lettore le porte della sua bottega di scrittura, Beate le bestie è un atto di amore nei confronti di un mestiere faticoso e fragile: scrivere. Le persone e le cose trattate nel corso degli anni - la politica, la società, i personaggi, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa. L’analisi del testo (text mining) aiuta Serra a dipanare la lunga matassa della propria scrittura. Il bandolo, come in ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale è ancora da scrivere.

 

 

Annalena Benini in dialogo con Sara Marzullo

giovedì 14 marzo, ore 18.00

ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Annalena Benini (Ferrara, 1975) è giornalista, editorialista e scrittrice. Dal 2001 scrive per «Il Foglio», occupandosi di cultura, storie, persone e libri, e ha fondato e cura l'inserto settimanale «Il Figlio». Ha pubblicato La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura (Rizzoli 2018). Per Einaudi ha curato l'antologia Racconti di donne (2019). Vive a Roma. 

 

I racconti delle donne

Annalena Benini compone un canone imprevisto e contemporaneo, in cui le donne riconosceranno molto di sé e gli uomini, oggetto d'amore e di guerra, potranno specchiarsi.

Che cosa pensano le donne, a che cosa credono, quante vittorie, sconfitte, speranze e segreti hanno dentro di sé? Quanta rabbia e quanto divertimento? Fuori dal solito affresco di eroine affrante, abbandonate, sottomesse, oppure impossibili e ribelli, c'è un mondo vivissimo, sorprendente e complesso che chiede di essere raccontato, e c'è il movimento mai stanco della scrittura e dell'esistenza. È la festa della società sovversiva delle ragazze.  È un patto con la verità: non nasconderemo niente, ma è anche la scoperta di un'idea concreta, intima e spietata della realtà e della letteratura. Raccontare le donne significa raccontare una forza che all'improvviso squarcia tutto, oppure si nasconde, o cammina piano e prepara la strada a chi verrà dopo. Da Virginia Woolf a Chimamanda Ngozi Adichie, da Clarice Lispector a Patrizia Cavalli, le venti storie che animano questo libro sono prima di tutto meravigliose: con intelligenza, sincerità e ironia descrivono un mondo vivissimo e sempre in movimento. 

 

Sara Marzullo (Poggibonsi, 1991) scrive di romanzi e città per varie testate. tra cui il Tascabile e Esquire . Caporedattrice di The Architecture Player, si occupa di comunicazione per riviste e architetti. 

 

 

Incontro con Francesco Bonami

mercoledì 26 giugno, ore 18.00

 

Francesco Bonami (Firenze,1955) è un critico e un curatore di fama internazionale. Tra i suoi libri: Lo potevo fare anch’io. Perché l’arte contemporanea è davvero arte (2007), Dopotutto non è brutto (2010), Si crede Picasso (2010), Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata (2011) e L’arte nel cesso (2017).

 

POST - L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità sociale (Feltrinelli, 2019)

Da misteriosa sconosciuta da scrutare, scoprire e svelare, l’opera d’arte è diventata uno sfondo, un panorama, un accessorio alla nostra esperienza. Se in passato potevamo pensare di condividere l’esperienza dell’artista con la nostra esperienza di spettatore, oggi i protagonisti assoluti siamo noi. L’arte è ormai un punto di riferimento come altri. E’ diventata una qualunque tra le tantissime prove schiaccianti della realtà che utilizziamo per dimostrare che esistiamo, che ci muoviamo, che viaggiamo. Così molte opere d’arte contemporanea rimangono lì a guardare le nostre spalle, accettano di farsi usare e abusare. Si tratta di opere in cui l’arte ha deciso di rinunciare alla sua sacralità e alla sua aura per trasformarsi in gioco, illusione ottica, trucco. Oggi il museo è diventato una zona franca dove ogni cosa è permessa, dove tutto cambia la propria funzione.

Cosa racconta questa rivoluzione della nostra società? Il mondo in cui viviamo sta cambiando. Le sue regole, i suoi codici, la nostra postura non saranno più gli stessi. E poiché l’opera di ogni artista è uno specchio dei mutamenti profondi che riguardano la vita di tutti i giorni, Francesco Bonami compie un viaggio attraverso l’arte che diventa sempre più autonoma dall’opera e si trasforma nello sfondo della nostra esistenza nella società.




Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


giovedì 21 febbraio, ore 18.00: incontro con Alessandro Baricco

giovedì 28 febbraio, ore 18.00: Francesco Piccolo in dialogo con Cristiana Perrella

giovedì 7 marzo, ore 18.00: reading di e con Michele Serra

giovedì 14 marzo, ore 18.00: Annalena Benini in dialogo con Sara Marzullo

giovedì 21 marzo, ore 18.00:  incontro con Tomaso Montanari

mercoledì 26 giugno, ore 18.00: incontro con Francesco Bonami

 

Ingresso libero



condividi