CENTRO PECCI in toscana

A cura di Stefano Pezzato / Centro Pecci

Supervisione generale di Flavio Fergonzi / Scuola Normale Superiore

Progetto realizzato dal Centro Pecci e dalla Scuola Normale Superiore con il sostegno dell'Associazione Amici della Scuola Normale Superiore.

Dall'autunno 2012 la Scuola Normale Superiore e il Centro Pecci di Prato (ampliato e rinnovato come Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana dal 2016) condividono un progetto espositivo di "arte contemporanea al Palazzo della Carovana" inteso a fornire nuovi strumenti di formazione, mettendo in relazione le rispettive vocazioni alla ricerca storico-artistica e alla promozione culturale.

Per il biennio 2018-2020 sono presentate all'interno del Palazzo della Carovana ventidue opere provenienti dalle collezioni del Centro Pecci, realizzate fra il 1972 e il 2000. Poste a confronto con spazi diversi e con funzioni specifiche della sede universitaria, esse convivono anche con opere del passato collegate alle vicende dell'edificio e della città di Pisa. Al contesto storico-artistico e funzionale del luogo si aggiunge il carattere peculiare della raccolta del Centro Pecci, incentrata su ricerche artistiche postmoderne sviluppate dagli anni Ottanta, con innesti di opere delle neoavanguardie per allargare il quadro storico all'arte del secondo Novecento, oltreché a produzioni coeve acquisite a Prato nel corso di trent'anni di attività espositiva (1988-2018).

Le opere sono la traccia di ciò che è stato proposto dal Centro Pecci, una sintesi non esaustiva ma significativa dell'arte dell'ultimo mezzo secolo, con una varietà di generi e un'eterogeneità di forme e materiali esposti anche alla Scuola Normale Superiore: dipinti, assemblaggi, collages, installazioni, fotografie, edizioni e libri d'artista rappresentano alcuni esemplari del primo patrimonio pubblico dell'attualità artistica in Toscana.

L'esposizione di un assemblaggio di Daniel Spoerri al primo piano del Palazzo della Carovana richiama la presenza ventennale di questo importante artista nel Giardino da lui fondato a Seggiano (Grosseto); mentre il disegno della scultura ambientale di Mauro Staccioli per il Centro Pecci ricorda l'avvio delle attività museali a Prato nel 1988. La presentazione del Trittico di Andrea Santarlasci al secondo piano è frutto di invito speciale rivolto all'artista pisano, che ha esposto anche al Centro Pecci nel 1994. I lavori dei toscani Giuseppe Chiari e Alberto Moretti, insieme a quello di Concetto Pozzati, rappresentano esperienze artistiche fra le più interessanti degli anni Settanta. Le opere dei fiorentini Eugenio Miccini e Luciano Ori, collocate fra il secondo e il terzo piano, sono ricerche e sviluppi di Poesia Visiva, mentre i libri d'artista di Svetlana Kopystiansky eMauro Staccioli inseriti nella Sala Azzurra rimandano ad un fondo speciale nella biblioteca del Centro Pecci, il CID/Arti Visive. L'installazione astratta policroma di Anne e Patrick Poirier nel corridoio della direzione e l'edizione grafica di Giulio Paolini ai piedi dello scalone monumentale aprono invece delle finestre sull'arte degli anni Novanta, così come l'opera di Santarlasci. I tre "quadri" di Hubert Scheibl, Hermann Nitsch e Marco Gastini, collocati sullo scalone e nel ballatorio al terzo piano, rappresentano esiti differenti della pratica pittorica al termine del XX secolo.

Opere esposte:

Giuseppe Chiari, Gesti sul piano, 1973

Marco Gastini, ...e finire è incominciare, 1985-86

Svetlana Kopystiansky, Senza titolo, 1989 (libro d'artista)

Eugenio Miccini, Sic erat in fatis?, 1972

Alberto Moretti, Techne e lavoro come arte, 1974-75

Hermann Nitsch, 6/00, 2000

Luciano Ori, Una sosta, 1997 / Tra passato e presente, 1999

Luciano Ori, (6) Collages, 1977/1998

Giulio Paolini, Prologo, 1993 (edizione)

Anne e Patrick Poirier, Journal de terres et d’humeur, 1994 (installazione)

Concetto Pozzati, Autoritratto, 1974

Andrea Santarlasci, Trittico, 1995

Hubert Scheibl, Outside the Circle, 1987

Daniel Spoerri, Figure humaine comparée avec celle de la chevre et brebis, 1995

Mauro Staccioli, Prato '88, 1989 (edizione)

Mauro Staccioli, Libroscultura, 1994 (libro d'artista)