di Armando Iannucci; (Fra-Gbr, 2017; 107’; v.o. sott.it)
Nella notte del 2 marzo 1953, c'è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un sadico, un dittatore. È Joseph Stalin, il Segretario Generale dell'Unione Sovietica (che forse in questo momento si sta pentendo di aver fatto rinchiudere nei Gulag tutti i medici più capaci...). È lì lì, non ne avrà ancora per molto, sta per tirare le cuoia... e se ti giochi bene le tue carte, il suo successore potresti essere tu!
Quando
sabato 3 marzo ore 16.15
a seguire (ore 18.30) proiezione di Baby Driver di Edgar Wright
mercoledì 7 marzo ore 18.30
Ingresso
Ingresso unico € 4,50
Sabato 3 marzo, ingresso doppio spettacolo The death of Stalin e Baby Driver € 6,00
New British Cinema è una rassegna cinematografica con cui abbiamo voluto selezionare quanto di meglio ha prodotto il cinema Made in UK negli ultimi anni.
Come si evince chiaramente dai film scelti, abbiamo deciso di tenere fuori i grandi nomi del cinema d’oltremanica e concentrarci su alcuni degli autori più giovani e meno conosciuti che stanno contribuendo a fare di quella britannica una tra le cinematografie senza dubbio più vivaci e interessanti a livello internazionale.
Nella nostra lista troviamo registi già molto affermati come Martin McDonagh, pluripremiato commediografo inglese che ha deciso di passare dietro la macchina da presa diventando dopo soli tre film uno dei più apprezzati registi-sceneggiatori in circolazione (il suo ultimo lavoro, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, quest’anno ha già vinto il Golden Globe per il Miglior film drammatico ed è tra i favoriti nella corsa ai premi Oscar più prestigiosi);
Edgar Wright, originale autore inglese che ha dimostrato una magistrale capacità di fondere i generi in un cocktail esplosivo di pura adrenalina e graffiante intelligenza narrativa (la cosiddetta “trilogia del cornetto” è ormai un cult per i cinefili e l’ultimo film, Baby Driver, è l’ennesima conferma del suo talento);
e Steve McQueen, artista e regista londinese, autore di un cinema di denuncia provocatorio ed esteticamente raffinatissimo, che dopo il successo nei più importanti festival internazionali (Caméra d’or per la miglior opera prima al Festival di Cannes 2008, con Hunger , e Coppa Volpi a Michael Fassbender per la miglior interpretazione maschile in Shame al Festival di Venezia 2011) ha vinto il premio Oscar per il Miglior film 2014 con 12 Years a Slave ;
o registi meno conosciuti ma che hanno già dimostrato di essere autori cristallini con un’idea chiarissima di cinema, e pensiamo a Duncan Jones (il suo Moon è uno dei film di fantascienza più straordinari del nuovo millennio), Shane Meadows ( This is England, ritratto accorato della provincia inglese in età thatcheriana, è un autentico capolavoro di realismo crudo e arrabbiato), Andrew Haigh (sensibile narratore di storie legate all’omosessualità, ma non solo, con Weekend ha realizzato, a detta di molti, uno dei film più appassionanti mai visti sull’amore gay) e ancora Andrea Arnold (vincitrice del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2016 con American Honey ) e forse soprattutto Ben Wheatley (autore di film già di culto come Sightseers - Killer in viaggio e Kill List), che in pochi film è già diventato un modello di humor nero e film horror anticonvenzionali. Infine il primo film che esce in Italia del regista scozzese, di chiare origini italiane, Armando Iannucci, The death of Stalin - Morto Stalin, se ne fa un altro, certamente una delle commedie nere più sorprendenti di questa stagione cinematografica. (Luca Barni)
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
sabato 3 marzo ore 16.15
a seguire (ore 18.30) proiezione di Baby Driver di Edgar Wright
mercoledì 7 marzo ore 18.30
Ingresso
Ingresso unico € 4,50
Sabato 3 marzo, ingresso doppio spettacolo The death of Stalin e Baby Driver € 6,00