Dopo Marinella Senatore, Nico Vascellari, Marzia Migliora, Eva Marisaldi, Flavio Favelli, Marcello Maloberti e Elisabetta Benassi, questa settimana la nostra bandiera è stata ideata da Massimo Bartolini.
Nella sua ricerca Bartolini è solito impiegare molteplici media espressivi, le sue opere nascono da una serrata indagine nei confronti dello spazio e dei sistemi percettivi e relazionali che si vengono a creare nel rapporto del fruitore con esso, con una costante attenzione verso la dimensione più intima ed emotiva della mente umana.
La bandiera pensata dall’artista per il Centro Pecci presenta una messaggio semplice, quanto apparentemente ermetico, Manca Anima, estratto da un graffito che “orna “ le pareti delle celle di Palazzo Chiaramonte Steri, a Palermo, che ospitò dal 1600 al 1782 il tribunale dell’ inquisizione, introdotto in Sicilia dagli Spagnoli, per fronteggiare una deriva libertaria e di integrazione tra religioni ed etnie che aveva luogo in quegli anni in Sicilia e che poteva essere pericolosa per la stabilità dello stato. I graffiti, di colore rosso, ottenuti dal coccio delle mattonelle tritato e mescolato con lo sputo, furono scoperti nel 1906 e al loro studio lavorò anche lo scrittore e antropologo Giuseppe Pitrè. Scrive l’artista: “Manca anima più che un lamento oggi è come un promemoria che intende ricordare una voce fondamentale nella lista delle cose necessarie per essere all’ altezza di questo momento: l’anima. Anima è un parola che mi spaventa, ma penso al vento qui accanto e mi sento sereno”.
Restate a casa, restate con noi!
Foto © Alessandra Cinquemani
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