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CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI

Un anno lungo un giorno #3




16 gennaio— 2 febbraio 2020

un progetto di Cantiere Toscana, a cura di Pier Luigi Tazzi 

 

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informazioni

16 gennaio 2020 

ore 15.00 Che senso ha oggi parlare di territorio? - tavola rotonda 

ore 17.00 Un anno lungo un giorno - inaugurazione mostra 

 

Apertura mostra: 16 gennaio / 02 febbraio 2020 

 

Cantiere Toscana, la rete territoriale per l’arte contemporanea, presenta l’evento conclusivo delle attività svolte durante il 2019: un giorno di incontri ed eventi organizzati per raccontare un anno di lavoro. Un anno lungo un giorno si svolge al Centro Pecci di Prato, patrocinatore del progetto a cui aderiscono Villa  Romana di Firenze, l’Università di Firenze - Dipartimento di Architettura DIDA di Calenzano, la Fondazione Vivarelli di Pistoia, la Fondazione Baldi di Pelago, le Associazioni Culturali Carico Massimo di Livorno e Terzopiano Arte Contemporanea di Lucca. 

Un anno lungo un giorno funziona come un diario che raccoglie in un unico spazio, il Centro Pecci, opere, video, istallazioni, pubblicazioni, documenti di tutti i progetti realizzati nelle diverse città della Toscana durante Autunnoincontemporanea 2019. Un racconto fatto dalla presenza di oltre 20 artisti e altrettanti progetti realizzati nei 6 centri della nostra Regione,  un’occasione per creare un confronto pubblico intorno ad una tavola rotonda che si interroga su: che senso ha oggi parlare di territorio? 

 

Programma della giornata

 

Ore 15.00 | Tavola Rotonda 

Che senso ha oggi parlare di territorio? 

Intervengono: Monica Barni (Assessore alla Cultura Regione Toscana), Cristiana Perrella (Direttrice centro Pecci di Prato), Giacomo Bazzani (Università di Firenze), Leone Contini, Francesco Urbano Ragazzi (curatore), Angelika Stepken  (Direttrice di Villa Roma), Pier Luigi Tazzi (curatore), Francesca Tosi (Università di Firenze). 

Modera Alessandra Poggianti (curatrice). 

L’incontro intende formulare risposte a partire da una domanda, riportando esperienze e nuovi punti di vista per trovare il modo di andare oltre quelle sovranità basate su mitologie regressive che fanno perdere di identità al  territorio o un’arte che, pur tentando di riscrivere il territorio, non lascia risultati reali. 

 

Ore 17.00 | Inaugurazione della mostra 

Tracce dei progetti e opere degli artisti invitati nell'ambito di Cantiere Toscana 2019: Matteo Bellomo, Francesca Bertazzoni, Leone Contini, Andrea d’Amore, Tomaso de Luca, Clarissa Falco, Gabriele Gaburro, Juan Pablo Macias, Max Mondini, Fabrice Monteiro, Marcela Moraga, Raffaela Naldi Rossano, Nomadiuk (Andrea Di Lorenzo e  Bekhbaatar Enkhtur), Anna Oberto, Salvator Rosa (Federico Cavallini, Zbynek Baladran, Pedro G. Romero, Hans Schabus, Jiri Kovanda, Iacopo Seri, Hannes Zebedin), Giulio Saverio Rossi. 

 

La mostra sarà visitabile dal 16 gennaio al 2 febbraio 2020 

 

Mappa 

In questa occasione sarà presentata la mappa delle attività disegnata da Brice de la Rue, dello studio Zirkumflex, una topografia della Toscana basata su un immaginario contemporaneo che va oltre le mitologie del passato. Cantiere Toscana è stato reso possibile grazie al supporto della Regione Toscana e Giovani sì, nell’ambito del bando Toscanaincontemporanea 2019. 

 

Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO