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Sciuscià di Vittorio De Sica

#CinemaRitrovato

FILM / IL CINEMA RITROVATO



9—15 febbraio 2023

con Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni, Aniello Mele

(Italia, 1946) 93'

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informazioni

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Spettacoli

giovedì 9 febbraio, ore 17.00

venerdì 10 febbraio, ore 21.15

mercoledì 15 febbraio, ore 19.30

 

PREMIO OSCAR MIGLIOR FILM STRANIERO 1948

 

Pasquale e Giuseppe sono due ragazzini che nella Roma liberata dagli americani vivono lucidando le scarpe in strada al grido di 'sciuscià', neologismo sintesi dell'inglese 'shoe shine'. Pasquale è orfano di entrambi i genitori mentre Giuseppe mantiene i suoi insieme al fratello maggiore che è in un giro di riciclaggio di oggetti rubati. Un giorno i due vengono coinvolti in uno dei traffici illegali e finiscono al carcere minorile. Lì le loro personalità fondamentalmente innocenti subiscono il peso di un ambiente negativo.
 

“Bello, questo film di De Sica”, dicevano molti che l’avevano visto (o ne avevano sentito parlare), e aggiungevano: “È un po’ come Il cammino verso la vita di Ekk”. Il paragone era troppo facile: ‘sciuscià’ e ‘besprizomi’, ragazzi abbandonati dell’altro dopoguerra in Russia e ragazzi abbandonati di questo dopoguerra in Italia; e oltre che facile era probabilmente anche suggerito dalla tenace abitudine di scovare sempre un modello straniero alle cose troppo riuscite di casa nostra. Perché questo film è davvero troppo riuscito per entrare nella categoria ‘film italiani’ con tutto il significato segretamente spregevole che volentieri le si attribuisce. A parte il fatto più che probabile che De Sica non abbia mai visto Il cammino verso la vita, il suo film non ha proprio nulla in comune con quello russo del 1932, se non un’affinità tutta esteriore di ambiente. Quello era sereno e ottimistico, quasi retorico in certi punti; questo è amaro e tragico, una denuncia implacabile del desolato abbandono della nostra infanzia di oggi. Accenti simili non se ne sono davvero mai visti sino ad oggi sugli schermi italiani. […] Andate a vedere questo film: nessun film americano, dalla liberazione ad oggi, ci ha dato emozioni così forti.
Luigi Comencini, “L’Avanti!”, Milano, 28 aprile 1946.


Il Cinema ritrovato


Dove
Cinema - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato 


Spettacoli

9 febbraio, ore 17.00

10 febbraio, ore 21.15

15 febbraio, ore 19.30

 

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