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After Us

MOSTRE



8 maggio— 6 giugno 2021

A cura di Julian Rosefeldt

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informazioni

Un progetto di Fondazione In Between Art Film
 

Il Centro Pecci è lieto di presentare After Us, rassegna video di Fondazione In Between Art Film, a cura dell’artista tedesco Julian Rosefeldt. A partire da una disamina delle dinamiche del presente, tredici artisti riflettono sul futuro mescolando visioni distopiche a analisi documentaristiche. Lavori video in cui temi quali identità e alienazione, nostalgia e memoria, populismo e verità vengono sondati: una diagnosi poetica ma acuta del presente suggerisce una prospettiva malinconica sul futuro, in un’epoca - After Us -, dopo di noi.

 

La vita sulla terra sta cambiando a una velocità senza fiato, con conseguenze ambivalenti: L’ampliamento dell’accesso a un mercato globalizzato ha facilitato la crescita della classe media negli ex paesi del Terzo mondo e ha permesso a un numero crescente di esseri umani di sfuggire alla povertà. D’altra parte, la globalizzazione e il turbo-capitalismo si accompagnano a un divario crescente tra ricchi e poveri, con conseguenti guerre civili e migrazioni di massa. Le tecnologie digitali e i social media offrono un migliore accesso alla comunicazione e all’istruzione a coloro che erano precedentemente isolati, ma hanno anche creato nuovi fenomeni come l’odio e la diffusione di false notizie.

 

Ovviamente, la nostra insaziabile fame di risorse e la concomitante distruzione della natura e dei sensibili ecosistemi del nostro pianeta provocano catastrofi ecologiche locali e cambiamenti climatici globali. L’intero scenario è evidente e onnipresente, eppure l’umanità sembra non essere in grado di leggere i segnali allarmanti e reagire di conseguenza.

 

Gli artisti, essendo sempre sismografi del loro tempo, hanno percepito questi sviluppi inquietanti da molto tempo. Guardano – a volte da una prospettiva odierna, altre volte da un futuro immaginato lontano – all’Antropocene, o meglio: al Capitalocene, poiché l’aumento della portata e della velocità del cambiamento ambientale è originariamente emanato dal concetto di capitale e da un concetto di crescita che esclude la maggior parte dell’umanità e riduce la maggior parte degli umani al ruolo di semplici consumatori. Gli artisti contribuiscono all’attuale discorso critico in diversi modi: come giornalisti investigativi o, al contrario, come visionari che elaborano utopie e distopie.

 

Le opere sono state selezionate della collezione dell’archivio In Between Art Film di Beatrice Bulgari: gli artisti in questa selezione di opere video si concentrano sui problemi e sui fenomeni del nostro tempo quali migrazione, perdita e sfollamento; identità e alienazione; nostalgia e memoria; controllo e sorveglianza; populismo, verità e manipolazione.

 

Analizzano le strategie di produzione di immagini in un’era digitale e il loro contributo alla creazione di una nuova storia; elaborano le ripercussioni della globalizzazione e la trasformazione delle identità culturali; sottolineano le conseguenze dei conflitti militari e delle rivoluzioni sociali e quindi rivelano come l’identità sia sempre condizionata e creata dal contesto socio-economico e politico.


L'artista berlinese Julian Rosefeldt (Monaco di Baviera,1965) è famoso a livello internazionale per le sue opere video visivamente opulente e meticolosamente coreografate, per lo più presentate come complesse installazioni multicanale. Ispirato allo stesso modo dalla storia del cinema, dell'arte e dalla cultura popolare, Rosefeldt usa i classici tropi cinematografici, spaziando con stile dal documentario alla narrazione teatrale. Le sue opere sono esposte a livello internazionale in musei e festival cinematografici.

 

Quando: Maggio 2021
In copertina: Alyona Larionova, Staying with the trouble, 2018 (still)




Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato




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