OK,明白了!



HYmmo Art Lab

Stand Up For Africa, arte contemporanea per i diritti umani

 

HYmmo Art Lab promuove l'arte contemporanea e l’inclusione sociale con relazioni dirette tra artisti e persone del luogo, attraverso residenze, mostre e laboratori. HAL nasce nel 2015 dalla dedizione per l'arte di Rossella Del Sere e Paolo Fabiani, dal confronto con le persone e le istituzioni del territorio.

HYmmo è l’acronimo di Hybrid Moveling Modeling Object, un oggetto ibrido in grado di adattarsi a situazioni diverse. HAL si trova nel centro di Pratovecchio (AR), in un edificio di archeologia industriale, di cui fanno parte un corpo edificato negli anni Cinquanta e altre parti annesse alla fine degli anni Sessanta, per un totale di mq 550. Prima falegnameria poi maglificio conserva ancora il fascino originario legato alla sua storia. Acquistato dai coniugi Fabiani-Del Sere nel 2007 è un work in progress. Interventi di riqualificazione ne migliorano le opportunità di fruibilità, portando un contributo culturale e sociale e rigenerando la propria area territoriale. Dal 2016 l’attività si è concentrata ogni anno, da luglio a novembre, sul progetto Stand Up For Africa, arte contemporanea per i diritti umani.  SUFA nasce dal diretto coinvolgimento dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino attraverso la rete Ecomuseale, in qualità di enti promotori, sostenuto da una rete di soggetti pubblici e privati.

Citiamo il testo di Pietro Gaglianò, curatore delle ultime tre edizioni, che definisce bene ciò che sono HAL e SUFA: “Perché non possiamo fare a meno dell’arte? - I giorni di lavoro, di riflessione, di parole e di immagini evocate e condivise tra tutti noi in residenza per SUFA, sono stati ispirati da un interrogativo su quel fattore che ci ha fatto incontrare, intangibile e irriducibile a qualsiasi definizione:  L’arte, il suo accadere nel mondo, la sua capacità di tradursi in vascello che valichi ogni differenza di idioma, di cultura, di fede religiosa. Incontrarsi e discutere sulla forma e sulle idee che questa forma viene chiamata a descrivere è un atto politico, nel senso più alto che si può dare a questo termine, riferendolo alla funzione che trasforma le masse in comunità, gli individui in cittadini (in persone, quindi, legate ad altre persone da vincoli di sodalità, dal riconoscersi collettivamente parte di un insieme necessario, organico e cooperativo); e questo incontrarsi, per tutti noi che convergiamo a SUFA, è anche un atto autenticamente sostenibile, paritario, coerente con le istanze più limpide di libertà e di uguaglianza.”

 

La mission di SUFA si articola come un percorso di confronto, discussioni e azioni, pubbliche e orizzontali, sullo stato e sul futuro della comunità, dei suoi attraversamenti, dei suoi luoghi. Le varie azioni (residenze, mostre, performance, concerti, laboratori, conferenze, azioni pubbliche) sono intese come laboratori creativi di democrazia, condivisione e vita in comune tenuti da artisti con la consulenza di altre figure professionali. In tal senso i primi destinatari del progetto sono tutti gli abitanti di Pratovecchio-Stia: una comunità che soffre la crisi dello spopolamento, l’isolamento rispetto ai grandi centri e si confronta, per lo più positivamente, con la convivenza di vecchi e nuovi abitanti. Ma il progetto si amplia a coinvolgere l’intero Casentino e, grazie alla qualità della proposta artistica, interessa un pubblico di scala nazionale.

 

Il primo strumento culturale con cui SUFA si esprime è la residenza che coinvolge giovani migranti dall’Africa sub-sahariana e giovani artisti italiani e europei. In questi anni sono stati coinvolti circa 35 cittadini africani e  20 artisti di recente generazione. Tra i primi qualcuno ha in seguito intrapreso percorsi di approfondimento e professionalizzazione dei linguaggi creativi, tra i secondi si ricordano Jacopo del Buono, Elia Zampini, Gianluca Tramonti, Alice Ferretti, Stefano Giuri, Lori Lako, Albien Alushaj, Marina Arienzale, Caterina Shanta, Matteo Coluccia. I gruppi di residenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con autori e autrici del panorama artistico nazionale che hanno anche realizzato progetti site specific per lo spazio pubblico di Pratovecchio-Stia: tra gli altri Cristina Kristal Rizzo, Enrico Malatesta, Filippo Berta, Maria Morganti. Sufa inoltre conta su una rete di collaborazioni che definiscono un gruppo permanente ed elastico di contributi professionali: Pietro Gaglianò, critico d’arte e curatore indipendente, Cesare Baccheschi, regista e videomaker, Jacopo Andreini, musicista, Rebecca Olsen artista e direttrice della Santa Reparata International School of Art di Firenze.

Ogni anno viene pubblicato un libro con immagini, testi critici, diari di viaggio e altri reportage che illustra le attività annuali di SUFA. Nel 2020 è stato anche prodotto un film, con la regia di Cesare Baccheschi che è stato selezionato per il Festival del Cinema di Cefalù 2021.

 

Tra i progetti in corso Sufa sta lavorando alla creazione di un polo espressamente dedicato alla migrazione, raccontata attraverso l’arte contemporanea, MECCA (Migration Experiences and Centre of Contemporary Art) che entrerà a far parte dell’Ecomuseo del Casentino, garantendo l’apertura al pubblico in modo del tutto gratuito. Questo comporterebbe l’istituzionalizzazione di una piattaforma che adotta il dialogo tra arte e comunità come medium principale delle sue attività.

Il connubio di HAL con l'Ecomuseo e l'Unione dei Comuni Montani del Casentino ha prodotto risultati concreti durante le 5 edizioni di SUFA come l'assegnazione dal 2016 ad oggi dei finanziamenti di Regione Toscana attraverso il bando Toscanaincontemporanea. Molto fertili sono state anche le relazioni con le altre istituzioni del territorio, pubbliche, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l'amministrazione comunale del Comune Pratovecchio Stia, e private, la Fondazione Giovanni Paolo II, Borri S.P.A e altre realtà culturali toscane come la SRISA (Santa Reparata International School of Art) di Firenze, Estuario Art Project a Prato, e il BHMF (Black History Month of Florence).

Sito web del progetto: 

hymmoartlab2015.wixsite.com/hymmo