in progress
Progetto architettonico di Renzo Piano
A cura di Stefano Pezzato
Il progetto internazionale ARS AEVI /Museo d'arte contemporanea di Sarajevo, sostenuto dal Ministero degli Esteri e dall'Ambasciata italiana di Bosnia Erzegovina che ha favorito la recente riapertura dello straordinario deposito di opere donate da oltre 150 artisti di fama mondiale collocate all'interno del Centro Skenderija a Sarajevo, è riproposto al Museo Pecci Milano, ad un anno di distanza dall'esposizione all'Arsenale di Venezia per la Biennale internazionale d'arte del 2013 e a vent'anni esatti dall'avvio dell'intero progetto inteso quale emblema universale di una ricostruzione culturale e di una convivenza pacifica delle differenze veicolate dall'arte contemporanea.
Condotto strenuamente da Enver Hadziomerspahic, il progetto è iniziato proprio a Milano nel 1994 presso il Centro d'arte contemporanea "Spazio Umano" diretto da Enrico Comi che l'ha sviluppato fino al 1999 con una serie di mostre personali: il primo artista ad aderire e donare la sua opera è stato Michelangelo Pistoletto. Trasferito in Toscana, nel 1996 il progetto è stato accolto dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci diretto da Bruno Corà, il primo museo ad organizzare una grande collettiva di artisti internazionali invitati a donare opere per Sarajevo.
La mostra presenta al Museo Pecci Milano i lavori significativi di artisti internazionali selezionati fra i numerosi che hanno donato opere al Museo d'arte contemporanea di Sarajevo, in occasione del progetto internazionale ARS AEVI. Con riferimenti a mostre per il Museo ARS AEVI realizzate a Milano, Prato, Lubiana, Venezia, Vienna, Sarajevo, Istanbul, Podgorica.
Degli artisti invitati a Milano, alcuni hanno realizzato anche progetti speciali per Sarajevo: Michelangelo Pistoletto e Maja Bajevic alla Galleria Nazionale di Bosnia Erzegovina; Bizhan Bassiri, Joseph Kosuth e Dean Jokanovic Toumin al Collegium Artisticum, IRWIN all'Accademia di Belle Arti; Jannis Kounellis alla Biblioteca Nazionale. Le loro installazioni per Sarajevo rappresentano, insieme alla ricostruzione della Biblioteca Nazionale e alla riapertura temporanea del deposito di ARS AEVI, una parte fondamentale della rinascita culturale della capitale bosniaca.
Vari artisti in mostra a Milano, come Marco Bagnoli, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e Jannis Kounellis sono rappresentati nella collezione del Centro Pecci e hanno tenuto importanti mostre a Prato. Bizhan Bassiri ha lasciato a Prato una scultura attualmente collocata nel cortile della biblioteca comunale Lazzerini. Vahram Aghasyan ha esposto e lasciato al Centro Pecci una parte della serie fotografica e video donata anche ad ARS AEVI. La mostra al Museo Pecci Milano include infine lavori di Felice Levini e Ilija Soskic.
Completa l'esposizione il progetto di Renzo Piano per il nuovo Museo d'arte contemporanea di Sarajevo, donato dell'architetto alla città bosniaca nel 1999 e finora in attesa di una realizzazione che appare sempre possibile e storicamente opportuna.
Opere di Vahram Aghasyan, Marco Bagnoli, Maja Bajevic, Bizhan Bassiri, IRWIN, Dean Jokanovic Toumin, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Felice Levini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Ilija Soskic
Ripa di Porta Ticinese, 113, 20143 Milano, Italia
Opening
3 luglio 2014, h 19
Promossa da
Comune di Prato e Regione Toscana
Realizzata da
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Patrocinio di
Comune di Prato
Regione Toscana
In collaborazione con
Spazio Borgogno