Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato in collaborazione con il Centro di Documentazione Storico-Etnografica CDSE della Val di Bisenzio presenta tre incontri di approfondimento su Simone Forti (Firenze, 1935), artista internazionale e figura chiave nello sviluppo della performance dalla fine degli anni Cinquanta a oggi.
Simone Forti è protagonista della mostra Senza fretta al Centro Pecci, la prima grande esposizione in un museo italiano, a cura di Luca Lo Pinto ed Elena Magini: uno speciale display progettato in stretta collaborazione con l’artista che mostra l'evoluzione naturale del suo lavoro con uno sguardo politico e personale al tempo stesso.
Forti emigrò a Los Angeles, con la sua famiglia originaria di Prato, nel 1938 a seguito delle leggi razziali. I tre incontri saranno l’occasione per ricostruire la singolare storia della sua famiglia di imprenditori tessili e collezionisti, una storia che si intreccia a quella della città di Prato e ai grandi nomi del mondo dell’arte della prima metà del Novecento.
I Forti crearono un singolare caso di paternalismo industriale nel villaggio fabbrica de La Briglia (Vaiano, Prato), furono amministratori del Comune di Prato e dirigenti delle principali associazioni di industriali pratesi per oltre cinquant’anni. A Firenze, nel villino sul Lungarno Serristori oggi Museo Casa Siviero, ospitarono a lungo De Chirico e Savinio diventandone tra i principali collezionisti.
I due incontri in mostra e la visita al villaggio fabbrica de La Briglia offriranno la possibilità di ritrovare tracce e legami della famiglia Forti sul territorio, sullo sfondo della storia industriale toscana e della grande storia dell’arte della prima metà del Novecento. Un suggestivo percorso sulle radici di Simone, che l’artista stessa, in visita a Prato una quindicina di anni fa, ha raccontato nel suo ultimo libro L’orso allo specchio (Kunstverein Publishing, 2020).
mercoledì 30 giugno h 18.00
La famiglia Forti e il territorio toscano
visita alla mostra Senza fretta presso Centro Pecci con Silvia Sorri, storica e studiosa della famiglia Forti, e Elena Magini, co-curatrice della mostra
sabato 10 luglio h 9.30
visita gratuita al villaggio fabbrica Forti a La Briglia con la collaborazione del Comune di Vaiano, su prenotazione: con Luisa Ciardi, storica e archeologa industriale del CDSE e Irene Innocente, coordinatrice dipartimento Educazione Centro Pecci
mercoledì 21 luglio h 18.00
La famiglia Forti e il mondo dell'arte nella prima metà del Novecento
Visita alla mostra Senza fretta presso Centro Pecci con Alessia Cecconi, direttrice Fondazione CDSE e Mario Pagano, responsabile Ricerca e Public Program Centro Pecci
Gli incontri al Centro Pecci sono inclusi nel biglietto di ingresso alla mostra con prenotazione obbligatoria.
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Biografie dei relatori
Silvia Sorri (Prato, 1972) laureata in Storia Contemporanea con una tesi proprio su “I Forti di Prato: una famiglia di imprenditori ebrei e le loro fabbriche tessili (1861-1926)”, discussa con Simonetta Soldani, Paul Ginsborg e Marco Palla. E’ stata molto in contatto con Simone Forti da quando l’ha accompagnata a visitare il territorio pratese. L’artista ha riportato le impressioni sulla lettura della sua tesi e sulla visita a Prato nel suo libro L’orso allo specchio (Kunstverein Publishing, 2020) e in una serie di lettere a suo padre Mario Forti.
E’ stata consigliere della Provincia di Prato e assessore al Comune di Vaiano nel periodo dal 1999 al 2009. Lavora all’Università di Firenze come personale amministrativo.
Luisa Ciardi (Prato, 1984) storica e archeologa industriale, lavora al CDSE coordinando i progetti sull’archivio della Fondazione e sulla storia sociale. Membro di AISO (Associazione Italia di Storia Orale) si occupa di ricerca e didattica sul territorio, con particolare interesse per la storia sociale del lavoro, per l’evoluzione socio-economica del distretto industriale pratese e per il rapporto tra storia e oralità. Ha approfondito vari aspetti (storici, sociali, produttivi, architettonici anche attraverso campagne di interviste a testimoni) del villaggio-fabbrica creato dalla famiglia Forti a La Briglia di Prato a partire dalla fine dell’Ottocento, nell’ambito della tesi di master in Gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale presso l’Università di Padova. La Fondazione CDSE conserva gran parte dell’archivio fotografico, orale e documentario del lanificio Forti.
Alessia Cecconi (Prato, 1981), storica dell’arte, è direttrice della Fondazione CDSE. Le sue ricerche e pubblicazioni sono dedicate alla tutela del patrimonio e alla valorizzazione del territorio, al rapporto tra arte e memoria, alle fonti storico-artistiche di epoca moderna.
In particolare ha ricostruito i rapporti tra i vari rami della famiglia Forti e il mondo dell’arte nella prima metà del Novecento attraverso volumi ed esposizioni dedicate alla difesa del patrimonio artistico in guerra e alle vicende degli zii di Simone Forti, Matilde Forti e Giorgio Castelfranco, in collaborazione con la Regione Toscana e con Villa I Tatti, The Harvard University center for Italian Renaissance Studies. Tra le pubblicazioni inerenti il tema: Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana, (Medicea editore, 2015), La tela di Sonia. Affetti, famiglie, arte nelle memorie di una maestra ebrea (Giuntina, 2017, in co-curatela con Silvia Sorri e Marta Baiardi); tra le esposizioni: Bombing Art 1940-1945 (Vaiano, villa il Mulinaccio e Prato, Palazzo Banci Buonamici, 2014-2015), Giorgio Castelfranco. Un monument man poco conosciuto (Firenze, Museo Casa Siviero, 2015); Il
Viale della Repubblica, 277, Prato
Gli incontri al Centro Pecci sono inclusi nel biglietto di ingresso alla mostra con prenotazione obbligatoria.